GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 24 APRILE 2022
GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Due mesi di guerra. Dopo 60 giorni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, Mosca sembra aver definito quelli che sono i propri obiettivi: il controllo del Donbass e del sud del Paese. Neanche la Pasqua ortodossa, che si celebra oggi, ha interrotto l’escalation voluta da Putin, il quale ha partecipato alla messa di mezzanotte presieduta dal patriarca Kirill. Mariupol ancora al centro degli eventi più tragici, l’Onu chiede uno stop immediato delle ostilità in città, mentre è fallito un nuovo tentativo di un corridoio umanitario. Intanto Kiev ha definito le sanzioni imposte finora alla Russia insufficienti, e ha chiesto l’embargo totale del gas. L’Ucraina inoltre ha proposto di fare i colloqui con la Russia all’acciaieria di Mariupol. Di seguito tutte le notizie di oggi in diretta.
Ore 22.20 – Kiev, in corso colloquio Zelensky-Blinken – Il segretario di stato Usa Antony Blinken è arrivato a Kiev e sta avendo un incontro con Volodymyr Zelensky. Lo rende noto un consigliere del presidente ucraino.
Ore 21.30 – Kiev, Kuleba: “Noi disponibili a trattare, Mosca vuole solo la guerra” – “Nonostante le sofferenze, noi vogliamo continuare le trattative, ma la Russia vede solo la guerra e non la pace, e quando una delle parti vede solo la guerra il nostro desiderio di pace non è sufficiente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Che tempo che fa su Rai 3, ricordando poi la “linea rossa” indicata ieri dal presidente Volodymyr Zelensky per i negoziati, che verrebbero chiusi da Kiev “se la Russia decidesse di uccidere i nostri militari a Mariupol”.
Ore 20.20 – Biden: “Dopo 2 mesi Kiev resiste ancora, sosterremo ucraini” – “Due mesi dopo che Putin ha lanciato il suo attacco non provocato e non giustificato contro l’Ucraina Kiev ancora resiste. Il presidente Zelensky e il suo governo democraticamente eletto resta al potere”: lo twitta Joe Biden, promettendo che gli Usa continueranno a “sostenere gli ucraini nella loro battaglia per difendere la loro patria”.
Ore 19.50 – Ucraina propone negoziati vicino Azovstal – L’Ucraina avrebbe proposto alla Russia negoziati vicino all’acciaieria di Azovstal, a Mariupol. Lo riporta l’agenzia di stampa francese Afp. “Abbiamo invitato la Russia a tenere una sessione speciale dei negoziati giusto accanto al sito Azovstal”, ha riferito il consigliere presidenziale ucraino, Oleksii Arestovitch, sottolineando che Kiev “attende la risposta” della delegazione di Mosca.
Ore 19.45 – Ucraina, 5 missili russi hanno colpito infrastrutture a Poltava – Cinque missili russi hanno colpito alcune infrastrutture nella regione di Poltava, nell’Ucraina centrale. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale Dmitry Lunin, riporta l’agenzia Unian.”L’allarme è ancora in corso, non usciamo allo scoperto”, ha aggiunto Lunin.
Ore 19.05 – Ucraina, minaccia di attacchi missilistici russi dal mar Nero – Due dozzine di navi russe continuano a incrociare nel mar Nero. Nel numero sono inclusi anche sottomarini missilistici. Lo riferisce il comando operativo ucraino Sud citato da The Kyiv Independent. Secondo il comando, persiste la minaccia di attacchi missilistici dal mare.
Ore 19.02 – Ucraina: “Truppe russe non riescono ad avanzare nella regione di Kharkiv” – “Le truppe russe non riescono ad avanzare nella regione di Kharkiv”. Lo rende noto il comando generale delle forze armate ucraine, secondo cui l’esercito di Mosca ha intensificato l’offensiva nella regione di Kharkiv cercando di avanzare ma subendo perdite e dovendo quindi ritirarsi dalle zone occupate.
Ore 19 – Intelligence: “Nessuna conferma su morte 11 combattenti italiani” – La circostanza che undici “combattenti di professione italiani” sarebbero caduti in territorio ucraino nel corso di operazioni contro le forze armate russe “non risulta” al momento all’intelligence italiana. La notizia giunta dal ministero della difesa russo a Palazzo Chigi “non trova attualmente conferme ma ovviamente non può essere nemmeno liquidata come fake nell’attesa di ulteriori verifiche”.
