Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 11 marzo 2022
GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Sedicesimo giorno di guerra in Ucraina: nonostante i tentativi di mediazione, infatti, il conflitto prosegue con la Russia che appare più determinata che mai a raggiungere i suoi obiettivi. Nella giornata di ieri (qui la cronaca), intanto, sono andati a vuoto i negoziati tra i due Paesi, i cui rispettivi ministri degli Esteri si sono incontrati in Turchia. L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, invece, è volato a Mosca per incontrare Vladimir Putin e tentare una mediazione, mentre il presidente francese Macron si è detto “pessimista” e “preoccupato”. Nel frattempo, Usa e Regno Unito si sono dette dalla possibilità che Mosca utilizzi armi chimiche nel conflitto. Di seguito le principali notizie di oggi sulla guerra in Ucraina e gli ultimi aggiornamenti in diretta:
- Usa, Ue e G7 annunciano nuove sanzioni contro la Russia – Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia, tra cui la revoca la Russia dello status di “nazione più favorita” ai sensi delle regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), chiesta anche dall’Unione Europea.
- Mariupol, almeno 1.582 civili uccisi in assedio russo – Il consiglio comunale di Mariupol ha dichiarato che almeno 1.582 civili sono morti a causa dei bombardamenti russi e dell’assedio durato 12 giorni, che ha privato la città sudorientale ucraina di elettricità e acqua. Oggi il ministero della Difesa russo ha dichiarato che la città sudorientale ucraina è completamente circondata.
- Kiev, Bielorussia pronta a invadere. Il Pentagono frena – Le autorità ucraine hanno dichiarato che la Bielorussia intende lanciare l’invasione dell’Ucraina stasera, dopo l’incontro avvenuto oggi a Mosca tra il presidente russo Vladimir Putin il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Il Pentagono ha dichiarato di non aver rilevato attività che indicano un attacco imminente.
- Draghi: “Non è economia di guerra” – “Gli allarmi che ho letto sono esagerati”, ha detto Draghi al termine del vertice informale Ue di Versailles, in cui i capi di stato e di governo dell’Unione Europea hanno discusso dei piani futuri sul fronte dell’energia, della difesa e dell’economia. “Il presidente Putin non vuole la pace”, ha detto Draghi, che ha aperto all’adesione dell’Ucraina all’Ue “nel rispetto dei Trattati”.
- Macron, carestia in Africa a causa della guerra – “L’Europa e anche l’Africa saranno molto destabilizzate per quanto riguarda l’alimentazione a causa di ciò che non può essere seminato in questo momento in Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, al termine del vertice di Versailles, che ha previsto forti difficoltà tra “12-18 mesi”.
- Ambasciatore ucraino Onu: “Fosse comuni per la prima volta dalla guerra” – “Per la prima volta dalla seconda guerra mondiale, in Ucraina le persone vengono seppellite in fosse comuni”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite, durante la riunione del Consiglio di sicurezza convocata oggi su richiesta della Russia. L’ambasciatrice statunitense ha dichiarato che la Russia potrebbe decidere usare le armi chimiche come pretesto, un’accusa respinta da Mosca che invece punta il dito contro i gruppi nazionalisti ucraini e i paesi occidentali. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani oggi ha dichiarato di aver ricevuto “segnalazioni credibili” di diversi casi in cui le forze russe avrebbero utilizzato munizioni a grappolo in ucraina, anche in aree popolate.
Ore 20,15 – Pentagono, nessuna indicazione di un attacco dalla Bielorussia – Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dichiarato di non avere alcuna indicazione di un possibile attacco bielorusso in Ucraina, annunciato dalle autorità di Kiev nelle scorse ore. In precedenza il ministero della Difesa ucraino ha accusato le forze russe di voler lanciare attacchi aerei in territorio bielorusso per trascinare Minsk nella guerra contro l’Ucraina, dopo l’incontro avvenuto oggi a Mosca tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko.
Ore 20,00 – Meta, cambio politica su Russia è temporanea – La decisione di Facebook di consentire sulla piattaforma appelli alla violenza contro russi “è temporanea e dovuta a circostanze straordinarie”. Lo ha spiegato Nick Clegg, presidente degli Affari globali di Meta, il gruppo che controlla Facebook, Instagram e Whatsapp, dopo la decisione delle autorità russe di bloccare Instagram nel paese a partire da lunedì. Clegg ha assicurato che l’azienda continuerà a monitorare la situazione e una possibile revisione della decisione, che ha spinto la procura generale russa di aprire un’indagine contro Meta, chiedendo all’autorità giudiziaria di riconoscere Meta come “un’organizzazione estremistica”.
Ore 19,50 – Ucraina, ucciso terzo generale russo – Le autorità ucraine hanno dichiarato che un altro generale russo è stato ucciso nei combattimenti, il terzo dall’inizio della guerra. Si tratterebbe del maggior generale Andriy Kolesnikov, a capo della 29esima Armata interforze russa. Secondo quanto riporta il Guardian, le agenzie di intelligence occidentale ritengono che sono circa 20 i maggior generali presenti in Ucraina.
Ore 19,40 – Russia ad Onu mostra foto dell’ospedale di Mariupol: “È intatto” – L’inviato russo all’Onu, Vasily Nebenzya, ha mostrato alla riunione del Consiglio di sicurezza delle presunte foto dell’ospedale pediatrico. “Non è stato distrutto, vedete?”, ha detto durante la riunione convocata oggi su richiesta della Russia, sventolando le immagini e chiedendo agli altri rappresentanti. “Vi sembra distrutto? Vi sembra un edificio colpito da bombe a grappolo?”. E poi ha mostrato una foto della donna incinta ferita insistendo che si tratta di una “foto falsa” costruita ad arte da una fashion blogger. “Questa è sporca propaganda di cui siamo stufi”.
