Guerra Ucraina, la minaccia della tv russa: “Putin pronto a usare nucleare”
La propaganda di Mosca non si arresta. Domenica scorsa, il famoso conduttore televisivo e oligarca Vladmir Solovyov, 58 anni, tra i maggiori esponenti dell’informazione filo-putiniana, nel corso della puntata speciale andata in onda in prima serata sul primo canale russo РОССИЯ 1 (Rossya 1) ha tenuto un dibattito sullo scenario inquietante che si prospetta in caso di un’ingerenza della missione di pace della Nato in Ucraina.
When I say that Putin will not stop in Ukraine, I mean exactly that. State Russian TV show in prime time discusses possible nuclear strike on Europe, Russian invasion of Poland and Lithuania and corridor to Kaliningrad, threatens Germany and Baltic states. Act now #StopRussia. pic.twitter.com/yq1CtZP2WS
— Maria Avdeeva (@maria_avdv) March 22, 2022
Serghey Micheyev, un politologo presente al dibattito in studio, ha affermato che “all’Europa c’è solo una cosa da dire: se la Nato intervenisse con qualche tipo di missione di Peacekeeping ci sarebbe una risposta nucleare,” di fronte a un Solovyov visibilmente compiaciuto che ha risposto: “Giusto, anche la Francia lo ha capito.” Micheyev ha rincarato la dose scagliandosi contro Polonia, Germania e Paesi baltici. “Coraggiosi polacchi, non rimarrebbe nulla della vostra Varsavia in appena trenta secondi. Coraggiosi tedeschi, lo stesso. Coraggiosi estoni, coraggiosi stati baltici. Morte ai nostri nemici” ha tuonato. Del resto proprio un mese fa, prima ancora che i carri armati russi entrassero nel Donbass, Solovyov aveva già dichiarato che “se qualcuno pensa che ci fermeremo con l’Ucraina, sbaglia.”
The Russian propagandist (Vladimir Solovyov) threatens all countries with nuclear weapons live and they are not going to stop in Ukraine. Creatures🤬🤬🤬#WARINUKRAINE #NATO pic.twitter.com/JZx5ER5EnP
— Y.Alona (@Alona25Y) March 14, 2022
E se è vero che, come si leggeva su un cartello durante una manifestazione a Mosca “se una colomba volasse nello studio di Rossya 1 cadrebbe stecchita,” è altrettanto vero che, come scrive il quotidiano Libero, esiste una folta udienza di esponenti dell’informazione d’accordo con una strategia di annientamento di qualsiasi Stato nemico che si frapponga tra Vladimir Putin e la sua voglia di recuperare il prestigio e l’espansione territoriale perduta sotto i colpi della Nato. Come riporta il Washington Post citando Anton Shirikov, che si occupa dell’analisi di propaganda degli organi mediatici del suo Paese d’origine, la macchina della propaganda di Mosca esercita ancora una forte influenza facendo leva sul sentimento nostalgico di buona parte del pubblico russo, ancora legato al sistema zarista di vecchio stampo.