Ore 18.15 – Financial Times: “Putin non crede più a negoziati” – Il presidente russo, Vladimir Putin, non avrebbe più interesse a risolvere il conflitto diplomaticamente, ma vorrebbe invece impadronirsi di quanto più territorio dell’Ucraina possibile. Lo scrive il Financial Times, citando tre fonti informate sulle conversazioni con il presidente russo. Secondo le fonti, Putin avrebbe seriamente considerato un accordo di pace con Kiev il mese scorso. Ora, tuttavia, il quadro sarebbe cambiato sostanzialmente e non riterrebbe possibile arrivare a una soluzione attraverso i colloqui diplomatici, giunti a un “vicolo cieco”.
Ore 17.45 – Kiev: “Sanzioni insufficienti, embargo totale sul gas russo” – “Il fatto che la guerra in Ucraina sia in corso, che la nostra gente, i nostri bambini vengano uccisi, chiarisce che l’attuale politica delle sanzioni è insufficiente. Nuove sanzioni devono essere imposte costantemente”. Lo ha detto il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, in un’intervista all’emittente francese TF1, riferisce Ukrinform. “Il sostegno dell’Ue all’imposizione di un embargo completo su energia, gas e petrolio russi, nonché sanzioni contro tutte le banche russe è molto importante per l’Ucraina” ha sottolineato.
Ore 17 – Unhcr: profughi ucraini sono oltre 5 milioni – Sono quasi 5,2 milioni gli ucraini che hanno lasciato il Paese dal 24 febbraio, data dell’invasione russa. Lo rende noto l’Unhcr precisando che il numero esatto è di 5.186.744. Di essi 1.151.000 sono fuggiti dall’Ucraina in aprile e 3,4 milioni a marzo. All’interno dell’Ucraina gli sfollati sono oltre 7,7 milioni.
Ore 16.40 – Vereschuk: “Fallito corridoio umanitario da Mariupol” – Crollato il corridoio umanitario di Mariupol. Gli sforzi per aiutare i civili a fuggire dalla devastata città sud-orientale ucraina sono falliti ancora una volta. Lo afferma il vice premier Iryna Vereschuk che già aveva accusato la Russia di un complotto per realizzare un percorso parallelo che avrebbe condotto i cittadini nel territorio russo.
Ore 15.50 – Prete di Bucha: “Il Papa venga qui a vedere con i suoi occhi” – “Diamo il benvenuto a qualsiasi tentativo di trovare la pace. E se l’arrivo di papa Francesco potrà contribuire a questo, noi lo aspettiamo. È anche importante che venga a vedere con i suoi occhi cosa è successo qui”. Lo ha detto all’Ansa Andrei Golovin, prete della chiesa ortodossa di Bucha, il paese a nord ovest di Kiev martoriato dai russi, al termine delle celebrazioni per la Pasqua. Far portare la croce a due donne, russa e ucraina, “è una buona idea di unità, ma una delle due parti deve ammettere le proprie colpe e pentirsi”, ha aggiunto riferendosi alla Via Crucis a Roma.
Ore 14.50 – Superano quota 100 mila i profughi arrivati in Italia – A due mesi dall’inizio della guerra gli ingressi di profughi ucraini in Italia hanno superato quota 100mila. Sono precisamente 100.306, secondo quanto riporta il sito del Viminale: 51.880 sono donne, 12.426 uomini e 36.000 minori. Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia continuano ad essere Milano, Roma, Napoli e Bologna. L’incremento, rispetto a ieri, è di 518 ingressi.
Ore 14 – Erdogan si offre come mediatore – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sentito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conversazione telefonica incentrata sui negoziati Russia-Ucraina. Lo riferisce l’ufficio della presidenza turca citato dalla Tass. Durante la telefonata, Erdogan ha ribadito la volontà della Turchia di sostenere il processo negoziale, anche con un ruolo di mediazione.
