La polizia della Repubblica Ceca ha arrestato un cittadino russo in relazione ai casi di violazione informatica contro gli Stati Uniti.
L’uomo, un 29enne identificato con il nome di Yevgeniy N., è stato fermato in collaborazione con l’Fbi e potrebbe essere estradato negli Stati Uniti, anche se l’ambasciata russa a Praga ha chiesto che il detenuto venga consegnato alla Russia.
La violazione informatica contro il Partito Democratico americano e la conseguente sottrazione e la diffusione delle email private della candidata presidenziale Hillary Clinton è stata attribuita ad hacker russi istruiti dal Cremlino, accusa che Mosca nega.
Tuttavia, un funzionario americano ha riferito all’agenzia di stampa Reuters che l’arresto avvenuto a Praga è legato a un caso più vecchio.