Ore 19,30 – Zaporizhzhia: “dopo occupazione compagnia russa ha tentato di prendere controllo centrale” – La compagnia energetica russa Rosatom ha tentato di prendere il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, presa dalle forze russe la settimana scorsa. Lo ha dichiarato Petro Kotin, a capo della compagnia ucraina Energoatom secondo cui alcuni dipendenti e dirigenti della compagnia russa hanno tentato di accedere alla centrale, senza riuscirci. Secondo Kotin, dopo l’occupazione della centrale, i soldati russi hanno dichiarato al personale ucraino della centrale che l’impianto apparteneva a Rosatom. “Ci sono circa 500 soldati russi con armi automatiche”, ha detto Kotin, secondo quanto riportato da Reuters. “I nostri lavoratori sono in uno stato psicologico estremamente pessimo”.
Ore 19,20 – Russia blocca Instagram dal 14 marzo – L’autorità per le telecomunicazioni russa ha annunciato che Instagram sarà vietato in Russia a partire da lunedì prossimo. Oggi la procura generale russa ha aperto un’indagine contro Meta, il gruppo che controlla Facebook, Instagram e Whatsapp, in risposta alla decisione di Facebook di consentire sulla piattaforma appelli alla violenza contro russi, come riportato in un’inchiesta di Reuters. La procura ha chiesto all’autorità giudiziaria di riconoscere Meta come “un’organizzazione estremistica”.
Ore 19,15 – Ucraina, Russia vuole trascinare Bielorussia nel conflitto – “La Russia sta facendo tutto il possibile per trascinare la Bielorussia nella sua guerra contro l’Ucraina”. Lo ha detto il viceministro dell’Interno ucraino Yevheniy Yenin, dopo l’annuncio delle autorità ucraine di un’imminente invasione da parte di Minsk, prevista per le 20 ora italiana. “Comprendiamo anche che il governo bielorusso ha fatto tutto il possibile per evitare di unirsi a questa guerra”, ha aggiunto durante un’intervista televisiva. In precedenza il ministero della Difesa ucraino ha accusato le forze russe di voler lanciare attacchi aerei in territorio bielorusso per trascinare Minsk nella guerra contro l’Ucraina, dopo l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko avvenuto oggi a Mosca.
Ore 19,10 – Ambasciatore ucraino Onu: “Fosse comuni per la prima volta dalla guerra” – “Per la prima volta dalla seconda guerra mondiale, in Ucraina le persone vengono seppellite in fosse comuni”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite, Sergei Kyslytsya, durante la riunione del Consiglio di sicurezza.
Ore 19,05 – Axios, Bennett a Zelensky: “Accetta la proposta di Putin” – Il primo ministro israeliano Naftali Bennett avrebbe detto al presidente ucraino Volodimir Zelensky di accettare la proposta del presidente russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra. Lo riporta il sito statunitense Axios, citando un alto funzionario ucraino. L’invito sarebbe arrivato durante una conversazione telefonica tenuta martedì scorso, su iniziativa dello stesso Bennett. “Bennett ci sta praticamente dicendo di arrenderci e non abbiamo intenzione di farlo”, ha detto la fonte citata da Axios. La notizia è stata smentita da un esponente dell’ufficio del primo ministro israeliano. “Il primo ministro non intende dare a Zelensky alcuna raccomandazione o consiglio in nessuna fase”, ha detto ad Axios.
Ore 19,00 – YouTube blocca media statali russi in tutto il mondo – YouTube ha annunciato che bloccherà l’accesso in tutto il mondo ai canali associati alla stampa finanziata dallo stato russo. Nelle scorse settimane la piattaforma statunitense aveva già bloccato canali come Russia Today e Sputnik in Europa, in risposta alle sanzioni europee contro l’invasione dell’Ucraina.
Ore 18,50 – Mariupol, almeno 1.582 civili uccisi in assedio russo – Il consiglio comunale di Mariupol ha dichiarato che almeno 1.582 civili sono morti a causa dei bombardamenti russi e dell’assedio durato 12 giorni, che ha privato la città sudorientale ucraina di elettricità e acqua.
Ore 18,40 – Consiglio sicurezza Onu, Usa: Russia potrebbe usare armi chimiche come pretesto – L’ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha dichiarato che la Russia potrebbe usare armi chimiche o biologiche in Ucraina, senza fornire prove di una minaccia imminente. “Già in passato la Russia ha accusato falsamente altri paesi delle stesse violazioni che la Russia stessa perpetrava”, ha detto, affermando che l’Ucraina non ha un programma di armi biologiche e che non sono presenti in Ucraina laboratori di armi biologiche dagli Stati Uniti.
Ore 18,30 – Kiev, attacco Bielorussia alle 20 – Le autorità ucraine hanno dichiarato che la Bielorussia intende lanciare l’invasione dell’Ucraina alle 21 ora locale (le 20 italiane). Lo ha dichiarato il centro ucraino per la comunicazione strategica. Oggi il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto a Mosca il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. In precedenza il ministero della Difesa ucraino ha accusato le forze russe di voler lanciare attacchi aerei in territorio bielorusso per trascinare Minsk nella guerra contro l’Ucraina.
