Guerra in Ucraina: per gli analisti alto rischio di una condizione di stallo
Le truppe ucraine sono riuscite a mandare all’aria i piani iniziali della Russia, la quale sperava in una guerra lampo per prendere il controllo della capitale ucraina e della città principali e imporre un cambio di regime. Lo affermano i ricercatori statunitensi George Barros e Frederick Kagan dell’Institute for the Study of War (ISW), secondo cui però il conflitto si starebbe avviando verso una pericolosa situazione di stallo che rischia di mettere a dura la prova la resistenza ucraina e le linee di supporto occidentali, oltre a provocare danni sempre più ingenti alle infrastrutture e aumentare disastrosamente il numero di vittime nel conflitto.
Molti analisti sono concordi sugli errori strategici compiuti dalla Russia durante la prima fase dell’offensiva, dalla forza d’attacco ridotta alla sottovalutazione del nemico, fino alle carenze nel sistema d’intelligence e l’eccessiva disarticolazione delle unità in avanzata. Anche la presa di Kyiv sembra essere ormai fuori dalla portata dell’esercito russo, ma ciò nonostante le truppe russe continuano a scavare trincee intorno alla periferia della capitale e a dare nuovo impulso alla guerra d’invasione, mentre tentano di consolidare il controllo politico nelle aree attualmente occupate inviando rifornimenti e rafforzando le postazioni delle proprie unità, iniziando a gettare le basi amministrative per il mantenimento generale delle posizioni conquistate per un tempo indefinito.
Secondo gli analisti dell’ISW la fase di stallo verso cui si sta dirigendo il conflitto sarà molto probabilmente sanguinosa, specialmente se dovesse protrarsi a lungo. A differenza di un armistizio e di un cessate il fuoco, lo stallo è una condizione di guerra in cui ciascuna parte conduce operazioni offensive che non alterano fondamentalmente la situazione sul campo. L’unico esito di queste operazioni è quello di provocare danni sempre più ingenti alle infrastrutture e un elevatissimo numero di vittime. Ne sono una dimostrazione le battaglie di Somme, Verdun e Passchendaele della Prima guerra mondiale che furono condotte in una situazione di stallo – con un enorme dispendio di uomini e risorse – e che tale rimase.
Se la guerra in Ucraina dovesse tradursi in una situazione di stallo prolungato le forze russe continueranno a bombardare le città ucraine distruggendole e uccidendo i civili, sostiene l’ISW, pure se le truppe di difesa dovessero infliggere pesanti perdite ai russi e conducessero forti azioni di controffensiva. In queste circostanze, concludono gli analisti americani, i russi possono solo sperare di spezzare la volontà di combattere degli ucraini dimostrando a Kyiv la propria incapacità di espellere le loro forze o di fermare i loro attacchi – anche se i russi non sono chiaramente in grado di conquistare le città ucraine. Secondo l’ISW, l’iniziale sconfitta della campagna russa potrebbe gettare le basi per un protrarsi disastroso del conflitto e di un periodo molto pericoloso che metterà alla prova la tenuta dell’Ucraina e dell’Occidente, sottolineando che il sostegno continuo e ampliato di quest’ultimo sarà di vitale importanza al Paese in questa nuova fase.