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    Esclusivo – La guerra al terrore ha fallito: ecco le carte che dimostrano le bugie del Pentagono

    Credit: Lorenzo Tugnoli

    Una serie di documenti inediti svela le responsabilità degli USA per le vittime civili morte nei raid aerei in Afghanistan, Iraq e Siria. TPI pubblica in esclusiva per l’Italia la prima parte dell’inchiesta del New York Times sui danni collaterali della guerra al terrorismo

    Di Azmat Khan e Michael Levenson
    Pubblicato il 30 Dic. 2021 alle 07:00

    Negli anni trascorsi da quando i soldati americani schierati sul campo hanno lasciato il posto a una guerra fatta di raid aerei in Iraq, Siria e Afghanistan, le forze armate degli Stati Uniti avevano fatto una promessa: le bombe di precisione e i droni avrebbero ucciso i nemici, minimizzando i rischi per la popolazione civile.

    Le recenti inchieste condotte dal New York Times hanno smascherato il venir meno a quellimpegno: a settembre il quotidiano ha riferito che un bombardamento effettuato da un drone a Kabul, in Afghanistan, aveva colpito, secondo fonti americane, un veicolo carico di bombe, mentre in verità aveva sterminato dieci civili appartenenti a uno stesso gruppo familiare. Un mese fa, il Times ha riferito che in un bombardamento del 2019 in Siria, tenuto nascosto dallesercito allopinione pubblica, sono rimaste uccise decine di civili. Adesso, lindagine del quotidiano ha accertato come quelle non furono eccezioni, bensì il normale bilancio di una nuova forma di guerra andata storta.

    Dopo aver consultato oltre 1.300 documenti provenienti da un archivio confidenziale del Pentagono, linchiesta rivela che dal 2014 la guerra aerea americana è stata costellata da unintelligence molto approssimativa, da una mira frettolosa e imprecisa e dalla morte di migliaia di civili, molti dei quali bambini. 

    Nei raid aerei compiuti durante la campagna sferrata contro il sedicente Stato Islamico in Iraq e in Siria, secondo i calcoli delle forze armate, avrebbero perso la vita 1.417 civili. In Afghanistan, le operazioni aeree condotte dagli Usa avrebbero ucciso almeno 188 civili. In verità, il Times ha accertato che il bilancio delle vittime civili è significativamente più alto. Un caso dopo laltro si sono presentate diverse discrepanze e la più esorbitante ha riguardato la località siriana di Tokhar, bombardata nel 2016. In quella circostanza, le Forze americane per le Operazioni speciali colpirono quelli che credevano essere tre centri di addestramento dei miliziani dellIsis, nella certezza di far fuori un gran numero di combattenti dellorganizzazione terroristica. Da uninchiesta militare si è giunti invece alla conclusione che nelloperazione potrebbero aver perso la vita tra i 7 e i 24 civili «mescolati ai combattenti». In realtà, il Times ha accertato che gli edifici presi di mira erano semplici case nelle quali normali famiglie avevano cercato riparo. E vi persero la vita più di 120 civili…
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