Ore 18,25 – Russia a Onu, armi biologiche “pericolo” per Europa – L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, ha accusato Ucraina e Stati Uniti di aver ordito un complotto per diffondere armi biologiche utilizzando uccelli migratori, pipistrelli e insetti. Durante la seduta del Consiglio di Sicurezza dell’Onu chiesta dalla Russia, Nebenzya ha lanciato un sinistro avvertimento all’Europa. “Vi invitiamo a pensare al reale pericolo biologico per le persone dei paesi europei, che può rappresentare la diffusione incontrollata di agenti biologici dall’Ucraina; se si verifica un tale scenario, allora tutta l’Europa sarà coperta”. “Il rischio è molto concreto”, ha aggiunto Nebenzya, “visto l’interesse che i gruppi nazionalisti in Ucraina stanno mostrando per il lavoro di pericolosi agenti patogeni condotti con il ministero della Difesa americano”. Le accuse di Mosca contro Kiev di produrre con gli Usa armi biologiche erano state avanzate già nei giorni scorsi, ma le relative prove non sono ancora state rese pubbliche.
Ore 18,20 – Onu, possibile utilizzo bombe a grappolo – La sottosegretaria generale delle Nazioni Unite per gli affari politici, Rosemary DiCarlo, è intervenuta al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, parlando dei possibili crimini di guerra commessi in Ucraina. La sottosegretaria ha citato quanto affermato dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, che oggi ha dichiarato di aver ricevuto “segnalazioni credibili” sull’uso di bombe a grappolo da parte delle forze russe, anche nelle aree popolate.
Ore 18,00 – Von der Leyen: “Vogliamo Russia fuori da Fmi e Banca Mondiale” – Negheremo alla Russia lo status di nazione più favorita nei nostri mercati. Ciò annullerà importanti vantaggi di cui gode la Russia in quanto membro del Wto. Le aziende russe non riceveranno più un trattamento privilegiato nelle nostre economie”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando il quarto pacchetto di sanzioni adottato con il G7. “Lavoreremo anche per sospendere i diritti di appartenenza della Russia alle principali istituzioni finanziarie multilaterali, tra cui il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale. Faremo in modo che la Russia non possa ottenere finanziamenti, prestiti o altri vantaggi da queste istituzioni. Perché la Russia non può violare gravemente il diritto internazionale e, allo stesso tempo, aspettarsi di beneficiare dei privilegi di far parte dell’ordine economico internazionale”, ha aggiunto von der Leyen.
Ore 17,30 – Usa, divieto di export di beni di lusso verso Russia e Bielorussia – Oltre al bando sulle importazioni di alcuni prodotti dalla Russia, gli Stati Uniti hanno deciso il divieto di esportazioni di beni di lusso verso Mosca e la Bielorussia. Lo si legge in un comunicato del dipartimento del Commercio. La misura era stata anticipata da Joe Biden dopo aver annunciato la revoca dei privilegi commerciali alla Russia. Parlando degli oligarchi russi il presidente aveva detto: “Mentre continuiamo a cercare loro superyacht e le loro case per le vacanze, renderemo più difficile l’acquisto di prodotti di fascia alta fabbricati nel nostro paese, vietando l’esportazione di beni di lusso in Russia”.
Ore 17,15 – Kiev: “Rapito il sindaco di Melitopol” – Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, è stato sequestrato nel centro della città mentre stava distribuendo aiuti umanitari alla popolazione. Lo ha annunciato sul suo canale Telegram il consigliere del ministro degli Interni Anton Gerashchenko, spiegando che il primo cittadino è stato rapito da un gruppo di dieci russi che gli hanno messo un sacchetto di plastica in testa. “Durante il rapimento gli hanno messo un sacchetto di plastica sulla testa. I nemici lo hanno trattenuto nel centro di crisi della città, dove si stava occupando di sostenere i cittadini. C’era una bandiera ucraina nell’ufficio di Ivan Fedorov”, ha scritto Gerashchenko.
Ore 16,50 – Mosca accusa gli Usa: pianificato attacco chimico con forze ucraine – Continua lo scambio di accuse tra Russia e Ucraina di pianificare attacchi “false flag”, come pretesto per giustificare un’escalation nel conflitto. Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato oggi che l’intelligence statunitense si sta coordinando con gruppi di estremisti ucraini per utilizzare armi chimiche contro i civili e dare poi la colpa a Mosca. “Lo scopo di tali azioni è quello di accusare la Russia di utilizzare armi chimiche contro il popolazione civile e di aver violato i suoi obblighi, compresi quelli previsti dalla Convenzione sulle armi chimiche”, afferma un documento pubblicato dal ministero degli Esteri russo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass. Negli scorsi giorni, la Casa bianca ha dichiarato che la Russia potrebbe lanciare un attacco con armi chimiche.
Ore 16,45 – Biden, Russia pagherà “a caro prezzo” l’uso di armi chimiche – Al termine dell’intervento con cui ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia, il presidente statunitense Joe Biden ha risposto brevemente a una domanda sul possibile uso di armi chimiche da parte della Russia, affermando che Mosca pagherebbe tale scelta a caro prezzo.
Ore 16,40 – Biden annuncia altre sanzioni contro la Russia – Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che Washington intende privare la Russia dello status di “nazione più favorita” ai sensi delle regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). La revoca della clausola porterebbe ad aumenti dei dazi nei confronti della Russia. Biden ha anche annunciato sanzioni contro l’importazione di vodka, frutti di mare e diamanti dalla Russia e misure per impedire a Mosca di finanziarsi tramite il Fondo monetario internazionale (Fmi) e dalla Banca mondiale. Gli Stati Uniti inoltre vieteranno l’esportazione di beni di lusso verso la Russia mentre, secondo quanto dichiarato da Biden, i paesi del G7 continueranno a prendere misure contro gli “oligarchi” russi. “Nascondono il denaro sottratto dal loro popolo nei nostri paesi, devono soffrire anche loro per queste sanzioni”, ha detto Biden, che ha sottolineato come “la totalità delle nostre sanzioni sta mettendo in ginocchio l’economia russa”.
