Guerra in Ucraina, a Chernobyl: “possibile rilascio di sostanze radioattive”
Paura per la centrale di Chernobyl da cui potrebbero fuoriuscire sostanze radioattive a causa dell’interruzione dell’energia elettrica provocata, secondo le prime informazioni, dalle truppe militare di Mosca impegnate nella guerra in Ucraina (qui gli ultimi aggiornamenti).
A lanciare l’allarme è stata la Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio ucraino, che in un comunicato ha affermato che la centrale di Chernobyl è senza energia elettrica, impedendo “potenzialmente il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito, il che potrebbe portare al rilascio di sostanze radioattive”.
Nella mattinata di mercoledì 9 marzo, anche l’Aiea, l’Agenzia internazionale dell’energia atomica, aveva fatto sapere che “La trasmissione a distanza dei dati dei sistemi di controllo dei sistemi di sicurezza installati nella centrale è stata tagliata”.
“Sono profondamente preoccupato dalla situazione difficile e stressante in cui si trova il personale della centrale di Chernobyl e dai rischi potenziali che questo comporta per la sicurezza nucleare” ha dichiarato Rafael Mariano Grossi, direttore Aiea, il quale si è detto anche disponibile a recarsi a Chernobyl per verificare la situazione.
Da Mosca, tuttavia, sono arrivate rassicurazioni. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha infatti affermato che i soldati russi, che hanno conquistato l’area di Chernobyl lo scorso 24 febbraio, hanno “il controllo della situazione”.