Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 5 aprile 2022
GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Prosegue, purtroppo senza sosta, la guerra in Ucraina. Le drammatiche immagini di Bucha (dove si è recato il presidente Zelensky), con i cadaveri per strada e le fosse comuni, hanno scosso l’opinione pubblica mondiale. L’Unione europea si dice pronta a nuove sanzioni, e il presidente americano Joe Biden chiede di processare Vladimir Putin per crimini di guerra. Ma Mosca ribatte: “Una messinscena”. Intanto, il presidente ucraino Zelensky, intervenuto all’Onu, ha chiesto un “tribunale modello Norimberga contro la Russia”. Di seguito tutte le ultime notizie di oggi dall’Ucraina minuto per minuto.
Ore 20.10 – Cina, ambasciatore Onu mette in guardia da armi ipersoniche – L’ambasciatore della Cina alle Nazioni Unite, Zhang Jun, oggi ha messo in guardia contro “cose che possono portare altre parti del mondo in crisi”, come l’Ucraina, in risposta all’accordo sulle armi ipersoniche tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia annunciato oggi.
Ore 20.05 – Russia, Zelensky non lasci che Occidente combatta “fino all’ultimo ucraino” – Vasily Nebenzya, rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, durante la riunione del Consiglio di sicurezza di oggi ha invitato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a non lasciare che l’Occidente combatta “fino all’ultimo ucraino”. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
Ore 20.00 – Usa, Gran Bretagna e Australia sviluppano insieme armi ipersoniche – Stati Uniti, Regno Unito e Australia lanciano un’iniziativa congiunta per sviluppare assieme missili ipersonici, dopo quelli già utilizzati dalla Russia, nell’ambito dell’alleanza a tre nota come “Aukus”. Lo annuncia un comunicato diffuso da Londra, dopo quanto già anticipato da fonti vicine al presidente Joe Biden e al primo ministro Boris Johnson, sullo sfondo della guerra in corsa in Ucraina e degli impegni per un riarmo dell’occidente dentro e fuori dalla Nato.
Ore 19.55 – Nato, ambasciatrice Usa: “Aspettiamo decisioni Svezia e Finlandia su adesione” – “La Finlandia e la Svezia dovranno prendere la loro propria decisione nazionale se vogliono o no unirsi all’Alleanza, non è una nostra decisione, la Nato non fa inviti”. Così l’ambasciatrice degli Usa alla Nato, Julianne Smith, risponde ad una domanda sulla possibile adesione alla Nato dei due Paesi europei, ribadendo che la Russia non ha nessun “veto”. “La nostra politica delle porte aperte rimane: la Russia ha fatto del suo meglio nei mesi scorsi per farci rivedere questa politica, la risposta che è arrivata in stereo da tutti membri”, ha affermato.
Ore 19.50 – Media: bombe su Mykolaiv, almeno 12 civili morti – Almeno 12 civili uccisi e 41 feriti a Mykolaiv sono il bilancio provvisorio di un bombardamento russo sulla città. Lo riporta The Kyiv Independent.
Ore 19.45 – Lavrov: “Fake news su Bucha mirano ad affondare colloqui promettenti”, – Con le “fake news” sulle atrocità commesse dalle forze di Mosca a Bucha, l’Ucraina ha tentato di sabotare “le promettenti trattative” con la Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato da Interfax. “La de-escalation sul terreno dopo i colloqui russo-ucraini a Istanbul è stata un gesto di buona volontà della Russia”, ha aggiunto Lavrov, secondo quanto riportato da Tass.
Ore 19.40 – Regno Unito congela 350 mld dollari riserve estere russe – Il Regno Unito ha congelato 350 miliardi di dollari delle riserve in valuta estera russe, il “forziere di guerra” del presidente Vladimir Putin. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, a Varsavia. “Finora, le nostre sanzioni hanno avuto un effetto raggelante su coloro che alimentano e finanziano la macchina da guerra di Putin. Questa settimana annunceremo che abbiamo congelato oltre 350 miliardi di dollari del forziere di Putin”, ha detto in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo polacco Zbigniew Rau. Questo importo, ha spiegato, corrisponde a “più del 60% dei 604 miliardi di dollari in valuta estera del regime”. “Le riserve non disponibili, le nostre sanzioni coordinate stanno spingendo l’economia russa indietro all’era sovietica. Ma possiamo e dobbiamo fare di più”, ha detto Truss. Il ministro ha anche detto che chiederà alla Nato e ai partner del G7 di imporre nuove sanzioni, colpire le industrie che finanziano Putin e concordare un chiaro calendario per eliminare le importazioni russe di petrolio, carbone e gas.
Ore 19.35 – Medici senza frontiere: “Testimoni di attacco a ospedale oncologico” – Una squadra di Medici Senza Frontiere (Msf) ha assistito a un attacco russo avvenuto ieri durante una visita in un ospedale della città portuale ucraina di Mykolaiv. “Il 4 aprile, il nostro team di quattro persone ha visitato Mykolaiv per incontrare le autorità sanitarie cittadine e regionali. Verso le 15.30, quando siamo entrati nell’ospedale oncologico della città, che cura i feriti dall’inizio della guerra, l’area intorno all’ospedale è stata colpita”, ha dichiarato l’ong in una serie di tweet. “Diverse esplosioni si sono verificate nelle immediate vicinanze del nostro personale nel corso di circa 10 minuti. Mentre stavano lasciando l’area, il team di Msf ha visto feriti e almeno un cadavere. Tuttavia, non siamo in grado di fornire il numero esatto di morti e feriti”, ha detto Msf, che riporta le parole del capo missione Michel-Olivier Lacharité.
