Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che sta preparando un incontro con il capo di Stato russo Vladimir Putin per “porre fine” alla guerra in Ucraina.
“Vuole che ci incontriamo e siamo in procinto di organizzare l’incontro”, ha dichiarato Trump alla stampa prima di riunire i governatori repubblicani nella sua residenza di Mar-a-Lago a Palm Beach, in Florida. “Il presidente Putin vuole che ci incontriamo, lo ha anche detto pubblicamente e dobbiamo porre fine a questa guerra, che è un vero spreco”, ha aggiunto il miliardario.
Durante la consueta conferenza stampa annuale del 19 dicembre scorso, in cui si era anche detto disponibile ad avviare negoziati con Kiev, anche se con diverse riserve considerate inaccettabili dall’Ucraina, Putin aveva dichiarato di essere pronto a incontrare Trump “in qualsiasi momento”. “Se mai dovessimo incontrare il presidente eletto Trump, sono sicuro che avremo molto da dirci”, aveva detto il leader del Cremlino. Lo stesso presidente eletto degli Stati Uniti aveva annunciato a fine dicembre di voler incontrare il presidente russo per discutere il prima possibile della fine della guerra in Ucraina.
In campagna elettorale, Donald Trump, che tornerà in carica il 20 gennaio prossimo, aveva promesso di porre fine alla guerra in Ucraina “in 24 ore”, anche se a inizio gennaio ha ammesso: “Spero di riuscirsi in sei mesi o anche meno”. Il presidente eletto Usa però ha già chiesto un “cessate il fuoco immediato” e l’apertura di nuovi colloqui tra Kiev e Mosca. Intanto gli alleati europei della Nato e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky temono che la pax trumpiana possa comportare troppe concessioni al Cremlino.
Tanto che, soltanto ieri, il Pentagono ha stanziato un nuovo pacchetto di aiuti da 500 milioni di dollari per Kiev, mentre l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Unione europea Kaja Kallas ha fatto sapere che l’Ue è pronta a sostituire Washington nel sostegno militare all’Ucraina se la nuova amministrazione Trump revocherà l’appoggio al presidente Volodymyr Zelensky.
Sotto la presidenza del presidente Joe Biden, secondo i dati raccolti dall’Istituto di Kiel per l’economia mondiale (IfW), gli Stati Uniti sono stati il principale sostenitore dell’Ucraina nella difesa dall’invasione russa, fornendo aiuti militari per oltre 88,3 miliardi di euro, a fronte dei 124,73 assicurati a Kiev dall’Europa.