Nelle scorse ore le forze ucraine avrebbero utilizzato missili americani Himars per colpire un sistema di difesa aerea con missili S-300 e S-400 nella regione russa di Belgorod. A riportare la notizia è stato il canale Telegram russo di esperti militari Dva Majora, aggiungendo che non si registrano vittime tra i soldati di Mosca.
Il canale ha postato anche alcune fotografie in cui si vedono dei mezzi militari in fiamme e una colonna di fumo alzarsi nel cielo. Se confermato, si tratterebbe del primo attacco del genere dopo l’autorizzazione di Washington a Kiev di usare armi fornite dagli Usa per attaccare il territorio russo.
L’agenzia di stampa indipendente russa Astra ha riferito che almeno uno degli attacchi ucraini ha danneggiato gravemente una base per le truppe e un’area di stoccaggio di armi pesanti nel distretto di Korochanskiy, a Belgorod, distruggendo “diversi pezzi di equipaggiamento militare”: un sistema di superficie Iskander-2 sarebbe tra le principali armi russe distrutte nell’attacco ucraino. Alcune immagini satellitari hanno mostrato danni sostanziali in un’ampia area del sito.
Oggi l’esercito ucraino ha confermato che sono stati effettuati attacchi transfrontalieri e che sono stati colpiti obiettivi militari in Russia ma senza fornire dettagli. Il corrispondente di guerra russo di Vesti, Evgeniy Poddubniy, ha dichiarato in un servizio trasmesso in tv che i pianificatori dell’attacco ucraino hanno anche sparato diversi missili contro un centro commerciale in un attacco intenzionale contro obiettivi non militari e, sebbene le difese aeree russe avessero intercettato tutte le armi in arrivo, i detriti caduti hanno ferito i civili e causato moderati danni materiali.
E nella stessa giornata Mosca ha messo in guardia gli Stati Uniti da errori di calcolo che potrebbero avere conseguenze “fatali”, dopo la decisione di consentire agli ucraini di usare armi americane per attaccare in profondità il territorio russo. L’avvertimento è stato lanciato dal vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dalla Tass.