On 4 April, our four-person @MSF team visited #Mykolaiv to meet with city and regional health authorities. At around 15.30, as we entered the city’s oncology hospital, which has been treating the wounded since the beginning of the war, the area around the hospital came under fire
— MSF Ukraine (@MSF_Ukraine) April 5, 2022
Ore 19.30 – Johnson ai russi: Putin commette crimini – “Il popolo russo ha diritto alla verità, voi avete diritto ai fatti”. Si apre con queste parole, pronunciate inizialmente in russo, un videomessaggio indirizzato oggi ai russi da Boris Johnson nel quale il premier britannico accusa le forze di Mosca e il presidente Vladimir Putin di essere dietro “al massacro di civili” in Ucraina, “l’uccisione di bambini”, “lo stupro di donne”. “Il vostro presidente è accusato di compiere crimini di guerra. Non posso credere che stia agendo in vostro nome”, ha poi concluso, di nuovo in lingua russa.
Ore 19.25 – Lavrov: accordi escludano espansione della Nato a est – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che gli accordi eventualmente raggiunti con l’Ucraina dovrebbero escludere completamente l’espansione della Nato a est. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax. Secondo Lavrov, la “provocazione ingannevole a Bucha” mira a interrompere i negoziati tra la Russia e l’Ucraina.
Ore 19.20 – L’Estonia espelle 14 funzionari consolari russi – Il ministero degli Esteri dell’Estonia ha convocato l’ambasciatore russo Vladimir Lipayev e gli ha consegnato una nota per la chiusura del consolato generale russo a Narva e del dipartimento consolare dell’ambasciata russa a Tartu. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax, aggiungendo che l’ufficio stampa del ministero degli Esteri estone ha fatto sapere che l’Estonia ha anche deciso di “espellere dal Paese 14 funzionari consolari, sette dei quali hanno status diplomatico”. Secondo il governo di Tallinn, i funzionari dovranno lasciare l’Estonia entro il 30 aprile.
Ore 19.15 – Ucraina: “Trovati fino a 300 corpi in una fossa comune a Bucha” – La commissaria del parlamento ucraino per i diritti umani, Liudmila Denisova, ha dichiarato che è stato trovata una fossa comune nella città di Bucha che potrebbe contenere da 150 a 300 corpi. “Attualmente, le forze dell’ordine stanno raccogliendo i corpi dei morti per condurre gli esami necessari”, ha dichiarato Denisova.
Ore 19.10 – Russia a Onu: non abbiamo fatto del male a nessuno a Bucha – “Non è stato fatto del male neanche ad una singola persona a Bucha” dalle forze di Mosca. Lo ha detto l’inviato della Russia all’Onu Vasily Nebenzya sostenendo che le truppe russe non hanno “bloccato nessuna uscita dalla città”.
Ore 19.05 – Polonia acquista 250 carri armati americani Abrams – È stato firmato oggi a Varsavia il contratto per l’acquisto da parte del governo della Polonia di 250 nuovi carri armati americani Abrams, che dovrebbero rafforzare l’esercito polacco nei prossimi quattro anni. “Solo una Polonia sicura può contare sullo sviluppo”, ha detto il ministro della difesa Mariusz Blaszczak, che ha firmato il contratto in presenza dell’ambasciatore americano in Polonia Marek Brzezinski. Il ministro ha sottolineato l’impegno del suo governo a dissuadere ogni potenziale aggressore. Il costo dell’operazione ammonta a 4,74 miliardi di dollari. I primi 28 Abrams sono già in Polonia, impiegati per l’addestramento.
Ore 19.00 – Onu, Cina non condanna ma chiede indagine indipendente su Bucha – L’ambasciatore della Cina alle Nazioni Unite, Zhang Jun, non ha condannato la Russia per gli orrori di Bucha ma ha chiesto l’apertura di un’indagine indipendente. Rivolgendosi al Consiglio di sicurezza dell’Onu, Zhang ha detto che “le immagini da Bucha sono inquietanti ma i fatti devono essere stabiliti da un’indagine indipendente. Le questioni umanitarie non devono essere strumentalizzate”. Zhang ha detto che le sanzioni non sono efficaci per risolvere la situazione in Ucraina, ma finiranno per provocare ricadute nel resto del mondo. L’ambasciatore cinese ha invitato Stati Uniti, Nato e Ue a impegnarsi in un dialogo ampio con la Russia.
Ore 18.55 – Bucha, drone riprende uccisione uomo durante occupazione russa – Un drone ha ripreso l’uccisione di un uomo a Bucha lo scorso 11 marzo, quando la cittadina alle porte di Kiev era ancora occupata dalle forze russe. Il video, diffuso dal sito di giornalismo investigativo Bellingcat, mostra un carro armato russo colpire l’uomo che percorreva in bici l’oramai tristemente famosa via Yablunska. Secondo Bellingcat, il corpo dell’uomo è stato poi trovato dalle autorità ucraine entrate a Bucha dopo l’uscita dei russi, accanto a una bicicletta.
Ore 18.50 – G7 verso nuovo pacchetto di sanzioni – I paesi del G7 annunceranno domani nuove sanzioni contro la Russia. Lo riporta l’emittente statunitense Nbc, secondo cui le nuove misure comprenderanno il divieto di nuovi investimenti in Russia.
Ore 18.45 – Ambasciatore russo Onu: “600mila ucraini evacuati in Russia, nessun rapimento” – La Russia ha proceduto all’evacuazione di “600mila persone” dall’Ucraina che non sono partite “contro la loro volontà o rapite” come sostiene l’Occidente. Lo ha detto l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, nel suo intervento al Consiglio di Sicurezza, affermando che “non siamo entrati in Ucraina per conquistare territori”.
Ore 18.40 – UE espelle 19 diplomatici russi – L’Unione Europea ha dichiarato 19 diplomatici russi personae non gratae per “aver intrapreso attività contrarie al loro status diplomatico” e ha ordinato loro di lasciare il Belgio. “Sulla base della decisione dell’alto rappresentante Josep Borrell, 19 membri della Missione permanente della Federazione russa presso l’UE a Bruxelles sono stati dichiarati personae non gratae per aver intrapreso attività contrarie al loro status diplomatico”, ha affermato l’UE in una nota. L’annuncio segue decisioni simili di diversi paesi europei, tra cui Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Belgio e Spagna.
