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    Ucraina: gli Usa annunciano la più grande serie di sanzioni contro la Russia dall’inizio della guerra

    Credit: AGF

    Washington ha imposto nuove restrizioni a oltre 500 tra individui, imprese e organizzazioni attive in 26 Paesi del mondo e accusate di sostenere Mosca

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 23 Feb. 2024 alle 17:20

    Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato oggi la più grande serie di sanzioni contro la Russia dall’inizio della guerra in Ucraina, che domani “compirà” due anni.

    Secondo una nota pubblicata oggi dalla Casa bianca, Washington ha imposto sanzioni contro oltre 500 tra individui, imprese e associazioni, limitando inoltre le esportazioni a più di una novantina di società sospettate di sostenere Mosca.

    Le nuove restrizioni imposte a soggetti russi o riconducibili al Cremlino mirano a fare pressioni sulla Russia e sul presidente Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina e rendere conto della morte del dissidente Alexei Navalny, morto in un carcere dell’Artico russo in circostanze ancora da chiarire.

    “Oggi voglio annunciare l’imposizione di più di 500 nuove sanzioni contro la Russia per la sua guerra di conquista in corso in Ucraina e per la morte di Alexey Navalny, il coraggioso attivista anti-corruzione e il più accanito tra i leader dell’opposizione di Putin”, ha dichiarato il presidente Usa. “Queste sanzioni prenderanno di mira individui collegati alla detenzione di Navalny, nonché il settore finanziario russo, la base industriale della difesa, le reti di approvvigionamento e chi elude le precedenti sanzioni in più continenti”. 

    Queste nuove misure “faranno sì che Putin paghi un prezzo ancora più alto per la sua aggressione all’estero e la repressione in patria”, ha aggiunto Biden. “Se Putin non paga il prezzo della morte e della distruzione che sta diffondendo, andrà avanti”.

    Cosa prevedono le nuove sanzioni
    I provvedimenti annunciati dal presidente Usa sono stati adottati dai dipartimenti di Stato e del Tesoro, che hanno preso di mira più di 500 tra individui e organizzazioni in più di 26 Paesi del mondo, tra cui Cina e Germania.

    A questi soggetti, tra cui figurano anche tre funzionari russi, sono stati congelati i beni di proprietà negli Stati Uniti ed è stato limitato loro l’accesso al visto d’ingresso negli Usa.

    Inoltre, con un decreto separato, il dipartimento statunitense del Commercio ha inserito nella propria black list altre 93 aziende sospettate di aiutare Mosca a eludere le sanzioni.

    Sale così a oltre quattromila il numero di enti e individui colpiti dalle sanzioni imposte dagli Usa alla Russia dall’inizio della guerra in Ucraina.

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