Guerra Ucraina, russi entrano a Konotop, il sindaco: “Combattiamo” | VIDEO
“Vaffa****o, combattiamo”: così il sindaco di Konotop ha risposto all’ultimatum che, nel corso della guerra in Ucraina (qui gli ultimi aggiornamenti), i russi avevano lanciato dopo essere entrati nella città e aver minacciato di raderla al suolo.
Secondo quanto ricostruito, nella mattina di mercoledì 2 marzo l’esercito russo è arrivato alle porte della città lanciando un ultimatum ai cittadini di Konotop: “Arrendetevi o vi radiamo al suolo con l’artiglieria”.
A quel punto il sindaco, Artem Semenikhin, ha improvvisato un discorso ai suoi concittadini in cui ha dichiarato: “I russi sono venuti da noi e mi hanno detto di dare la città sotto il loro controllo. Ho risposto: ‘Vaffanculo! Voi siete gli occupanti!’. E loro: ‘Non siamo occupanti. Abbiamo un’operazione speciale'”.
Il primo cittadino, poi, ha affermato di non avere nessuna intenzione di cedere all’ultimatum: “Io sono per combattere: prendiamo le armi e combattiamo. Ma la decisione deve essere presa tutti insieme, perché l’artiglieria è puntata su di noi”.
In seguito, secondo quanto riferito dalla Cnn, sarebbe stato raggiunto un accordo tra l’amministrazione e l’esercito russo. “La conversazione con i russi è durata circa 12 minuti. Non ci sarà alcun cambio di governo. I russi sono interessati all’ordine pubblico. Non ci sarà alcun movimento di truppe. La bandiera ucraina è al suo posto” ha confermato il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, ai microfoni dell’emittente statunitense.