Ore 16,30 – Von der Leyen, eliminare gas, petrolio e carbone russo entro 2027 – “Entro la fine di maggio proporremo di eliminare gradualmente la nostra dipendenza da gas, petrolio e carbone russi entro il 2027”. Lo ha dichiarato in un tweet la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
By end of May we will propose to phase out our dependency on Russian gas, oil and coal by 2027.
It will be backed by the necessary national and European resources.
And we’ll present options to optimise the electricity market design, so it better supports the green transition.— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) March 11, 2022
Ore 16,25 – Mosca, Mariupol è completamente circondata – Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che la città sudorientale ucraina è completamente circondata, affermando che tutti i ponti e gli accessi alla città sono stati distrutti da forze nazionaliste ucraine, accusati di aver minato le strade. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
Ore 16,20 – Macron, carestia in Africa a causa della guerra – “L’Europa e anche l’Africa saranno molto destabilizzate per quanto riguarda il cibo a causa di ciò che non può essere piantato in questo momento in Ucraina, dovremo prepararci e rivalutare le nostre strategie di produzione”. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, al termine del vertice informale Ue di Versailles.
Ore 16,15 – Borrell: in nuove sanzioni proposta Mosca fuori da norme Wto – “In pochi istanti andrò in conferenza stampa per annunciare una nuova lista di oligarchi sanzionati e “la proposta di “escludere la Russia dalla clausola della nazione più favorita ai sensi delle regole del Wto e per stabilire un altro pacchetto di sanzioni settoriali e finanziarie”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, intervenendo in videocollegamento dal vertice Ue di Versailles alla plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa in corso al Parlamento europeo a Strasburgo. “La cosa più importante da fare è tagliare i nostri legami” con la Russia “sul petrolio e sul gas e su questo ho messo alcune proposte sul tavolo”, ha aggiunto. “Quello che abbiamo fatto con l’Iran, quando assieme agli Usa abbiamo bloccato le vendite di petrolio iraniano, è un esempio che dobbiamo tenere in considerazione se vogliamo bloccare il flusso di denaro verso il Cremlino”, ha concluso Borrell.
Ore 16,10 – Kiev accusa Russia di preparare sabotaggio Chernobyl – L’Ucraina ha accusato la Russia di voler causare nella centrale nucleare di Chornobyl, attribuendone la responsabilità a Kiev. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa ucraino, citando informazioni di intelligence. La centrale, in cui nel 1986 è avvenuto il peggior incidente nucleare della storia, è priva di energia elettrica dopo essere stata presa negli scorsi giorni dalle forze russe. Secondo l’agenzia Onu per il nucleare, la situazione a Chernobyl non è critica.
Ore 16,05 – Ucraina: von der Leyen, arriva quarto pacchetto sanzioni – “E’ in arrivo un quarto pacchetto di sanzioni che isolerà ancora di più la Russia dal sistema economico globale e aumenterà il costo per Putin dell’invasione dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del vertice informale Ue di Versailles.
Ore 16,00 – Macron, pronti a nuove sanzioni: nulla escluso – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avvertito che se continuerà la guerra in Ucraina “arriveranno nuove massicce sanzioni”. Macron ha confermato che “nulla è fuori dal tavolo”. “Siamo sviluppando dei meccanismo per adottare sanzioni e proteggerci dagli effetti per consumatori e imprese”, ha dichiarato il presidente francese. “Abbiamo i mezzi per adottare le sanzioni e proteggere i nostri cittadini dalle conseguenze”, ha aggiunto.
Ore 15,55 – Usa, Harris: Putin non è interessato alla diplomazia – La vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha detto che il presidente russo Vladimir Putin non mostra alcuna segno di voler tentare la via della diplomazia. La vice di Joe Biden ha anche dichiarato che qualsiasi attacco intenzionale o in presenza di civili deve essere considerato un crimine di guerra.
Ore 15,50 – L’accusa di Kiev: attacchi russi in Bielorussia per trascinare Minsk nel conflitto – Il ministero della Difesa ucraino ha detto che le forze russe lanceranno attacchi aerei sul territorio bielorusso per trascinare Minsk nella guerra contro l’Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa Oleksii Reznikov. Secondo il ministero di Kiev, gli attacchi verranno lanciati dallo spazio aereo dell’Ucraina, contro Kopani, nella regione di Brest.
Ore 15,45 – Draghi, Putin oggi non vuole la pace – “Per fare la pace bisogna volerla, oggi il presidente Putin non vuole la pace”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa al termine del Vertice Ue di Versailles, in cui ha detto che è necessario lavorare a un accordo “ma che salvaguardi la dignità dell’Ucraina”.
Ore 15,40 – Von der Leyen, oggi aperta strada Ucraina verso l’Ue – “La domanda di adesione dell’Ucraina è un’espressione della loro volontà e del loro diritto di scegliere il proprio destino. Oggi abbiamo aperto la strada per l’Ucraina verso di noi. Fanno parte della famiglia europea”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del vertice informale Ue di Versailles.
Ore 15,35 – Macron, serve filiera europea investimenti in difesa – “Serve una filiera europea per gli investimenti nella Difesa”. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, al termine del vertice informale Ue di Versailles. “E’ l’oggetto del mandato che abbiamo dato alla Commissione per preparare un piano a maggio”, ha aggiunto.
Ore 15,30 – Draghi: “Più forte è la difesa europea, più forte è la Nato” – Durante la conferenza stampa al termine del vertice informale dell’Ue a Versailles, Draghi ha invocato un “coordinamento di gran lunga migliore di quello che è oggi” nell’ambito della difesa. Secondo il presidente del Consiglio, i bisogni finanziari dell’Unione Europea per rispettare gli obiettivi di clima, difesa e energia sono “molto grandi”. Le stime della Commissione europea, citate da Draghi, parlano di un gap da 1.500 a 2.200 miliardi di euro per coprire il fabbisogno in questi ambiti considerati strategici. “I bilanci nazionali non hanno questo spazio”, ha detto Draghi, che ha chiesto di “rivisitare temporaneamente le regole che ci hanno accompagnato in questi anni”.
