GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 19 GIUGNO 2022
GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – 116esimo giorno di guerra tra Ucraina e Russia. Il presidente ucraino Zelensky ha visitato due centri nevralgici sul mar Nero, Mykolaiv e Odessa. “Finché vivete voi, c’è un muro”, ha detto ai suoi soldati. Intanto il Cremlino evidenzia: “L’Ucraina con i confini di prima non c’è più”. Gli Stati Uniti fermano la consegna dei superdroni a Kiev. Il ministro degli Esteri Di Maio ricorda: “A rischio la sicurezza dell’Italia se saremo disallineati dalla Nato”. Il segretario generale della Nato Stoltenberg dichiara in un’intervista che la guerra potrebbe durare anni “ma non bisogna rinunciare a sostenere Kiev”. L’Ucraina fa sapere che i colloqui con i russi potrebbero ripartire a fine agosto. Di seguito tutte le notizie di oggi.
GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 19 GIUGNO 2022
Ore 17.30 – Ben Stiller in visita in Ucraina come ambasciatore Unhcr – L’attore americano Ben Stiller è in visita in Polonia e Ucraina come ambasciatore di buona volontà dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i profughi. La notizia è stata confermata alla Bbc dall’Unhcr, dopo che alcuni residenti di Leopoli hanno postato foto dell’attore hollywoodiano nella città. Stiller è arrivato ieri a Rzeszow nella Polonia meridionale, dove ha incontrato famiglie di profughi ucraini fuggiti dalla guerra. “Milioni di persone sono state costrette a lasciare le loro case, al 90% donne e bambini. Sono qui per imparare, condividere storie che illustrano l’impatto umano della guerra e per ampliare gli appelli alla solidarietà.. Ognuno ha il diritto di cercare la salvezza. Chiunque, dovunque e comunque”, ha scritto l’attore su Instagram.
Ore 17.10 – Petrocelli: il 22-23 occasione stop armi o meglio tacere – “Martedì e mercoledì prossimi il Parlamento può togliere la delega in bianco conferita al governo sulle armi all’Ucraina. Io non l’ho votata e mi hanno espulso dal M5S. Ora hanno l’occasione di agire oppure è meglio che tacciano per sempre…”. Lo scrive su Twitter il senatore Vito Petrocelli, ex presidente della commissione Esteri di Palazzo Madama e ora passato a Cal.
Ore 17.00 – Sindaco Kharkiv: aumentati bombardamenti russi, state a casa – lI sindaco di Kharkiv Igor Terekhov ha invitato i residenti a uscire di casa e a restare nei rifugi il più a lungo possibile a causa dell’intensificarsi dei bombardamenti russi. Lo ha detto in un videomessaggio pubblicato su Telegram, riferisce Ukrinform.
Ore 16.50 – Vicepremier Vereshchuk: “Migliaia di orfani per guerra” – “Sono migliaia i bambini ucraini rimasti orfani o privati delle cure parentali a causa della guerra, in particolare nei territori temporaneamente occupati o nelle zone di combattimento”. Lo scrive su Telegram, in occasione della festa del papà, la vicepremier dell’Ucraina Iryna Vereshchuk. “Esorto le autorità competenti a compiere sforzi per accelerare e semplificare le procedure per il collocamento temporaneo dei bambini e la loro adozione da parte di cittadini ucraini”, aggiunge Vereshchuk, dicendo di sapere “che tra gli ucraini ci sono molte persone con un grande cuore che sono pronte ad accettare i bambini per un collocamento temporaneo e ad adottarli” e assicurando “da parte mia, che io e il mio team siamo pronti ad aiutare in qualsiasi modo”.
Ore 16.40 – Filorussi: ucraini nell’Azot pronti a continuare a trattare – “I militanti intrappolati” nella fabbrica chimica Azot a Severodonetsk “segnalano di essere pronti a proseguire le trattative”. I negoziati “continueranno, ma ovviamente per i militanti non miglioreranno le condizioni per deporre delle armi. Sebbene abbiano tentato la sorte interrompendo gli accordi di cessate il fuoco, il background militare per loro è solo peggiorato”. Lo ha detto l’ambasciatore dell’autoproclamata Repubblica separatista di Lugansk in Russia, Rodion Miroshnik, citato da Ria Novosti.