Ore 18.35 – Regno Unito: useremo presidenza Onu per accusare la Russia – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha tenuto “un intervento importante” in video collegamento di fronte all’Onu sulle atrocità attribuite alle forze di Mosca a Bucha e altrove. Lo ha detto Liz Truss, ministra degli Esteri del governo di Boris Johnson, a margine di una visita a Varsavia, rivendicando al Regno Unito il diritto di “usare la sua presidenza di turno” del Consiglio di sicurezza per “chiamare la Russia a rispondere” delle accuse. “Noi non avremo pace fino a quando i colpevoli non saranno portati dinanzi alla giustizia” internazionale, ha ribadito Truss.
Ore 18.30 – Ucraina, UE: Serbia si allinei a sanzioni contro Mosca – “In un momento di aggressione militare russa non provocata e ingiustificata contro l’Ucraina, paese sovrano e indipendente, ci aspettiamo che la Serbia, quale paese candidato che negozia la sua adesione all’Ue, si allinei progressivamente alle posizioni dell’Unione, comprese dichiarazioni e misure restrittive, in linea con il quadro negoziale Ue-Serbia”. Lo ha detto in una nota l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell e il commissario europeo per l’Allargamento, Olivér Várhelyi.
Ore 18.25 – Israele condanna per la prima volta crimini di guerra russi – Per la prima volta dall’inizio della guerra, Israele ha condannato “fermamente” i “crimini di guerra” commessi dalla Russia in Ucraina. “Le immagini e le testimonianze dall’Ucraina sono orribili. Le forze russe hanno commesso crimini di guerra contro una popolazione civile indifesa”, ha detto il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid. “Condanno fermamente questi crimini di guerra”.
Ore 18.20 – Sindaco Bucha: ancora mine, residenti attendano per rientrare – Il sindaco di Bucha, ha detto che gli sfollati dovrebbero attendere prima di rientrare nelle proprie case perché sono ancora presenti mine nell’area dopo il ritiro delle truppe russe. Parlando alla televisione nazionale, il sindaco Anatoliy Fedoruk ha detto che circa 3.700 civili erano rimasti a Bucha durante l’occupazione delle truppe russe, un decimo della popolazione totale prima dell’inizio della guerra.
Ore 18.15 – Russia a Zelensky: “Accuse infondate, non confermate” – L’ambasciatore russo all’Onu, Vasily Nebenzya, si è rivolto direttamente al presidente ucraino Volodimir Zelensky affermando che le sue accuse sono “infondate e non confermate da testimoni oculari”. Quindi ha sottolineato che Mosca ha contribuito a creare corridoi umanitari a Mariupol e ha evacuato cittadini ucraini in Russia: “Lo hanno chiesto volontariamente, senza coercizione o rapimento, come insinuano i colleghi occidentali”, ha aggiunto.
Ore 18.10 – Wsj: Repubblica Ceca dà tank sovietici a Kiev – “La Repubblica Ceca ha inviato vecchi carri armati dell’era sovietica in Ucraina, fornendo armi pesanti indispensabili alle truppe ucraine”. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui Repubblica Ceca e Slovacchia si sarebbero anche offerte di “riparare e riadattare le attrezzature militari ucraine danneggiate”. L’Ucraina avrebbe catturato “sinora 176 carri armati russi, 34 pezzi di artiglieria semoventi, 116 veicoli da combattimento corazzati, 149 veicoli da combattimento di fanteria, 23 lanciarazzi e 45 veicoli corazzati per il personale, e la maggior parte di questi pezzi “avrebbero bisogno di essere riparati prima dell’uso”.
Ore 18.05 – Francia, aperte tre inchieste per crimini di guerra – La Francia ha aperto tre inchieste su presunti crimini di guerra in Ucraina commessi contro cittadini francesi nel paese. Lo ha detto la procura nazionale antiterrorismo francese, che in una nota, ha affermato che sono in corso indagini su possibili crimini commessi nelle città ucraine di Mariupol, Gostomel e Chernihiv tra il 24 febbraio e il 16 marzo.
Ore 18.00 – Usa all’Onu: sospendere la Russia dal consiglio diritti umani – Intervenendo al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l’ambasciatrice Usa all’Onu Linda Thomas-Greenfield ha proposto ufficialmente di sospendere la Russia dal consiglio dei diritti umani di Ginevra, sostenendo che “mina la credibilità del consiglio di sicurezza stesso”. “Ogni giorno vediamo quanto poco la Russia rispetti i diritti umani”, ha detto. “Ecco perché ieri ho annunciato che gli Stati Uniti, in coordinamento con l’Ucraina e molti altri Paesi membri dell’Onu, chiederanno la sospensione di Mosca dal Consiglio per i diritti umani. La Russia sta usando la sua appartenenza all’organo come piattaforma di propaganda”.
Ore 17.55 – Ucraina, Zelensky al parlamento spagnolo: come Guernica – Nel suo discorso al parlamento spagnolo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha paragonato la distruzione provocata dalla guerra in Ucraina a quella di Guernica. “Stiamo nell’aprile del 2022 ma sembra che siamo nell’aprile del 1937, quando il mondo intero ha scoperto cosa è successo in una delle vostre città, Guernica”, ha detto.
Ore 17.50 – Urso: Draghi al Copasir in clima di piena collaborazione – L’audizione del premier Mario Draghi al Copasir, durata oltre due ore, è avvenuta “in un clima di piena collaborazione”. Così il presidente del Comitato, Adolfo Urso. Nel corso della audizione, informa Urso, “sono state approfondite tutte le tematiche inerenti la invasione russa in Ucraina, anche in riferimento alla sicurezza energetica e cibernetica e alle misure predisposte dal governo in merito all’impatto delle sanzioni sul sistema sociale ed economico del Paese. Particolare attenzione anche alla evoluzione della crisi e al ruolo che l’Italia può svolgere nel quadro europeo e atlantico, nella consapevolezza della gravità della situazione”.