Ore 15,25 – Draghi: “Non è assolutamente una economia di guerra” – Il presidente del Consiglio ha invitato alla calma rispetto ai timori di carenze nelle forniture di beni fondamentali ma ha detto che è necessario prepararsi alle ricadute del conflitto. “Gli allarmi che ho letto sono comunque esagerati”, ha detto Draghi.
Ore 15,25 – Draghi: sanzioni Ue pesanti, rischio protezionismo – “Più pesanti sono le sanzioni, minori sono le probabilità che il conflitto si allarghi”, ha detto oggi Mario Draghi, affermando che le sanzioni decisa dalla Ue contro la Russia “sono molto pesanti e sono state adottate da tutti senza esitazioni, ma possono essere anche più pesanti, l’importante è essere consapevoli che hanno un impatto su famiglie e imprese”. “Questa situazione se non sarà affrontata ha il potenziale di fratturare il sistema economico europea spingendolo verso il protezionismo”, ha aggiunto durante la conferenza stampa al termine del Vertice Ue di Versailles.
Ore 15,20 – Adesione Ucraina a Ue, Draghi: “Faremo altri progressi, nel rispetto del Trattato” – “Io sono il primo a pensare che un messaggio di incoraggiamento su questo fronte sarebbe di grande aiuto”, ha detto Draghi in riferimento alla posizione dei paesi membri rispetto alla possibile adesione dell’Ucraina all’UE, dopo la richiesta formalizzata la settimana scorsa.
Ore 15,10 – Draghi: tassare extra-profitti di società elettriche, tetto ai prezzi del gas – Il presidente del Consiglio italiano ha articolati i temi discussi dai leader di stato e di governo Ue al vertice informale di Versailles, dicendosi a favore di tassare gli extra-profitti delle società energetiche e dell’introduzione di un tetto ai prezzi del gas. Sono due dei quattro pilastri della risposta europea ai problemi energetici, secondo quanto dichiarato da Draghi, che ha citato anche la diversificazione, con la ricerca altri fornitori di gas oltre alla Russia e la sostituzione di fonti fossili con rinnovabili, e la separazione del mercato dell’energia elettrica prodotta dalle fonti rinnovabili da quello del gas.
Ore 14,20 – Di Maio, importante ruolo Turchia per la pace – Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha ringraziato il collega turco Mevlut Cavusoglu per gli sforzi posti in essere in campo diplomatico per trovare una soluzione politica alla guerra in Ucraina. “Quello che ho detto a Cavusoglu è che incoraggiamo i loro tentativi di mediazione e continueremo a sostenerli, perché è chiaro che ieri c’è stato solo il primo incontro tra i due ministri degli Esteri (di Russia e Ucraina ndr) da cui sono emerse disponibilità, soprattutto quella di Putin ad incontrare Zelensky e allo stesso tempo in questi giorni avete visto le apertura di Zelensky sul fronte del compromesso su alcuni temi”. “Noi incoraggiamo – ha aggiunto – il tentativo di mediazione della Turchia e ci terremo in contatto diretto nei prossimi giorni per fare tutto quello che serve per trovare una soluzione diplomatica”.
Ore 14,15 – Di Maio, sosteniamo ambizioni Kiev per Ue – Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ribadisce pieno sostegno all’Ucraina e alle ambizioni di Kiev a far parte dell’Unione Europea. “Noi abbiamo sempre detto che sostenitamo le ambizioni dell’Ucraina e del popolo ucraino per l’Unione europea, per entrare nell’Ue. Il Parlamento europeo è stato molto chiaro, nella risoluzione votata quasi all’unanimità in cui si è chiesto alle istituzioni di avviare il procedimento per riconoscere lo status di paese candiato, credo che sia un segnale importante che possiamo dare ai cittadini”. Lo ha detto il ministro a margine del forum diplomatico in corso ad Antalya, nel sud della Turchia. (AGI)
Ore 14,10 – Di Maio, no Fly zone Nato significa guerra – “Assolutamente siamo tutti d’accordo sul fatto che non vogliamo una guerra ed è chiaro che in questo momento coinvolgere la Nato in una no fly zone significherebbe fare scoppiare una guerra mondiale, per questo stiamo lavorando, anche attraverso gli incontri di oggi, per raggiungere una soluzione diplomatica”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio a margine del forum diplomatico di Antalya cui ha preso parte. “Però deve essere chiaro – ha aggiunto -: fino a che questa non sarà raggiunta dobbiamo continuare con le sanzioni, colpire l’economia russa e fare in modo che Putin abbia sempre meno risorse per finanziare questa guerra”.
Ore 13,50 – Di Maio, disponibilità Putin passo in avanti – Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio definisce “un piccolo passo in avanti” la disponibilità del presidente russo Vladimir Putin ad incontrare il collega ucraino Volodimir Zelensky, emersa a margine dell’incontro tra ministri degli Esteri avvenuto ieri ad Antalya, in Turchia. “Se non vogliamo una guerra mondiale, dobbiamo credere nella democrazia e nella diplomazia. Dobbiamo assolutamente credere nell’obiettivo di raggiungere un accordo sul cessate il fuoco e sulla pace. Incontri come quello di ieri tra Kuleba e Lavrov sono necessari, perché è emerso che Putin è disponibile a incontrare Zelensky. So che non sembra un passo enorme, ma è un piccolo passo in avanti, la diplomazia ha i suoi tempi, non ha i tempi delle bombe”, ha detto il ministro a margine del forum diplomatico di Antalya cui ha preso parte. Di Maio ieri sera ha avuto un vertice trilaterale con il collega turco Mevlut Cavusoglu e del Qatar, Mohammed Althani.
