Nel 1947 gli scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago crearono l’Orologio dell’apocalisse, un metaforico segna tempo che calcola quanto tempo manca a un’ipotetica fine del mondo in base agli eventi che si verificano sul nostro pianeta. Attualmente mancano solo 100 secondi dalla mezzanotte: lo rende noto il Bollettino degli Scienziati Atomici che annualmente tiene il polso dei pericoli di un olocausto nucleare.
L’organizzazione, che è tornata a riunirsi negli ultimi giorni, aveva fissato il rischio a cento secondi da Armageddon già in gennaio, in occasione dell’annuale aggiornamento della valutazione del pericolo.
“Che le lancette non si siano spostate non significa che la situazione si è stabilizzata”, ha spiegato un portavoce: “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la conquista della centrale atomica di Zaporizhzhia fanno sì che l’umanità sia arrivata al punto più vicino di sempre alla autodistruzione nucleare”.
Sono stati, in particolare, due i momenti in cui l’orologio dell’apocalisse si è trovato vicino alla mezzanotte: nel 1953, quando Stati Uniti e Unione Sovietica avevano iniziato a testare le bombe all’idrogeno e nel 2018, in seguito al fallimento di leader mondiali per affrontare le tensioni relative alle armi nucleari e alla questione dei cambiamenti climatici.