Ore 13.05 – Kiev, finora deportati in Russia quasi un milione di ucraini – La Russia ha deportato a forza finora quasi un milione di cittadini ucraini dai territori militarmente occupati in Ucraina: per l’esattezza 951.000, di cui 174.689 bambini. Lo scrive il sito del giornale ucraino Kyiv Independent, citando il ministero russo della Difesa.
Ore 13 – Papa Francesco: “Triste che le armi stiano prendendo il posto della parola” – “Proprio oggi ricorrono due mesi dall’inizio di questa guerra: anziché fermarsi la guerra si è inasprita. E’ triste che in questi giorni che sono i più santi e solenni per tutti i cristiani si senta più il fragore mortale delle armi anziché il suono delle campane che annunciano la Resurrezione. Ed è triste che le armi stiano sempre più prendendo il posto della parola”. Così il Papa al Regina Caeli. “Rinnovo l’appello a una tregua pasquale, segno minimo e tangibile di una volontà di pace. Si arresti l’attacco per venire incontro alle sofferenze della popolazione stremata”.
Ore 12.20 – L’Onu chiede ‘stop immediato’ delle ostilità a Mariupol – L’Onu ha chiesto una tregua “immediata” a Mariupol, per consentire l’evacuazione di circa 100 mila civili ancora bloccati in questo porto ucraino controllato quasi interamente dall’esercito russo, in un comunicato stampa del suo coordinatore in Ucraina. “Ora ci deve essere una pausa nei combattimenti per salvare vite umane. “Più a lungo aspettiamo, più vite saranno a rischio. Devono poter evacuare ora, oggi. Domani sarà troppo tardi”, ha detto Amin Awad.
Ore 12.10 – Kiev, altri due bambini uccisi a Donetsk: il bilancio Onu – Avevano 14 e 5 anni le ultime due piccole vittime ucraine. Sono rimaste uccise a Donetsk dove la loro casa è stata distrutta durante i combattimenti tra russi e ucraini, ha comunicato in un tweet il governatore della regione Pavlo Kyrylenko. Nelle ultime due settimane Mosca ha intensificato la sua offensiva nella regione del Donbass, secondo i funzionari ucraini, con pesanti combattimenti segnalati quasi quotidianamente nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Secondo l’ultimo rapporto dell’Onu aggiornato al 21 aprile sono 184 i bambini uccisi e 286 quelli feriti dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
Ore 11.50 – Kiev, in corso tentativo per nuovo corridoio a Mariupol – Un nuovo tentativo per aprire un corridoio umanitario a Mariupol è in corso: la vicepremier Iryna Vereschuk ha annunciato, su Telegram, l’inizio delle operazioni a partire dalle 12 ora locale (le 11 in Italia). Lo riporta la Bbc online.
I cittadini che riuscissero ad essere evacuati verrebbero portati a Zaporizhzhia.
Ore 11.40 – Continua attacco a est, anche ad acciaieria Azostal – L’esercito ucraino ha affermato che le forze russe hanno continuato ad attaccare ad est. Lo stato maggiore delle forze armate ha dichiarato che i russi hanno sparato contro le posizioni ucraine lungo l’intera linea di contatto nel 60° giorno della guerra e che l’esercito russo ha intensificato le sue operazioni offensive e d’assalto nelle direzioni di Siverodonetsk, Kurakhiv e Popasna. “Oggi, a Pasqua, gli invasori russi continuano a bombardare e tentare di assaltare l’impianto Azovstal nella città assediata di Mariupol, lanciando attacchi aerei sulle teste dei bambini”. A dirlo è il vice comandante del reggimento Azov, il capitano Sviatoslav Palamar, in un discorso video. “Ricordate, proprio ora che condividete le immagini di Pasqua e vi godete la tregua, il nemico sta sganciando bombe sulle teste di bambini innocenti a Mariupol”, afferma Palamar aggiungendo che i russi continuano “a lanciare attacchi aerei, sparano con cannoni, carri armati e cannoni navali”.