Ore 17.45 – Russia a Onu: nazisti in Ucraina uccidono russi e civili – “Voi dite che non ci sono nazisti in Ucraina ma purtroppo ci sono e stanno guidando il gioco”. Lo sostiene l’ambasciatore russo all’Onu Vasily Nebenzya. “Questi nazisti uccidono non solo soldati e prigionieri russi ma anche la loro gente”, ha proseguito, sostenendo di avere “centinaia di prove di questi atti”.
Ore 17.40 – Usa a Onu: “Montagna di prove su crimini di guerra russi” – C’è una “montagna di prove” dei crimini di guerra commessi da parte della Russia nel conflitto in Ucraina. Lo ha sostenuto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. “Ci sono segnalazioni credibili” che decine di migliaia di civili ucraini sono stati “rapiti e mandati in campi di smistamento, per poi essere deportati in Russia”, ha detto.
Ore 17.35 – Russia ritira ricorso contro esclusione da Mondiali – La Federcalcio russa ha ritirato il ricorso presentato il 30 marzo scorso contro la decisione della Fifa di vietare la sua partecipazione alle competizioni internazionali, accettando così la sua esclusione dalla Coppa del Mondo 2022: lo ha annunciato il Tribunale arbitrale dello sport (Tas). “La procedura sarà chiusa a breve”, precisa il Tas in un comunicato. Lo scorso 18 marzo il Tribunale aveva respinto il ricorso della Federcalcio russa che chiedeva di giocare gli spareggi per Qatar 2022. La Federazione russa, invece, mantiene la sua procedura contro la Uefa, che ha bandito i suoi club e le sue nazionali dalle competizioni europee, mentre la sua squadra femminile spera ancora di partecipare a Euro 2022 questa estate in Inghilterra (6-31 luglio).
Ore 17.30 – Fonti Ue: Michel non sarà a Kiev con von der Leyen – Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel non sarà a Kiev con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e l’Alto Rappresentante Josep Borrell. Lo spiegano fonti europee sottolineando come Michel, allo stesso tempo, non ha mai escluso e non esclude una missione in Ucraina.
Ore 17.25 – Zelensky mostra all’Onu un video shock con i civili uccisi – Dopo qualche problema tecnico, alla fine il video del presidente ucraino Zelensky ai membri del Consiglio di Sicurezza è stato trasmesso. Il filmato ha mostrato immagini raccapriccianti di civili, inclusi bambini, uccisi in città dell’Ucraina come Irpin, Dymerka, Motyzhin. “Quello che abbiamo visto a Bucha lo abbiamo visto in altri posti”, ha detto Zelensky.
Ore 17.20 – Zelensky, Russia ci vuole schiavi silenziosi – “La Russia vuole trasformare l’Ucraina in una terra di schiavi silenziosi”, ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, denunciando la “deportazione si centinaia di migliaia di cittadini e centinaia di bambini sono stati rapiti e portati in Russia”. “Dov’è la sicurezza che il Consiglio di sicurezza ha bisogno di garantire? Non c’è, nonostante ci sia un Consiglio di sicurezza. E allora dov’è la pace? Quali sono le garanzie che il Consiglio deve garantire?”, ha detto Zelensky in uno dei passaggi più duri dell’intervento video al Palazzo di Vetro. “Ricordo l’articolo 1, capitolo 1 della Carta delle Nazioni Unite: qual è il compito della nostra organizzazione? È mantenere la pace. La Carta è stata violata letteralmente”, ha aggiunto. Zelensky ha definito “inevitabile” incriminare il presidente russo Vladimir Putin, e ha chiesto l’intervento della Corte criminale internazionale. “Mostriamo – ha aggiunto a tutti i potenziali criminali nel mondo come verranno puniti, se il più criminale di tutti verrà punito”.
Ore 17,00 – Zelensky: “Commessi crimini di guerra, serve nuovo processo di Norimberga” – Quanto accaduto a Bucha è “solo uno degli esempi dei crimini di guerra russi”: lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando all’Onu. “Abbiamo prove incontrovertibili, ci sono immagini satellitari” che mostrano cosa accaduto a Bucha, “possiamo condurre indagini complete e trasparenti”. Zelensky, poi, ha dichiarato che: “Serve un tribunale sul modello di Norimberga per processare la Russia per i suoi crimini di guerra in Ucraina”.
Ore 16,50 – Onu: “Anche soldati ucraini accusati di stupro” – “Ci sono denunce di violenza sessuale da parte delle forze ucraine e delle milizie della protezione civile” di Kiev: lo ha dichiarato Rosemary DiCarlo, sottosegretario generale delle Nazioni Unite, parlando al Consiglio di Sicurezza. La missione di monitoraggio dei diritti umani dell’Onu in Ucraina sta verificando queste accuse.
Ore 16.15 – Draghi: Putin fermi la guerra, significa solo vergogna – “Al Presidente Putin dico ancora una volta di porre fine alle ostilità, interrompere le stragi di civili, partecipare con serietà ai negoziati per il raggiungimento della pace. Per la Russia, la guerra non ha senso: vuole dire solo vergogna, isolamento, povertà”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo a Torino in occasione della firma del Patto per la Città.
Ore 16.10 – Draghi, pienamente allineati a Ue su sanzoni a Russia –“La Commissione Europea ha appena annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca: l’Italia è pienamente allineata al resto dell’Unione Europea e appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla Presidente von der Leyen”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo a Torino in occasione della firma del Patto per la Città, affermando che anche la decisione di espellere i diplomatici russi è stata presa assieme agli alleati. “Nella giornata di oggi abbiamo espulso 30 diplomatici russi, una decisione presa in accordo con altri partner europei e atlantici”.
