L’esercito israeliano ha comunicato di avere scoperto un trucco dei miliziani di Hamas per spiare i soldati hackerando i loro telefoni cellulari dopo essersi nascosti sui social media dietro identità femminili.
Alcuni membri del gruppo palestinese avrebbero infatti conosciuto online i soldati e successivamente avrebbero cercato di sedurli utilizzando una serie di profili femminili fasulli. Decine di militari sono stati persuasi a installare un’applicazione per attivare una videochat che in realtà era in grado di controllare le telecamere e i microfoni dei loro telefoni cellulari.
Tuttavia, l’esercito israeliano ha specificato che Hamas non è riuscito a scoprire alcuna informazione rilevante perché la maggior parte dei telefoni hackerati apparteneva a soldati semplici. Gli hacker di Hamas erano interessati a raccogliere informazioni sulle manovre militari israeliane, le forze e gli armamenti schierati intorno alla Striscia di Gaza, governata dall’organizzazione terroristica palestinese.
Le fotografie utilizzate nei profili fasulli appartenevano a donne reali, le cui immagini e le informazioni personali erano state rubate dai loro profili social. L’esercito israeliano ha scoperto il tentativo di hackeraggio dopo avere ricevuto denunce dei militari, insospettiti dal fatto che le donne non si erano fatte più sentire dopo che l’applicazione era stata installata.
“Potenzialmente l’hackeraggio avrebbe potuto comportare un grande danno all’esercito”, ha ammesso un militare all’Associated Press. “Finora il danno però è stato minimo. Ma vogliamo evitare che casi simili possano avvenire nuovamente”.
Hamas non ha ancora commentato le accuse.
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