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    Ucraina, droni Usa sorvolano il Mar Nero. La Russia avverte: “Rischiamo uno scontro diretto con la Nato”

    Fermo immagine di un filmato dello scontro avvenuto il 14 marzo 2023 sul Mar Nero tra un drone di sorveglianza statunitense MQ-9 Reaper e un caccia russo Sukhoi SU-27. Credit: Avalon / AGF

    Il ministero della Difesa di Mosca promette una risposta a tali “provocazioni”

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 28 Giu. 2024 alle 13:18

    Il sorvolo del Mar Nero da parte dei droni militari degli Stati Uniti aumenta “il rischio di uno scontro diretto” tra la Russia e la Nato. La denuncia arriva direttamente dal ministero della Difesa di Mosca, che in una nota diramata oggi promette una risposta a tali “provocazioni”.

    “Il Ministero della Difesa russo ha notato la crescente saturazione dei veicoli aerei strategici senza pilota statunitensi sulle acque del Mar Nero, che stanno conducendo operazioni di ricognizione e identificazione degli obiettivi per le armi ad alta precisione fornite alle forze armate ucraine dagli Stati occidentali per lanciare attacchi contro le infrastrutture russe”, si legge nel comunicato. “Ciò dimostra il crescente coinvolgimento degli Stati Uniti e dei Paesi della Nato nel conflitto ucraino al fianco del regime di Kiev”.

    “Tali voli aumentano la possibilità di incidenti aerei che coinvolgono velivoli delle Forze aerospaziali russe, aumentando il rischio di uno scontro diretto tra l’Alleanza e la Federazione Russa”, sottolinea il ministero russo. “Di ciò saranno responsabili i Paesi della Nato”.

    Per questo, conclude la nota, “il ministro della Difesa della Federazione Russa Andrei Belousov ha incaricato lo Stato maggiore delle Forze armate russe di presentare proposte su misura per una rapida risposta a tali provocazioni”.

    Non è la prima volta che il Cremlino accusa gli Stati Uniti e gli alleati della Nato di essere ormai diventati parte del conflitto in Ucraina, autorizzando Kiev a usare le armi fornite dall’Occidente per colpire i siti militari utilizzati in territorio russo per attaccare l’Ucraina.

    Il ​​24 giugno scorso, il giorno dopo un attacco di Kiev in Crimea costato la vita a 5 persone, compresi due minori, Mosca aveva già minacciato ritorsioni contro gli Usa, accusando Washington di aver fatto “uccidere bambini russi”.

    Secondo il Cremlino, gli attacchi missilistici compiuti con i sistemi a lungo raggio Atacms forniti a Kiev non possono essere effettuati dal personale ucraino poiché richiedono specialisti, tecnologie e informazioni raccolte dagli Stati Uniti.

    A proposito di ritorsioni, all’inizio di giugno, il presidente russo Vladimir Putin aveva minacciato di consegnare armi ai nemici dell’Occidente per attaccarne gli interessi nel resto del mondo.

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