Ore 16.05 – Ambasciata russa contro espulsioni, nessuna prova accuse – “L’ambasciatore Sergei Razov ha esplicitamente espresso la sua protesta contro la decisione immotivata della parte italiana” sull’espulsione di 30 diplomatici russi, “che porterà ad un ulteriore deterioramento delle relazioni bilaterali”. Lo si legge in un commento, diffuso dalla rappresentanza diplomatica della Federazione a Roma, in cui si ribadisce che “questo passo non rimarrà senza risposta da parte russa”. “Il 5 aprile 2022 l’ambasciatore della Russia a Roma è stato convocato presso il ministero degli Esteri italiano”, afferma il comunicato, “dove gli è stata consegnata la nota verbale che dichiara 30 funzionari delle rappresentanze diplomatiche russe in Italia ‘personae non gratae’ in relazione alle azioni che minacciano la sicurezza nazionale dell’Italia. Di tali azioni non è stata fornita alcuna prova. Il personale diplomatico insieme ai familiari deve lasciare il territorio italiano entro 72 ore”.
Ore 16.00 – Draghi: “I crimini guerra devono essere puniti” – “Voglio ribadire la più ferma condanna del governo e mia personale per le stragi di civili documentate in Ucraina”, ha detto oggi il presidente del Consiglio, citando i ritrovamenti a Bucha e Irpin, che “scuotono nel profondo i nostri animi di europei, di convinti democratici e di italiani”. Draghi ha chiesto indagini indipendenti per “fare piena luce sull’accaduto”, chiedendo che il presidente russo Vladimir Putin, le autorità russe e l’esercito russo rispondano delle loro azioni.
Ore 15.55 – Blinken, Bucha parte campagna deliberata per uccidere – Quello che e’ accaduto a Bucha “non e’ un atto isolato ma parte di una campagna deliberata per uccidere, torturare e stuprare civili”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
Ore 15.50 – Putin condanna pressioni su Gazprom e prepara rappresaglia – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha condannato le misure adottate contro il gigante del gas russo Gazprom in Europa per la guerra in Ucraina e ha avvertito di potenziali rappresaglie. “La situazione nel settore energetico sta peggiorando a causa di misure brutali non di mercato, inclusa la pressione amministrativa sulla nostra azienda Gazprom in alcuni paesi europei”, ha detto.
Ore 15.45 – Stoltenberg, temo scopriremo altre fosse comuni – “Temo che assisteremo ad altre atrocità. I russi controllano ancora parte del territorio ucraino. Quando verrà conquistato, rischiamo di scoprire più fosse comuni, più atrocità, più crimini di guerra”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Ciò sottolinea l’importanza delle indagini per stabilire tutti i fatti affinché i responsabili siano assicurati alla giustizia”, ha aggiunto.
Ore 15.40 – Putin, nazionalizzare asset russi a estero arma doppio taglio – La nazionalizzazione degli asset russi all’estero è “un’arma a doppio taglio”. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, riferendosi alla decisione della Germania di assumere temporaneamente il controllo della filiale tedesca di Gazprom.
Ore 15.35 – Ucraina: Macron parlerà con Zelensky a fine giornata – Il presidente francese, Emmanuel Macron parlerà più tardi in serata con l’omologo ucraino Volodimir Zelensky. Lo ha reso noto l’Eliseo.
Ore 15.30 – Von der Leyen: atrocità Butcha non rimarranno senza risposta – “Abbiamo visto tutti le immagini raccapriccianti di Bucha e di altre aree da cui le truppe russe sono recentemente partite. Ieri ho espresso al presidente Zelenskyy le mie condoglianze e gli ho assicurato il pieno sostegno della Commissione europea in questi tempi terribili”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa in cui ha annunciato il quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca. “Queste atrocità non possono e non rimarranno senza risposta. Gli autori di questi crimini efferati non devono rimanere impuniti”, ha aggiunto. “L’UE ha istituito una squadra investigativa comune con l’Ucraina. Il suo compito è raccogliere prove e indagare sui crimini di guerra e contro l’umanità in Ucraina”, ha continuato. “La Russia sta conducendo una guerra crudele e spietata, non solo contro le coraggiose truppe ucraine, ma anche contro la sua popolazione civile. È importante mantenere la massima pressione su Putin e sul governo russo in questo punto critico”, ha detto von der Leyen.
Ore 15.25 – Putin: possibili limiti a export di cibo verso paesi ostili – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che la Russia dovrà essere “più prudente” con le esportazioni di cibo all’estero, “specialmente verso i paesi ostili”, ha aggiunto, prefigurando una limitazione alle esportazioni.
Ore 15.20 – Putin: “Occidente vuole scaricare errori economici su Russia” – “L’Occidente sta cercando di scaricare i propri errori economici sulla Russia, per risolvere i problemi a spese” di Mosca. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass.
Ore 15.15 – Ucraina, sindaco Kiev denuncia “genocidio” – In Ucraina, i civili sono presi di mira a Bucha e in altre località, le infrastrutture civili sono distrutte, questo “è un genocidio. Questa è una guerra contro i civili” ha affermato oggi a Ginevra Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, prendendo la parola in collegamento video, nell’ambito di un evento a margine del secondo Forum dei Sindaci promosso dall’UNECE (United Nations Economic Commission for Europe). “Non credete alla propaganda russa”, non credete a Putin che parla di un’operazione speciale contro i fascisti”, ha aggiunto. Per il sindaco della capitale ucraina, lo scopo di questa guerra e la volontà del presidente russo Vladimir Putin sono di ristabilire l’impero, di portare l’Ucraina sotto influenza russa.
Ore 15.10 – Michel: “Sanzioni per paralizzare la macchina da guerra” – “La Russia non vincerà la sua guerra prescelta. Ma paralizzare la macchina da guerra del Cremlino ora è vitale per fermare le atrocità commesse in Ucraina. Non c’è altro modo che inasprire le sanzioni”. Lo dichiara il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in un tweet.