Ore 16.30 – Kiev vieta libri e musica russi – L’Ucraina vieta libri e musica russi. Il parlamento di Kiev, la Verkhovna Rada, ha approvato un disegno di legge che prevede il divieto di importazione e distribuzione di volumi e prodotti editoriali da Russia, Bielorussia e “territori temporaneamente occupati” e di quelli in russo anche da altri paesi. Un altro disegno di legge è stato approvato per imporre “un divieto assoluto e indefinito di esibizione pubblica, proiezione pubblica, manifestazione pubblica” di “cantanti che dopo il 1991 erano cittadini dello stato aggressore”. Dal divieto, si precisa, verranno esclusi i musicisti che hanno condannato l’invasione di Mosca, che saranno inclusi in un’apposita “lista bianca”.
Ore 16.20 – Gas, martedì riunione comitato sicurezza – È in programma martedì pomeriggio la riunione del Comitato tecnico di emergenza e monitoraggio del gas naturale, istituito presso il Ministero della transizione ecologica, per discutere sul possibile innalzamento dallo stato di ‘preallarme’ attuale ad ‘allarme’. Lo si apprende da fonti qualificate. Alla riunione del Comitato, che si incontra periodicamente ed è composto da tecnici del Mite, Arera e imprese di trasporto e stoccaggio tra cui Snam e Terna, dovrebbe seguire un’altra riunione, a metà settimana forse mercoledì, con il ministro Roberto Cingolani anche con le società che forniscono il gas, tra cui Eni ed Enel.
Ore 16.00 – Gas, Eni nel più grande progetto al mondo gnl in Qatar – Eni entra nel più grande progetto al mondo di gas naturale liquefatto (Gnl) in Qatar: la società italiana è stata infatti selezionata da QatarEnergy come nuovo partner internazionale per l’espansione del progetto North Field East, nel paese del Golfo. Lo ha dichiarato in una nota il colosso energetico italiano. Il ministro di stato per gli Affari Energetici, presidente e amministratore delegato di QatarEnergy, Saad Sherida al-Kaabi, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato oggi, nel corso di una cerimonia ufficiale, l’accordo di partnership per la creazione della nuova joint venture.
Ore 15.40 – Media: comandanti Azov in prigione a Mosca – I comandanti del reggimento Azov catturati a Mariupol si trovano detenuti nella prigione di Lefortovo a Mosca. Lo riferisce una fonte russa alla Tass.
Ore 15.00 – Lavrov: gli Usa vogliono farci obbedire,non ci riusciranno – Armando l’Ucraina, gli Stati Uniti “stanno cercando di realizzare quello che avevano annunciato molto tempo fa, cioè che la Russia deve stare al suo posto, che la Russia non ha diritto alla propria voce nelle questioni internazionali, che la Russia deve obbedire alle regole inventate dagli Stati Uniti. Questo è tutto. Credo che capiscano molto bene che non ci riusciranno”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russi Serghei Lavrov in un’intervista a Rossiya 1, il primo canale della tv statale di Mosca, ripresa dalla Tass.
Ore 14.30 – Mosca: armi fornite da Occidente distrutte a Mykolaiv – Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che negli ultimi 10 giorni le sue forze armate in Ucraina hanno distrutto armi fornite dai Paesi occidentali nell’area di Mykolaiv, tra cui 10 howitzers e almeno 20 veicoli militari. Lo ha riferito l’agenzia russa Ria Novosti.
Ore 14.20 – Domani alle 16 vertice governo-partiti su risoluzione – È prevista per domani pomeriggio intorno alle 16, a quanto si apprende da fonti parlamentari, la riunione tra il sottosegretario agli affari Europei Vincenzo Amendola e i rappresentanti dei partiti di maggioranza per trovare una mediazione che porti alla stesura definitiva della risoluzione da votare in Parlamento sulle comunicazioni del premier Draghi in vista del Consiglio Ue previste per martedì pomeriggio in Senato.
Ore 14.00 – Di Maio: tutti vogliamo pace, ma Putin continua a bombardare – “Tutti cerchiamo e vogliamo la pace. Intanto, però, Putin sta continuando a bombardare l’Ucraina, ignorando la richiesta della comunità internazionale di sedersi a un tavolo per i negoziati. Intanto l’esercito russo continua a uccidere civili innocenti e blocca i porti e l’export del grano, rischiando di causare una ulteriore guerra che, a sua volta, potrebbe generare l’aumento di nuovi flussi migratori incontrollati, anche verso il nostro Paese”. Lo scrive il ministro Luigi Di Maio in una nota.