Ore 13,40 – Una mappa delle aree in cui si sono verificate esplosioni, combattimenti e bombardamenti:
Map of #Ukraine locating areas where major explosions, strikes and fighting have been reported and under Russian control.
Updated latest developments as of March 11, 0800 GMT pic.twitter.com/rnQ5f6Bbp2— AFP News Agency (@AFP) March 11, 2022
Ore 13,30 – Russia, aperta indagine contro Meta – La procura generale russa ha aperto un’indagine contro Meta, il gruppo che controlla Facebook, Instagram e Whatsapp, in risposta alla decisione di Facebook di consentire sulla piattaforma appelli alla violenza contro russi, come riportato in un’inchiesta di Reuters. La procura ha chiesto all’autorità giudiziaria di riconoscere Meta come “un’organizzazione estremistica”. La decisione potrebbe portare al blocco di Instagram in Russia, dopo la chiusura di Facebook arrivata negli scorsi giorni.
Ore 13,20 – Zelensky, necessarie azioni più decise dall’Ue – Il presidente dell’Ucraina Volodimir Zelensky ha detto che sono azioni più decise da parte dell’Unione Europea, affermando che la Russia dovrebbe essere punita per aver aperto il fuoco sui corridoi umanitari aperti negli ultimi giorni per evacuare i civili. Zelensky ha anche denunciato la decisione della Russia di schierare in Ucraina mercenari siriani. Secondo il presidente ucraino, se la guerra continuerà saranno necessarie più sanzioni dai paesi partner dell’Ucraina.
Ore 13,15 – Zelensky, “Svolta strategica nella guerra” – Il presidente ucraino ha dichiarato che l’Ucraina è sulla strada della vittoria, anche che sono ancora necessari “tempo e pazienza”. In un nuovo video, Zelensky ha detto che il paese ha raggiunto una “svolta strategica” nel conflitto con la Russia.
Ore 13,10 – Borse corrono dopo Putin, Francoforte sopra 3% – Le dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin sui “cambiamenti positivi” nei colloqui con l’Ucraina fanno volare le Borse europee, con guadagni fino al 3%. A fine mattinata Francoforte avanza del 3,07%, Londra dell’1,6%, Parigi avanza del 2,27% e Milano del 2,45%.
Ore 13,00 – Kirill, è l’Occidente che è russofobo – “La russofobia si sta diffondendo nel mondo occidentale a un ritmo senza precedenti”. È quanto afferma il patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill in una lettera di due pagine scritta in russo al Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), organismo ecumenico con sede a Ginevra di cui la Chiesa ortodossa russa dal 1961 fa parte. Nella lettera Kirill espone tutte le ragioni del conflitto in Ucraina dal punto di vista russo, dalla Nato al Donbass fino alle sanzioni ecumeniche imposte oggi, ricordando Maidan e colpendo anche il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli. Nei giorni scorsi, ricorda il Sir, il segretario generale ad interim Iaon Souca aveva inviato un appello al Patriarca di Mosca perché alzasse anche lui la sua voce per invocare la fine del conflitto. “Questo conflitto non è iniziato oggi”, la risposta di Kirill. “Sono fermamente convinto che i suoi iniziatori non siano i popoli di Russia e Ucraina, che provengono dal fonte battesimale di Kiev, sono uniti in una fede comune, hanno santi e preghiere comuni e condividono uno stesso destino storico. Le origini del confronto risiedono nei rapporti tra Occidente e Russia”. Secondo il patriarca, le forze politiche hanno lavorato in questi anni per “rendere nemici i popoli fraterni – russi e ucraini” e “non hanno risparmiato sforzi, né fondi per inondare l’Ucraina di armi e istruttori di guerra. “Lo scisma ecclesiastico creato dal patriarca Bartolomeo di Costantinopoli nel 2018 persegue – scrive Kirill – lo stesso fine. Ha messo a dura prova la Chiesa ortodossa ucraina”.
Ore 12,55 – Nucleare Iran, Russia: destino accordo non dipende solo da Mosca – La conclusione del negoziato sul nucleare iraniano “non dipende solo dalla Russia”. Lo ha affermato l’inviato russo Mikhail Ulyanov dopo il fallimento dei colloqui per il rilancio dell’accordo per il nucleare iraniano, considerato vicino fino a pochi giorni fa. A frenare gli entusiasmi, aveva contribuito la richiesta della Russia di garanzie sull’esenzione dei rapporti con Teheran dalle sanzioni per la guerra in Ucraina, rigettata dagli Stati Uniti. “Ci sono altri attori che hanno bisogno di tempo e che hanno ulteriori preoccupazioni che devono essere discusse”, ha detto Ulyanov dopo un incontro a Vienna con l’omologo europeo Enrique Mora. A Vienna ha parlato anche il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Saeed Khatibzadeh secondo cui la pausa nel negoziato potrebbe essere un momento per risolvere i nodi rimasti sul tavolo. “Nessun fattore esterno influenzerà la nostra comune volontà di procedere verso un accordo” sul nucleare ha scritto su Twitter. “Una pausa nei colloqui di Vienna potrebbe dare lo slancio per risolvere eventuali problemi rimasti in sospeso e per un ritorno finale. La conclusione positiva dei colloqui sarà l’obiettivo principale di tutti”, ha scritto il portavoce.
Ore 12,50 – Regno Unito, nuove sanzioni contro membri Duma – Il Regno Unito ha annunciato nuove sanzioni contro i 386 membri del parlamento russo che hanno votato a favore del riconoscimento delle due repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk in Ucraina orientale. Il ministero degli Esteri britannico ha affermato che le nuove sanzioni “vieteranno a coloro che sono citati di viaggiare nel Regno Unito, accedere alle proprietà detenute nel Regno Unito e fare affari qui”.