Ore 15.05 – Sanzioni, Von der Leyen: altri divieti export per 10 mld e import per 5,5 mld – Nel quinto pacchetto delle sanzioni Ue contro la Russia sono previsti “ulteriori divieti all’esportazione mirati, del valore di 10 miliardi di euro,
nelle aree in cui la Russia è vulnerabile”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Ciò include ad esempio computer quantistici e semiconduttori avanzati, ma anche macchinari e mezzi di trasporto delicati. Con questo continueremo a degradare la base tecnologica e la capacità industriale della Russia”, ha aggiunto von der Leyen che ha anche annunciato nuovi divieti di importazione del valore di 5,5 miliardi di euro “per tagliare il flusso di denaro della Russia e dei suoi oligarchi, su prodotti dal legno al cemento, dai frutti di mare ai liquori”.
Ore 15.00 – Von der Leyen: divieto accesso in Ue a navi e camion russi – Nel quinto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia ci sarà anche il “divieto alle navi russe e alle navi operate dalla Russia di accedere ai porti dell’Ue”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Alcune esenzioni riguarderanno elementi essenziali come i prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e l’energia. Inoltre, proporremo un divieto per gli operatori di trasporto su strada russi e bielorussi. Questo divieto limiterà drasticamente le opzioni per l’industria russa di ottenere beni chiave”, ha aggiunto. Le nuove sanzioni, ha detto von der Leyen, prevedono anche “un divieto totale di transazione su quattro importanti banche russe tra loro Vtb, la seconda banca russa più grande”. “Queste quattro banche che ora abbiamo completamente tagliato fuori dai mercati rappresentano il 23% della quota di mercato nel settore bancario russo. Ciò indebolirà ulteriormente il sistema finanziario russo”, ha aggiunto.
Ora 14.55 – Ue, von der Leyen: embargo su carbone russo, al lavoro per sanzioni su petrolio – “Imporremo un divieto di importazione di carbone dalla Russia, del valore di 4 miliardi di euro all’anno. Ciò taglierà un’altra importante fonte di entrate per la Russia”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando il quinto pacchetto di sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina. “Stiamo lavorando a sanzioni aggiuntive anche sulle importazioni di petrolio e stiamo riflettendo su alcune delle idee presentate dagli Stati membri, come le tasse o canali di pagamento specifici come un conto di deposito a garanzia”.
Ore 14.50 – Stoltenberg: Putin è responsabile per atrocità in Ucraina – “Questa è la guerra di Vladimir Putin, è lui il responsabile per le atrocità e le vittime che vediamo ogni giorno in Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla vigilia del consiglio atlantico. “Colpire i civili è un crimine di guerra: tutti i fatti devono essere stabiliti e responsabili puniti. Gli alleati della Nato sostengono le indagini dell’Onu e della corte penale dell’Aja”, ha aggiunto Stoltenberg nella conferenza stampa prima della riunione di domani e giovedì dei ministri degli Affari esteri dei paesi alleati.
Ore 14.45 – Russia, da aprile la Bielorussia pagherà il gas in rubli – Da aprile la Bielorussia pagherà il gas russo in rubli. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.
Ore 14.40 – Nato, Russia proverà a prendere tutto il Donbass – “Nelle prossime settimane ci aspettiamo una spinta russa nel sud e nell’est dell’Ucraina per provare a prendere tutto il Donbass e per creare un territorio ponte fino alla Crimea occupata”, ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa prima della riunione di domani e giovedì dei ministri degli Affari esteri dei Paesi alleati. ” Nelle prossime settimane ci aspettiamo una spinta russa nel sud e nell’est dell’Ucraina per provare a prendere tutto il Donbass e per creare un territorio ponte fino alla Crimea occupata. È una fase cruciale della guerra”, ha aggiunto il segretario generale dell’Alleanza atlantico, che ha annunciato nuovi aiuti per l’Ucraina e non solo. “Gli alleati sono determinati a dare altro sostegno all’Ucraina, incluso armi anticarro, sistemi di difesa e altri equipaggiamenti. Gli alleati aumenteranno anche l’assistenza umanitaria e l’aiuto finanziario. Gli alleati guarderanno anche a come dare assistenza nella cyber sicurezza ed equipaggiamenti per aiutare gli ucraini a proteggersi da minacce chimiche e biologiche”, ha detto. “Mi aspetto che decideremo di fare di più per partner vulnerabili davanti alla minaccia russa incluso Georgia e Bosnia Erzegovina. Possiamo aiutarli a rafforzare la loro resilienza e a prevenire ogni aggressione futura”.
Ore 14.35 – Kiev: “Numerosi casi tortura” – “Numerosi casi di tortura di civili si registrano nei territori liberati dagli occupanti razzisti”. È la denuncia della commissaria del parlamento ucraino per i diritti umani, Liudmila Denisova. “Bambini di meno di 10 anni uccisi con segni di stupro e tortura sono stati trovati nella città di Irpin”, ha detto Densisova su Telegram. “Nella regione di Kiev, il ‘campo per bambini di Prolisok’ ha ospitato per tre settimane la base di un’unità dell’esercito razzista. Nel seminterrato sono stati trovati cinque cadaveri di uomini con le mani legate dietro la schiena. Sono stati torturati e poi uccisi a sangue freddo. Una delle vittime aveva il cranio schiacciato”, ha aggiunto.
Ore 14.30 – Ucraina, sindaco: a Borodyanka 200 civili sotto le macerie – “Ci sono i corpi di circa 200 civili sotto le macerie dei palazzi colpiti a Borodyanka dai bombardamenti russi. Il 24 febbraio siamo stati la prima città ad essere bombardata. Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso fino a quando c’è stata l’occupazione. Ci hanno detto che potevamo evacuare ma sparavano a chiunque uscisse in strada, affiggendo cartelli affinché restassimo in casa e disegnando il simbolo dell’occupazione ovunque”. Lo ha detto il sindaco di Borodyanka, Georgiy Erko, all’inviato dell’ANSA sul posto. I militari russi si sono ritirati dalla città il primo aprile.
Ore 14.25 – Le Drian: nuove sanzioni Ue comprendano petrolio e carbone – Le nuove sanzioni a Mosca dell’Ue “dovranno integrare petrolio e carbone”. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean Yves Le Drian a Berlino.
