Guerra in Ucraina, gli 007 di Kiev: “Putin vuole fare fuori Lukashenko”
L’accerchiamento russo sulle città ucraine si fa sempre più stringente, eppure il Paese sembra rifiutarsi di capitolare, riuscendo talvolta a riguadagnare terreno. È successo a Makariv, poco distante dalla capitale di Kiev, tornata di nuovo sotto il controllo ucraino secondo quanto riferiscono diverse fonti sul campo. Mosca si starebbe dunque rivolgendo all’amica Bielorussia per piegare la tenace resistenza ucraina, ma Minsk sembra ostinarsi a non voler scendere in campo, mandando su tutte le furie il presidente russo Vladimir Putin. Ed ecco che a Cremlino si starebbe valutando l’ipotesi di un golpe contro il presidente Bielorusso Alexandr Lukashenko, come scrive oggi La Stampa, citando fonti dei servizi segreti di Kiev, secondo cui a breve a Minsk potrebbe consumarsi un colpo di Stato per far fuori l’alleato che si è dimostrato poco collaborativo con Putin fino a questo momento.
Secondo il consigliere del ministro dell’Interno di Kiev Anton Geraschenko, Mosca vorrebbe un intervento dell’esercito Bielorusso per lanciare un “massiccio attacco” attraverso la regione di Volinia, nel nord-ovest del Paese “con l’obiettivo di tagliare tutte le strade che portano all’Ue, su cui transitano le armi fornite all’Ucraina dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e da vari Paesi europei». Ad ogni modo la CNN ha dato ieri la notizia che secondo gli Stati Uniti e la Nato è “molto probabile” che la Bielorussia si unirà “presto” al conflitto e che il Paese abbia già intrapreso le prime misure in questa direzione. Intanto le sirene continuano a suonare sulla capitale ucraina che viene sorvolata dai temibili droni Orion. Ieri una bomba è andata a segno sul palazzo di sette piani dell’Istituto per i materiali superduri a nord-ovest della capitale, causando tre vittime, sebbene la stima non sia ufficiale.