Le opere di Utagawa Hiroshige, uno dei principali esponenti dell’arte giapponese, sono in mostra a Venezia, a Palazzo Grimani, dal 20 settembre fino all’11 gennaio.
Nato a Edo, l’odierna Tokyo, nel 1798, è considerato insieme ad Hokusai uno dei principali esponenti dell’ukiyo-e, il genere di stampa giapponese in voga tra il XVII e la fine del XIX secolo, che significa “mondo fluttuante”, poiché i soggetti rappresentano spesso scena delle nuove realtà urbane di Edo, Kyoto e Osaka.
Inizialmente Hiroshige raffigura diversi soggetti: dai guerrieri alle cortigiane fino agli attori del teatro kabuki. E’ dal 1836 che la sua pittura si focalizzò quasi esclusivamente sul paesaggio: durante i suoi lunghi viaggi in giro per il Giappone realizzò, infatti, una serie di raccolte dedicate principalmente alla natura. Sono celebri le vedute della strada Tokaido, la grande via che collegava Edo a Kyoto, e le trentasei vedute del Monte Fuji.
Hiroshige morì nel 1858, ma la sua fama solo pochi anni dopo raggiunse l’occidente. Suo grande estimatore fu Vincent Van Gogh, che ne riprodusse numerose opere, come la pioggia sul ponte Shin-Ohashi e i pruni di Kameido (quet’ultima esposta alla mostra di Palazzo Grimani).