In uno articolo pubblicato questa settimana sull’European Journal of Internal Medicine, alcuni ricercatori forensi dell’università di Versailles, in Francia, hanno esposto i risultati di uno studio sull’osso che si ritiene sia stato prelevato dal corpo del dittatore nazista Adolf Hitler.
I frammenti dell’osso erano stati custoditi per anni dai servizi segreti russi. I ricercatori hanno dapprima esaminato un pezzo del cranio di Hitler, che ha rivelato come una ferita da arma da fuoco fosse uscita dal lato sinistro della sua testa al momento della morte.
Sono stati effettuati anche studi avanzati sul ponte dentale di Hitler nella mascella superiore e su tre frammenti della mascella inferiore.
Sebbene non sia stato possibile effettuare test del DNA per confermare oltre ogni ragionevole dubbio che i frammenti ossei fossero di Hitler, la ferita alla testa e le cattive condizioni dei denti corrispondono a ciò che si sa del dittatore nazista dalle sue radiografie ufficiali.
Il ricercatore forense Philippe Charlier ha dichiarato: “Al momento della sua morte, Hitler aveva solo quattro denti sani, ovvero tutti e quattro gli incisivi mandibolari”. Il resto dei suoi denti era fatto di corone dentali, un ponte e una strana barra metallica.
I ricercatori hanno utilizzato un microscopio elettronico a scansione per esaminare la placca e il decadimento sui denti superstiti di Hitler.
Nei suoi denti sono state trovate molte particelle di origine vegetale, ma “nessun segmento muscolare compatibile con la carne”. Ciò sembrerebbe confermare la voce che circola ormai da decenni, ma mai provata in maniera inconfutabile, che Hitler fosse vegetariano.
Gli scienziati non hanno trovato segmenti di metalli pesanti nella bocca di Hitler che potessero suggerire che il dittatore nazista si fosse sparato in bocca con una pistola nel suo bunker di Berlino nel 1945.
Gli esperti vogliono fare ulteriori approfondimenti sui misteriosi depositi blu trovati sui suoi ponti di metallo, che potrebbero essere segni di un avvelenamento da cianuro.
I frammenti ossei appartenenti al dittatore furono trovati nel 1945 e nel 1946. Charlier ha affermato di essere sicuro che i resti appartengano a Hitler, ma ha aggiunto: “Ulteriori analisi del DNA possono essere utili”.