La Corea del Nord avrebbe deciso di schierare fino a 12mila soldati al fianco della Russia durante la guerra in Ucraina. L’accusa arriva dal National Intelligence Service, i servizi segreti della Corea del Sud, secondo cui almeno 1.500 soldati delle forze speciali nordcoreane si stanno già addestrando nell’Estremo Oriente russo.
Da anni il regime di Kim Jong-un è impegnato a rifornire di munizioni l’arsenale russo per il conflitto in Ucraina. Ma i primi segnali di un appoggio concreto al fronte, secondo i servizi segreti di Seul, risalirebbero soltanto allo scorso agosto quando Kim Jeong-sik, primo vicedirettore del ministero dell’Industria Militare di Pyongyang, responsabile dello sviluppo missilistico della Corea del Nord, ha cominciato a visitare “diverse volte” i siti di lancio dei razzi KN-23 forniti a Mosca e schierati dal Cremlino lungo il confine.
Tali ispezioni, secondo il National Intelligence Service sudcoreano, avrebbero visto la partecipazione di decine di ufficiali delle forze armate nordcoreane, che avrebbero anche fornito assistenza sul campo ai militari russi. In seguito però le spie sudcoreane avrebbero notato ben altri movimenti.
“Dall’8 al 13 ottobre”, si legge nel comunicato diramato oggi dall’intelligence sud-coreana, “la Corea del Nord ha trasferito le proprie forze speciali in Russia su una nave da trasporto della Marina russa, confermando l’inizio della partecipazione militare” di Pyongyang all’invasione dell’Ucraina decisa da Mosca.
Quattro navi da sbarco e tre fregate appartenenti alla flotta russa del Pacifico, secondo i servizi di Seul, avrebbero già completato il trasferimento del primo contingente di truppe nordcoreane dalle zone di Chongjin, Hamheung e Musudan (in Corea del Nord) in alcune basi militari nell’area di Vladivostok e nell’Estremo Oriente russo.
Questi soldati, prosegue il rapporto, “dovrebbero essere schierati in prima linea (sul fronte ucraino, ndr) non appena avranno completato la fase di addestramento e acclimatazione”. Ai militari coinvolti, denuncia il Nis, “sono state fornite uniformi militari russe, armi di fabbricazione russa e carte d’identità contraffatte per i residenti delle regioni siberiane della Yakutia e della Buratiya”. Tutto questo “nel tentativo di nascondere il fatto che si tratta di soldati nordcoreani” e per “farli passare per soldati russi”.
“È la prima volta dal 1990 che una flotta navale russa entra nelle acque nordcoreane”, nota l’intelligence di Seul. “Inoltre, grandi aerei da trasporto come l’AN-124 dell’Aeronautica russa viaggiano ormai spesso tra Vladivostok e Pyongyang”. A breve, prosegue poi la nota, il regime di Kim Jong-un dovrebbe inviare altro personale militare, fino a un totale di 12mila soldati in Russia. “Una seconda operazione di trasporto truppe dovrebbe avvenire a breve”, continua il comunicato.
Ma Pyongyang non invierebbe solo uomini a Mosca. Dall’agosto dell’anno scorso, denuncia Seul, la Corea del Nord ha fornito alla Russia più di 13mila carichi di armi, tra cui munizioni di artiglieria da 122 mm e 152 mm, razzi anticarro RPG e Bulsae-4 e missili a corto raggio KN-23, in 70 diverse spedizioni. “Considerando le dimensioni dei container spediti sulle navi mercantili dalla Corea del Nord alla Russia”, si legge nel rapporto, “finora” Pyongyang potrebbe aver fornito a Mosca “più di 8 milioni di munizioni”.
Oggi intanto il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha convocato una riunione d’emergenza del governo sulla situazione della sicurezza lungo il 38esimo parallelo. Il crescente sostegno di Pyongyang alla guerra di Mosca in Ucraina, che va “oltre il trasferimento di attrezzature militari e si traduce nel dispiegamento di truppe”, ha dichiarato il capo di Stato di Seul in una nota diramata alla stampa, rappresenta “una minaccia significativa alla sicurezza non solo del nostro Paese ma anche della comunità internazionale”,
Soltanto ieri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva annunciato di essere in possesso di una serie di informazioni secondo cui la Corea del Nord starebbe addestrando circa 10mila soldati per sostenere la Russia in Ucraina. Alcuni media ucraini hanno riportato la notizia, non confermata, che il 3 ottobre sei militari nordcoreani sarebbero rimasti uccisi in un attacco missilistico di Kiev vicino a Donetsk.
In questa fase” la Nato non è stata in grado di confermare il presunto dispiegamento delle forze di Pyongyang al fianco delle truppe di Mosca ma fonti della presidenza di Kiev hanno dichiarato all’agenzia di stampa francese Afp che le indiscrezioni trapelate da Seul mostrano il desiderio da parte di Mosca di perseguire “una guerra più ampia e più lunga” possibile contro l’Ucraina
Mosca, ha detto la fonte citata da Afp, cerca di “trascinare i propri alleati” nel conflitto. “Ciò può complicare la situazione” sul campo di battaglia, ha aggiunto. Intanto la Cina, alleata sia di Pyongyang che di Mosca, ha ribadito la speranza di una “de-escalation” in Ucraina.