Ore 12,45 – Sanzioni: Biden, G7 e Ue chiederanno di revocare status Russia – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden annuncerà di voler privare la Russia del suo status commerciale di “nazione più favorita”. Lo riporta Afp, secondo cui anche il G7 e l’Unione Europea si uniranno alla richiesta. La revoca dello status porterebbe ad aumenti dei dazi nei confronti della Russia.
Ore 12,40 – Lukashenko, Kiev preparava anche attacco a Minsk – Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha affermato che l’Ucraina “stava preparandosi ad attaccare non solo il Donbass, ma anche la Bielorussia”.
Ore 12,35 – Ucraina, nessun ferito in raid su ospedale psichiatrico Kharkiv – I servizi di emergenza ucraini hanno dichiarato che non sono stati riportati feriti nell’attacco russo contro un ospedale psichiatrico nella regione di Kharkiv, affermando che i pazienti si trovavano in un rifugio seminterrato. Secondo quanto dichiarato in una nota i 30 addetti e 330 pazienti si trovavano in un rifugio antiaereo al momento del raid.
Ore 12,30 – Putin, positivi cambiamenti nei negoziati – “In passato le sanzioni ci hanno solo reso più forti”, ha detto oggi il presidente russo Vladimir Putin.
Ore 12,25 – Cremlino, non ci sono condizioni per il default – Non ci sono condizioni per il default della Russia in quanto tale, a meno che non siano create artificialmente per il paese: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, come riporta la Tass. “Abbiamo già sentito le dichiarazioni dei nostri capi dei dipartimenti finanziari – il ministero delle Finanze e così via – sulla prontezza e disponibilità del margine di sicurezza necessario per pagare tutti i debiti esterni in rubli. In realtà, non ci sono condizioni per un default come tale, a meno che non siano create e imputate artificialmente a noi”, ha detto il funzionario del Cremlino in risposta a una domanda sulla probabilità di un default.
Ore 12,20 – Russia, tv tedesche Ard e Zdf riprendono programmi – I canali televisivi pubblici tedeschi Ard e Zdf riprendono le trasmissioni dalla Russia, dopo la sospensione seguita alla nuova normativa sui media entrata in vigore nel Paese. “I corrispondenti da Mosca di Ard e Zdf riferiranno sulle decisioni della leadership russa ma anche sulle reazioni della società civile, per esempio le proteste contro la guerra, e le reazioni delle elite russe sull’impatto concreto delle sanzioni sulle vite quotidiane dei cittadini russi”, hanno affermato Ard e Zdf in un comunicato.
Ore 12,15 – Onu, “segnalazioni credibili” di utilizzo bombe a grappolo – L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani oggi ha dichiarato di aver ricevuto “segnalazioni credibili” di diversi casi in cui le forze russe avrebbero utilizzato munizioni a grappolo in ucraina, anche in aree popolate. “A causa dei loro effetti su ampie aree, l’uso di bombe a grappolo nelle aree popolate è incompatibile con i principi del diritto umanitario internazionale che regolano la condotta delle ostilità”, ha detto la portavoce Liz Throssell.
Ore 12,10 – Stop all’accordo per il nucleare iraniano – “È necessaria una pausa nei negoziati di Vienna, a causa di fattori esterni”. Lo scrive in un tweet il capo della diplomazia dell’Unione Europea, Josep Borrell, annunciando lo stop ai negoziati per il rilancio dell’accordo per il nucleare iraniano. Una frenata brusca dopo l’ottimismo solo pochi giorni fa, che aveva spinto le cancellerie a prevedere un accordo addirittura in pochi giorni. “Un testo finale è sostanzialmente pronto e sul tavolo. In qualità di coordinatore, continuerò, con il mio team, ad essere in contatto con tutti i partecipanti all’accordo sul nucleare e gli Stati Uniti per superare la situazione attuale e concludere l’accordo”, ha aggiunto l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera.
Ore 12,05 – Stoltenberg, Nato non vuole guerra aperta con Russia – “La Nato non vuole una guerra aperta con la Russia”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un’intervista all’Afp, in cui ha ribadito che l’Alleanza atlantica non invierà truppe o velivoli in Ucraina.
Ore 12,00 – Cremlino, volontari “da Siria e altri paesi” – “Se l’Occidente è così entusiasta dell’arrivo di mercenari, abbiamo anche volontari che vogliono partecipare”, ha detto oggi il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov, affermando che in Ucraina potranno combattere per la Russia miliziani siriani (ma non solo). Secondo quanto dichiarato da Peskov, in risposta a una precisa domanda, il presidente Vladimir Putin si è detto favorevole a un piano per inviare volontari. Il portavoce ha spiegato ai giornalisti che il ministro della Difesa russo sta rispondendo direttamente “a cittadini siriani e di altri paesi” mediorientali che vogliono combattere in Ucraina.
Ore 11,40 – Cremlino: “Nessuno esclude incontro Putin-Zelensky” – “Nessuno esclude un incontro tra Putin e Zelensky, è concettualmente possibile, ma prima i negoziatori devono fare la loro parte”: lo ha dichiarato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, nel corso di una conferenza stampa.
Ore 11,00 – Sindaco Kharkiv, distrutte 48 scuole da inizio invasione – Secondo quanto dichiarato dal sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, sono 48 le scuole distrutte dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina.
Ore 10,45 – Onu: 2,5 milioni rifugiati, altrettanti sfollati interni – Sono ormai più di 2,5 milioni le persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio. Le cifre sono dell’Alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi. “Il numero di rifugiati provenienti dall’Ucraina ha tragicamente raggiunto i 2,5 milioni”, ha scritto in un tweet. “Riteniamo inoltre che due milioni di persone sono sfollate all’interno dell’Ucraina”.