Ore 14.20 – Raid russo contro serbatoio di acido nitrico a Rubizhne – Un attacco russo ha colpito un serbatoio di acido nitrico nella città di Rubizhne, in Ucraina orientale. Il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhiy Haidai, ha chiesto ai residenti di Rubizhne di rimanere in casa o di indossare una maschera imbevuta di una soluzione di sodio.
🛑 WARNING ❗
In Rubizhne, #Luhansk region, Russian troops hit a tank with nitric acid!
Nitric acid is very dangerous if inhaled, swallowed or if it is in contact with skin.
The consequences of this incident are similar to usage of chemical or biological weapons!
1/2 pic.twitter.com/o5kPccPg6u— Verkhovna Rada of Ukraine – Ukrainian Parliament (@ua_parliament) April 5, 2022
Ore 14.15 – Stoltenberg, uccidere civili è crimine di guerra – “Abbiamo tutti visto le immagini orribili di uccisione di civili da Bucha e altri luoghi controllati dai militari russi fino a pochi giorni fa. Sono di una insopportabile brutalità di cui l’Europa non era testimone da molti decenni. Colpire e uccidere è un crimine di guerra. Tutti i fatti devono essere accertati e tutti i responsabili di queste atrocità devono essere portati davanti alla giustizia. Gli alleati sostengono le indagini, incluso attraverso l’Onu e la Corte penale internazionale”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa prima della riunione di domani e giovedì dei ministri degli Affari esteri dei paesi alleati.
Ore 14.10 – Dombrovskis, carbone in nuovo pacchetto sanzioni – Il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha citato il carbone tra i settori che saranno toccati dal nuovo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia.
Ore 14.05 – Russia, scambiati prigionieri con l’Ucraina – La Russia ha scambiato 86 prigionieri con l’Ucraina. Lo ha dichiarato la commissaria per i diritti umani della Russia Tatiana Moskalkova, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
Ore 14.00 – Le Maire: via libera a sanzioni graduali su energia – “I Ventisette hanno dato prova della loro disponibilità a estendere le restrizioni a sulle importazioni e le esportazioni” della Russia. Lo ha detto il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, che guida la presidenza di turno dell’Ue, al termine dell’incontro dei ministri dell’Economia e delle Finanze europei. Secondo Le Maire, i ministri “hanno indicato la loro determinazione ad ampliare la lista delle personalità e l’elenco delle imprese assoggettate a sanzioni e hanno indicato la loro volontà di includere nelle sanzioni il settore energetico, in proporzioni e seguendo un calendario da definire”.
Ore 13.58 – Dombrovskis: in nuove sanzioni Ue settore energia – “Non posso entrare nel dettaglio del quinto pacchetto di sanzioni perché è ancora in fase di finalizzazione ma posso confermare che riguarderà anche il settore dell’energia, così come il settore dei trasporti”. Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, al termine della riunione dell’Ecofin. Secondo le anticipazioni, nel pacchetto di sanzioni è previsto un embargo al carbone russo.
Ore 13.55 – Minacce a Di Maio, indagano i carabinieri – I carabinieri del Nucleo investigativo di Roma stanno indagando sulle minacce di morte rivolte al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Il numero uno della Farnesina è stato oggetto di attacchi personali con frasi del tenore: “ti faranno fuori” o “uccidete Di Maio”. Le frasi, con riferimenti alla guerra all’Ucraina, sono comparse in diverse chat social e in particolare su Telegram. I militari, secondo quanto si apprende, indagano per identificare gli autori delle minacce.
Ore 13.50 – Cremlino, espulsioni da Paesi Ue poco lungimiranti – Le espulsioni di diplomatici russi decise dai paesi europei in segno di protesta per la guerra in Ucraina sono “mosse poco lungimiranti”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che tali decisioni “complicheranno ulteriormente la comunicazione fra noi, che è necessaria per trovare una soluzione”.
Ore 13.45 – Spagna espelle circa 25 diplomatici russi – Anche il governo spagnolo, in linea con i partner europei, ha deciso di espellere 25 diplomatici dell’ambasciata russa, che “rappresentano una minaccia alla sicurezza del nostro paese”, in risposta alle azioni delle truppe russe in Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, José Manuel Albares, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri, assicurando che il ministero sta elaborando l’elenco degli espulsi, che potrebbero essere “forse qualcuno di più”.
Ore 13.40 – Cremlino: commento Biden “inaccettabile” – Il Cremlino ha definito “inaccettabile” il commento del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il quale ieri ha chiesto che Vladimir Putin vada a processo per crimini di guerra. Secondo il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, il commento “non è degno” del leader degli Stati Uniti. Peskov ha anche respinto le accuse di crimini di guerra rivolte dall’Ucraina e dai paesi occidentali dopo il ritrovamento di numerosi corpi senza vita di civili a Bucha, una cittadina nei pressi di Kiev da poco lasciata dalle forze russe. “È semplicemente uno spettacolo ben diretto, ma tragico”, ha detto Peskov, che ha parlato di un “mostruoso falso” volto a “denigrare” l’esercito russo. Peskov ha anche rifiutato di commentare lo stato di avanzamento dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina, che oggi continuano in videocollegamento.
Ore 13.35 – Kiev: almeno 165 bambini uccisi da inizio invasione – Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina a oggi, sono almeno 165 i bambini che sono rimasti uccisi e 266 quelli feriti. Lo ha dichiarato la procura generale del paese. “Questi numeri non sono definitivi”, afferma il rapporto della procura, in cui viene spiegato che “i dati continuano a essere raccolti nelle zone di conflitto, in quelle temporaneamente occupate e in quelle liberate, in particolare a Mariupol e in alcuni settori di Kiev e nelle regioni di Chernihiv e Luhansk”.
