Stava distribuendo volontariamente cibo e farmaci alla popolazione quando è stato colpito da un missile russo il sindaco di Gostomel, piccolo comune a pochi chilometri da Kiev. Si chiamava Yuri Illich Prylypko, era sceso in strada per dare sollievo ai feriti di guerra come ogni giorno da più di una settimana, da quando cioè sono iniziati i combattimenti intorno alla capitale, ma è stato ucciso da una raffica di missili.
“È morto un eroe”, si legge nel post pubblicato su Facebook dalla pagina del municipio, dove i combattimenti proseguono senza tregua nonostante l’accordo sul cessate il fuoco per garantire i corridoi umanitari e far evacuare i civili. “Nessuno l’ha costretto ad andare sotto i proiettili degli occupanti, è morto per il proprio popolo, per Gostomel”, recita ancora il messaggio social.
A unirsi al lutto cittadino il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, monsignor Sviatoslav Shevchuk, il quale in un messaggio ha espresso cordoglio anche per il ferimento del sindaco di Bucha, un’altra cittadina situata a pochi chilometri dalla capitale ucraina in cui l’offensiva militare russa prosegue in grande stile. Nel messaggio l’arcivescovo chiede l’apertura di corridoi umanitari e di costituire una no-fly zone sull’Ucraina, perché sono i missili dell’esercito russo ad uccidere i civili. “Purtroppo tutti i discorsi sui corridoi verdi per poter evacuare le persone dalle città, che soffrono di più a causa dell’assedio e dei bombardamenti, non si sono avverati. Oggi chiediamo alla comunità mondiale: ‘Chiudete il cielo sopra l’Ucraina!“, ha aggiunto l’arcivescovo
La solidarietà per la morte di Prylypko è arrivata anche dai sindaci italiani, attraverso le parole del presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco. “I sindaci sono sempre in prima linea in ogni parte del mondo. Esprimiamo cordoglio e tristezza per questa morte e per quella di tanti innocenti da parte di tutti gli amministratori italiani, ferma e rinnovata condanna per la violenza efferata di questa guerra che deve assolutamente essere fermata”, ha aggiunto Bianco, che è anche componente della presidenza del comitato delle Regioni europee.