Ore 11.10 – Kiev a Mosca: “Accetti una vera tregua pasquale” – Mykhailo Podolyak, alto negoziatore ucraino e consigliere del presidente Zelensky, ha esortato Mosca, oggi nel giorno della festività ortodossa, ad accettare una “vera tregua pasquale”, ad “aprire immediatamente un corridoio umanitario per i civili” e a concordare un “ciclo speciale di negoziati” per facilitare lo scambio di militari e civili. “La Russia attacca costantemente Azovstal a Mariupol. Il luogo in cui si trovano i nostri civili e i soldati è bersagliato da pesanti bombardamenti aerei, fuoco di artiglieria e da un’intensa concentrazione di forze e attrezzature per l’assalto”, scrive Podolyak su Twitter.
Ore 10.40 – Ucraina: Kiev, abbattuti due missili diretti verso Odessa – Le forze ucraine hanno abbattuto due missili russi diretti verso Odessa dal Mar Nero. Lo riferisce il centro di comando Sud dell’aeronautica di Kiev.
Ore 9.40 – Schierate dai russi 20 navi e sottomarini con missili nel Mar Nero – Minaccia di attacchi alle coste dell’Ucraina da parte di un gruppo navale russo schierato nella zona operativa del Mar Nero con circa 20 navi e sottomarini con missili da crociera.
Ore 9.30 – Putin alla messa della mezzanotte di Pasqua a Mosca – Il presidente Vladimir Putin ha partecipato alla funzione celebrata dal patriarca Kirill accanto al sindaco di Mosca.
Putin is celebrating Orthodox Easter alongside the mayor of Moscow, Sergei Sobyanin, who he normally does this with instead of the actual family he doesn’t acknowledge in public pic.twitter.com/S0lwXwboex
— max seddon (@maxseddon) April 23, 2022
Ore 9 – Londra, “perdite significative e morale basso esercito russo” – Resistenza ucraina forte su tutti i fronti ha inflitto perdite significative alla forze russe che pure stanno avanzando. Il basso morale russo e il tempo limitato per ricostruire, riequipaggiare e riorganizzare le forze dopo le precedenti offensive probabilmente stanno pesando sull’efficacia in combattimento”. E’ quanto spiega il bollettino dell’intelligence britannica, diffuso su Twitter dal ministero della Difesa di Londra.
Ore 8.30 – Otto morti in attacchi russi nel Lugansk – E’ di otto morti il bilancio degli ultimi attacchi russi nella regione del Lugansk. Lo riferisce il governatore dell’oblast, Seriy Gaidai.
Ore 8 – Missili balistici russi a 60 chilometri dal confine ucraino – I russi hanno collocato missili balistici a corto raggio Iskander a 60 chilometri dal confine ucraino. Lo riferisce lo stato maggiore ucraino, secondo il quale le truppe di Mosca stanno inoltre bombardando le posizioni ucraine con mortai, cannoni e lanciarazzi su tutta la linea del fronte nel Donetsk
Ore 7 – Kiev, riconquistati 8 insediamenti in regione Kherson – Le forze armate ucraine hanno riconquistato otto insediamenti nella regione meridionale di Kherson, il cui capoluogo è sotto il controllo dei russi. Lo riferisce il Comando Operativo Meridionale delle forze di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
Ore 3 – Onu, Guterres in visita da Erdogan – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si recherà lunedì in Turchia, un Paese che svolge un importante ruolo di mediatore nella guerra della Russia contro l’Ucraina. Lo afferma l’Onu in una nota spiegando che la visita precede quella di Mosca e di Kiev. “Il segretario generale si recherà in visita ad Ankara, in Turchia, dove, il 25 aprile, sarà ricevuto dal presidente Recep Tayyip Erdogan”, ha dichiarato l’Onu. La missione di Guterres proseguirà quindi a Mosca, martedì, dove incontrerà il presidente russo Vladmir Putin, poi giovedì a Kiev nel tentativo di mediare la fine dell’invasione russa.
Ore 1 – Kiev: “Mosca minaccia attacco chimico a Odessa” – Mosca afferma che i servizi speciali dell’Ucraina starebbero pianificando un’operazione provocatoria con l’uso di sostanze chimiche nel porto Yuzhny a Odessa, per attribuirne la colpa alle forze armate russe e accusarle di aver preso di mira i civili. Affermazione che Kiev interpreta invece come una minaccia camuffata da avvertimento: sarebbero proprio le forze russe dunque a voler sferrare un attacco chimico sul porto ucraino, secondo il Kyiv Independent.
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