È un’accusa “ridicola”, secondo il leader di Hezbollah, quella che sostiene che le armi chimiche siano state trasferite dal regime di Damasco al partito libanese per proteggere la reputazione di Bashar al-Assad.
Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah, ha negato ieri in un discorso alla televisione il coinvolgimento del suo gruppo nella questione delle armi chimiche siriana.
L’accusa, risalente a circa un mese fa, proveniva dai membri della Syrian National Coalition, che fa parte dell’opposizione al regime di Damasco.
Nella questione è intervenuto anche il comandante di Israele alla frontiera con la Siria, il generale maggiore Yair Golan; Hezbollah, ha dichiarato, ha ricevuto da Assad razzi, missili anti-nave e altre armi, ma non c’è certezza per quanto riguarda le armi chimiche.