Ore 13.30 – Mosca non esclude incontro Putin-Zelensky, ma dopo intesa – Il Cremlino non esclude la possibilità di un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodimir Zelensky, ma lo ritiene realizzabile solo dopo che si sia trovato un accordo su una bozza di intesa. Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
Ore 12.25 – Nave civile affonda a Mariupol dopo bombe russe – Nel porto di Mariupol una nave civile battente bandiera della Repubblica Dominicana sta affondando dopo essere stata colpita dal fuoco russo. Lo riferisce il Servizio di frontiera ucraino citato da Ukrainska Pravda. Il bombardamento ha provocato un incendio nella sala macchine. Il capitano del canale internazionale della sicurezza marittima ha segnalato l’Sos e il messaggio: “Attenzione, la nave battente bandiera della Repubblica Dominicana è stata distrutta, incendio in sala macchine. Ci sono feriti”.
Ore 11.30 – Mosca: ‘risposta appropriata’ a diplomatici espulsi da Italia – Mosca non lascerà senza risposta la decisione dell’Italia di espellere 30 diplomatici russi. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “La Russia darà una risposta appropriata”, ha detto ai giornalisti Zakharova.
ore 11.15 – Di Maio: “Espulsi 30 diplomatici russi, sicurezza nazionale” – “Abbiamo espulso 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale”. Lo ha annunciato il ministro degli esteri Luigi Di Maio a Berlino.
Ore 11.00 – Kharkiv bombardata 54 volte in 24 ore, sei morti – Nelle ultime 24 ore l’esercito russo ha colpito Kharkiv (nell’Ucraina orientale) e l’intera regione 54 volte, uccidendo sei persone e ferendone otto. Lo ha annunciato su Telegram il capo militare regionale Oleg Synegubov, citato da Ukrinform. “Nell’ultimo giorno, gli occupanti hanno sparato 54 colpi con diverse armi a lungo raggio: colpi di artiglieria, di mortaio, da carri armati, bombardamenti con lanciarazzi multiplo. Colpiti i distretti di Saltivka, Pyatihatka, Oleksiyivka, Kholodna Hora, Derhachi, Barvinkove e Chuguiv.
Ore 10.30 – Ministri italiani non escludono embargo gas russo – Embargo al gas russo? I ministri interpellati dal Foglio non escludono questa possibilita’. Claudio Cerasa, direttore della testata, nell’articolo ricorda che la scorsa settimana, Mario Draghi, presidente del Consiglio, ha ammesso che l’Europa “sta finanziando la guerra” e ha proposto come soluzione per evitare di continuare a farlo “un tetto al prezzo del gas”. ll segretario del Pd, Enrico Letta, due giorni fa si e’ chiesto quante “Bucha saranno necessarie prima di passare a un embargo completo su petrolio e gas dalla Russia?”.
Ore 10.00 – Minacce di morte su Telegram a Di Maio per le dichiarazioni contro la guerra – Il ministro ha replicato su Twitter: “Continuiamo a lavorare per arrivare a un cessate il fuoco e chiediamo la de-escalation. Diamo il massimo per raggiungere una tregua umanitaria e ritrovare pace e stabilità in Ucraina e in Europa. Non saranno le minacce a fermare la nostra azione di condanna della guerra di Putin”.
Ore 09.24 – Zelensky, a Borodyanka forse più vittime che a Bucha – “Ci sono già informazioni che il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre citta’ liberate che a Bucha”. A denunciarlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video. “In molti villaggi dei distretti liberati di Kiev, Chernihiv e Sumy, gli occupanti hanno fatto cose che la gente del posto non ha visto nemmeno durante l’occupazione nazista 80 anni fa”, aggiunge.
Ore 09.00 – Kiev: “18mila soldati russi morti” – Secondo l’ultimo rapporto dello Staff generale delle forze armate ucraine, dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina la Russia ha perso circa 18.300 soldati. Stando ai dati dell’Institute for the Study of War, dopo aver perso la “battaglia di Kiev” , le forze russe si stanno ritirando disordinatamente da entrambe le sponde del fiume Dnipro e impiegheranno diverso tempo per riorganizzarsi. Continuano a essere riportati casi di diserzione tra le unità russe che potrebbero portare al dispiegamento di due gruppi tattici di battaglioni arrivati nel Donbass negli ultimi giorni dalle basi situate in Ossezia del Sud. Ad oggi l’esistenza di uno stato indipendente ucraino con capitale a Kiev non è più messo in discussione, nonostante siano previsti ancora molti combattimenti e la Russia potrebbe avere sempre la meglio. I tentativi di avanzamento dell’esercito della Federazione russa in Ucraina orientale nelle ultime 24 ore sono andati a vuoto, mentre proseguono gli scontri a Mariupol e sull’asse di Mariupol Izyum-Severodonetsk. Secondo l’esercito ucraino, finora la Russia ha perso 647 carri armati e 147 velivoli da combattimento.
Ore 07.00 – Kiev, colpito ospedale pediatrico Mykolaiv, vittime – “Le truppe russe hanno effettuato attacchi a Mykolaiv con le munizioni a grappolo vietate dalla convenzione di Ginevra. Gli alloggi civili e le strutture mediche, incluso un ospedale pediatrico, sono stati colpiti. E ci sono stati morti e feriti, compresi bambini”. Lo ha denunciato lo stato maggiore ucraino nel bollettino quotidiano sulla guerra diramato stamane, come riporta Ukrinform.
Ore 06.00 – Zelensky: “Oggi parlerò al Consiglio di Sicurezza Onu” – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy ha annunciato che oggi si rivolgerà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, a proposito delle stragi dei civili a Bucha ed in altre città. “Vorrei sottolineare che siamo interessati all’indagine più completa e trasparente, i cui risultati saranno conosciuti e spiegati all’intera comunità internazionale”, ha detto Zelensky in un video messaggio.
Ore 05.45 – Sirene d’allarme in gran parte dell’Ucraina – Le sirene di allarme per possibili incursioni aree sono tornate a suonare stamane in quasi tutta l’Ucraina. Lo segnalano i media locali. Da Kiev, a Odessa, da Kharkiv Leopoli, da Mykolaiv a Donetsk e Zaporizhzhia.
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