Ore 10,35 – Mosca rinforza confini occidentali Russia contro Nato – Il ministro degli Esteri russo, Serghei Shoigu, ha fatto sapere che lo stato maggiore militare è al lavoro per rinforzare la difesa dei “confini occidentali della Russia” con il ridispiegamento di unità militari e con armi avanzate, come contromisura al rafforzamento della Nato dei suoi confini orientali, aggiungendo che il presidente Vladimir Putin ha chiesto un rapporto in merito. Lo scrivono la Tass e Interfax. Non è chiaro se il rafforzamento faccia riferimento solo al confine con l’Ucraina, o anche con la Lettonia e l’Estonia, a nord-ovest.
Ore 10,17 – Il Patriarca di Mosca: “Nato ha ignorato preoccupazioni Russia” – “Questo conflitto non è iniziato oggi. Le origini del confronto risiedono nei rapporti tra Occidente e Russia. Negli anni ’90 alla Russia era stato promesso che la sua sicurezza e dignità sarebbero state rispettate” ma “anno dopo anno, mese dopo mese, gli Stati membri della Nato hanno rafforzato la loro presenza militare, ignorando le preoccupazioni della Russia”. Lo dice il Patriarca di Mosca Kirill.
Ore 10,10 – Kiev, “uccisi 12.000 soldati russi, distrutti 353 tank” – L’Ucraina afferma di aver aver ucciso circa 12.000 soldati russi dall’inizio della guerra, secondo una stima del Kyiv Independent, che precisa comunque che la cifra va verificata. Il “bollettino” di Kiev aggiunge che sono stati abbattuti 57 aerei e 83 elicotteri militari russi, distrutti 353 carri armati, 125 pezzi d’artiglieria, 1.165 mezzi blindati e trasporto truppe, 58 lanciatori di razzi multipli, 2 imbarcazioni, 558 veicoli militari, 60 autocisterne di carburante, 7 droni e 31 batteria antiaeree, si legge su un tweet del Kyiv Independent.
Ore 10,00 – Borrell: “Altri 500 milioni di euro per armi a Kiev” – L’Unione europea raddoppierà il sostegno militare all’Ucraina con lo stanziamento di altri 500 milioni di euro. Lo ha annunciato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, che presenterà la proposta ai leader dei Ventisette riuniti a Versailles
Ore 9,50 – Lukashenko a Mosca per colloqui con Putin – Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko è partito per Mosca, dove terrà colloqui con il suo omologo russo Vladimir Putin. Lo ha riferito l’agenzia Belta ripresa dalla Tass.
Ore 9,47 – Zelensky: “Pronto a parlare con Putin” – Volodymyr Zelensky è pronto a parlare direttamente con Vladimir Putin, ma “non scenderà a compromessi” durante “questi negoziati”. “Siamo pronti a parlare con Putin quando vuole”, ha detto alla Cnn il numero due dell’ufficio del presidente ucraino, Igor Zhovkva, all’indomani del fallimento dei colloqui ad Antalya tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina.
Ore 9,35 – Kiev, “numero civili uccisi supera numero militari” – Le forze russe in Ucraina hanno finora ucciso più civili che militari, secondo quanto afferma il ministro della difesa ucraino, Oleksij Reznikov. Secondo i numeri dell’Alto Commissariato dell’Onu per i Diritti umani, il 9 marzo erano stati uccisi 549 civili ucraini e 957 di loro feriti.
Ore 9,00 – Russia: “Pronti 16mila volontari da Medio Oriente” – Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha dichiarato che oltre 16mila volontari nei Paesi mediorientali sono pronti ad arrivare in aiuto delle regioni separatiste filorusse nel Donbass.
Ore 8,00 – Regno Unito: “Attacco a Kiev nei prossimi giorni” – Secondo i servizi di intelligence del Regno Unito le truppe russe stanno iniziando a riposizionarsi in vista di un “probabile” attacco a Kiev nei prossimi giorni.
Ore 7,30 – Zelensky: “Attacco su corridoio umanitario” – “Mariupol e Volnovakha restano completamente bloccate. Anche se abbiamo fatto tutto il possibile per far funzionare i corridoi umanitari, da parte russa non c’è stato il cessate il fuoco”: lo ha dichiarato sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui, vicino Mariupol “carri armati russi hanno aperto deliberatamente il fuoco sul corridoio umanitario, che è un corridoio di vita”.
Ore 7,10 – Bombardato un asilo a Dnipro – Secondo i servizi di emergenza statali ucraini, tre attacchi aerei russi hanno colpito un asilo e un condominio a Dnipro provocando la morte di un civile. “Intorno alle 6.10 ci sono stati tre attacchi aerei in città, che hanno colpito un asilo nido e un condominio” hanno riferito i servizi di emergenza secondo cui è stata colpita anche una fabbrica di scarpe, attualmente in fiamme.
🇺🇦❌🇷🇺 Alrededor de las 06:10 en el distrito #Novokodatsky, ciudad de #Dnipro. Hubo tres ataques aéreos en la ciudad: Un golpe cerca de un jardín de infancia, un edificio de apartamentos y otro en una fábrica de zapatos. #PutinIsaWarCriminal #StopRussia #RusiaVsUcrania #Ukraine pic.twitter.com/G5W0eoaOyO
— Correo dela Axarquía (@correoaxarquia) March 11, 2022
Ore 7,00 – La Russia chiede riunione Consiglio Sicurezza Onu – La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per discutere le “attività biologiche militari americane in Ucraina”. Lo afferma Dmitry Polyanskiy, della missione permanente russa all’Onu.
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