Hamou B., 37 anni, algerino con regolare permesso di soggiorno, sconosciuto ai servizi segreti, è il principale sospettato per l’attacco avvenuto il 9 agosto a Levallois-Perret.
L’uomo, fermato un’unica volta nel 2009 per una violazione amministrativa e quindi per una irregolarità nei documenti, non ha precedenti penali.
Hamou vive nella Val d’Oise, nel nord della Francia, ha un lavoro stabile e non è mai stato attenzionato dai servizi per attività legate al terrorismo. “Non sembra far parte di organizzazioni estremiste islamiche”, ha detto una fonte delle forze di sicurezza francesi al quotidiano transalpino Le Figaro.
Durante il suo arresto su un’autostrada a nord di Parigi, la A16, il sospettato è stato ferito da cinque proiettili. Nella sparatoria è rimasto ferito anche un poliziotto, colpito da un proiettile vagante esploso da un suo collega.
L’uomo è stato trasportato in ospedale ma non sarebbe in pericolo di vita. Tre dei sei militari che ha ferito sono ancora ricoverati ma non versano in gravi condizioni.
Nella serata del 9 agosto, il primo ministro Edouard Philippe ha confermato che il veicolo su cui è stato fermato Hamou era lo stesso con cui erano stati investiti i militari poche ore prima.
L’auto è una BMW scura ed era parcheggiata a pochi metri dai soldati. Appena questi sono usciti dalla guardiola per salire su un furgone, Hamou ha accelerato improvvisamente.
La procura antiterrorismo sta indagando su quello che le autorità hanno definito un “atto deliberato”.
Félicitations aux forces de l'ordre qui ont appréhendé l'auteur de l'attaque. La vigilance reste un devoir de tous les instants. https://t.co/e6mWkCu1GH
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) August 9, 2017
“Congratulazioni alle forze dell’ordine che hanno fermato l’autore dell’attacco”, ha detto su twitter il presidente Emmanuel Macron. “La vigilanza resta un dovere di ogni istante”.
Un veicolo ha travolto un gruppo di militari nella periferia di Parigi