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Ucraina, Zelensky annuncia: “Sentirò oggi Trump per sapere cosa si sono detti con Putin. Ma non faremo concessioni territoriali alla Russia”

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Credit: ZUMAPRESS.com / AGF

L'annunciata tregua di 30 giorni ai raid contro le infrastrutture e le centrali energetiche, ha commentato il presidente ucraino, è "contrasta con la realtà"

Di Andrea Lanzetta
Pubblicato il 19 Mar. 2025 alle 11:52

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha annunciato l’intenzione di tenere un colloquio telefonico con Donald Trump per saperne di più sulla telefonata intercorsa ieri tra il l’inquilino della Casa bianca e il leader della Russia, Vladimir Putin, ribadendo però che Kiev non intende fare concessioni territoriali a Mosca. “Oggi avrò un colloquio con il presidente Trump”, ha detto Zelensky durante una conferenza stampa tenuta a Helsinki a margine del suo incontro con il presidente della Finlandia, Alexander Stubb. “Discuteremo con lui (Trump, ndr) i dettagli dei prossimi passi (da intraprendere, ndr)”.

L’intesa annunciata ieri tra Trump e Putin per uno stop di 30 giorni ai raid contro le infrastrutture e le centrali energetiche in Ucraina, ha commentato il leader del governo di Kiev, è “molto in contrasto con la realtà”. A poche ore dalla telefonata tra i presidenti di Stati Uniti e Russia infatti i raid di Mosca hanno bombardato alcune reti elettriche nell’oblast di Dnipropetrovsk e a Sloviansk, in quello di Donetsk, in Ucraina, mentre nuovi attacchi ucraini hanno colpito il distretto di Krasnoyaruzhsky della regione di Belgorod, causando un morto e 5 feriti, e centrato un deposito di petrolio nella località di Kavkazskaya della regione di Krasnodar, in Russia.

Malgrado i continui scontri sul campo però, i colloqui vanno avanti: nuovi negoziati di pace sono previsti infatti domenica 23 marzo tra le delegazioni statunitense e russa a Gedda, in Arabia Saudita. Uno dei temi più difficili, ha spiegato oggi Zelensky da Helsinki, riguarderà le potenziali concessioni territoriali dell’Ucraina alla Russia. “Per noi, la linea rossa è il riconoscimento dei territori ucraini temporaneamente occupati come russi”, ha detto il presidente ucraino”. “Non lo accetteremo”.

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