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    Hezbollah nega le accuse

    Il gruppo libanese si difende: non c'è stato nessun trasferimento di armi chimiche

    Di Giovanna Carnevale
    Pubblicato il 24 Set. 2013 alle 10:38 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 09:11

    È un’accusa “ridicola”, secondo il leader di Hezbollah, quella che sostiene che le armi chimiche siano state trasferite dal regime di Damasco al partito libanese per proteggere la reputazione di Bashar al-Assad.

    Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah, ha negato ieri in un discorso alla televisione il coinvolgimento del suo gruppo nella questione delle armi chimiche siriana.

    L’accusa, risalente a circa un mese fa, proveniva dai membri della Syrian National Coalition, che fa parte dell’opposizione al regime di Damasco.

    Nella questione è intervenuto anche il comandante di Israele alla frontiera con la Siria, il generale maggiore Yair Golan; Hezbollah, ha dichiarato, ha ricevuto da Assad razzi, missili anti-nave e altre armi, ma non c’è certezza per quanto riguarda le armi chimiche.

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