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    Haiti rischia una carestia dopo il passaggio dell’uragano Matthew

    Se la situazione non verrà gestita bene, entro pochi mesi potrebbe esserci una forte carenza di cibo, ha messo in guardia il presidente a interim Jocelerme Privert

    Di TPI
    Pubblicato il 11 Ott. 2016 alle 15:27 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 11:16

    Haiti rischia una vera e propria carestia, in seguito alla “distruzione apocalittica” seguita all’uragano Matthew, ha riferito il presidente a interim Jocelerme Privert. Se la situazione non verrà gestita correttamente, entro tre o quattro mesi potrebbe esserci una forte carenza di cibo nel paese. 

    Circa 60mila persone sono rimaste sfollate dopo il passaggio della tempesta e oltre 900 sono morte. Almeno un milione e mezzo di persone necessita di assistenza in questo momento. Circa trecento scuole sono state gravemente danneggiate. 

    Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha invocato una “risposta massiccia” per aiutare il paese.

    Interi villaggi sono stati spazzati via, migliaia di case, raccolti e riserve di cibo. Cibo, acqua e medicine continuano a mancare. 

    “Dopo quello che ho visto con i miei occhi ieri, ci sarà bisogno di un grande sforzo per ricostruire ciò che è stato distrutto”. Matthew è stato l’uragano peggiore ad aver colpito la regione nell’ultimo decennio. 

    Le Nazioni Unite hanno lanciato un piano di emergenza da 120 milioni di dollari di aiuti da spalmare nei prossimi tre mesi.

    I funzionari delle organizzazioni umanitarie stanno ancora lottando per raggiungere le zone più colpite per portare cibo, acqua potabile e vestiario.

    Molti casi di colera sono stati registrati nel paese. Ci sono crescenti timori che le inondazioni possano causare un’epidemia di dimensioni simili a quella che si è verificata dopo il distruttivo terremoto del 2010. 

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