Ore 13.50 – Fonti ucraine: a Kharkiv situazione complicata – La situazione al fronte nella regione di Kharkiv, nel Nord dell’Ucraina, e’ “piuttosto complicata”. E’ quanto sottolineano fonti del governo ucraino citata da Ukrinform, spiegando che l’area è bersaglio di continui attacchi di artiglieria russi, che hanno causato almeno un morto. Le truppe russe stanno cercando di recuperare terreno intorno alla città vicino al confine con la Russia e la seconda più grande dell’Ucraina, dopo essere stati costretti a ritirarsi a maggio. Le fonti aggiungono che la situazione resta comunque “sotto controllo” e che le forze russe non sono ancora in grado di compiere progressi in aree chiave del fronte, come la città di Severodonetsk, più a sud, assediata da settimane.
Ore 13.40 – Regno Unito: esercito deve prepararsi a combattere di nuovo in Europa – Il nuovo capo dell’esercito britannico ha lanciato un appello alle sue truppe: bisogna essere pronti ad affrontare la rinnovata minaccia della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Lo riporta la Bbc. In una lettera indirizzata a “tutti i gradi e ai dipendenti pubblici”, il generale Sir Patrick Sanders evidenzia la minaccia rappresentata da Mosca e osserva che è il primo capo di stato maggiore “dal 1941 ad assumere il comando dell’esercito all’ombra di una guerra terrestre in Europa che coinvolge una grande potenza continentale”.
Ore 13.30 – Mosca: “Conquistato insediamento periferia di Severodonetsk” – L’insediamento di Metiolkine, vicino a Severodonetsk, nel Lugansk, è sotto il controllo russo. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa di Mosca citato da Iterfax.
Ore 13.20 – Zelensky: “Essere padre è grande responsabilità e gioia” – “Essere padre è una grande responsabilità e una grande gioia. Servono forza, saggezza, motivazione per andare avanti e non arrendersi”. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio sui social per la festa del papà. “Non importa quanto sia difficile proteggere e difendere quanto ci è più prezioso: il futuro delle vostre famiglie, dei vostri figli e quindi di tutta l’Ucraina”, ha proseguito Zelenski, che ha condiviso foto di padri e figli nelle difficili circostanze della guerra in corso in Ucraina.
Ore 12.50 – Kiev: Mosca cerca di portare il fronte a Kharkiv – “La Russia sta cercando di rendere Kharkiv, nell’Ucraina orientale, una città di prima linea”: lo ha dichiarato alla televisione nazionale Vadym Denysenko, consigliere del Ministro degli Interni, riportato dalla BBC.
Ore 12.40 – Kiev: russi tentano di avanzare su Kharkiv – I russi stanno cercando di avanzare verso Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, nel nord est del paese, mentre a Severodonetsk la situazione è “molto difficile” ma sotto controllo. E’ quanto ha detto in televisione Vadym Denysenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, citato da Ukrinform.
Ore 12.30 – Gas, Eni: i tagli di Gazprom proseguono in linea con gli ultimi giorni – Anche oggi Eni riceverà da Gazprom volumi di gas in linea con i tagli dei giorni scorsi. Lo fa sapere la società nell’aggiornamento pubblicato sul suo sito. “Gazprom ha comunicato per oggi la consegna di voluti di gas nuovamente in linea con quanto consegnato negli ultimi giorni. Eni si riserva di comunicare eventuali aggiornamenti nel caso in cui vi fossero variazioni significative nelle quantità in consegna comunicate da Gazprom”, fa sapere il colosso energetico italiano. Venerdì Gazprom aveva comunicato che avrebbe fornito solo il 50% di quanto richiesto, mentre giovedì l’erogazione era stata del 65%.
Ore 12.20 – Germania annuncia misure d’emergenza dopo il taglio del gas russo – La Germania adotterà misure di emergenza per garantire la fornitura di gas di fronte ai recenti tagli degli approvvigionamenti russi, in particolare con un maggiore utilizzo delle centrali a carbone. Lo ha annunciato il governo tedesco. “Per ridurre il consumo di gas è necessario utilizzarne meno per generare elettricità. Invece, le centrali elettriche a carbone dovranno essere utilizzate di più”, ha reso noto il ministero dell’Economia.
Ore 12.10 – Media russi: forti esplosioni in centro Donetsk – Forti esplosioni sono state udite nel centro di Donetsk, capitale della omonima regione orientale separatista ucraina. Lo riferisce la Ria Novosti.
Ore 12.00 – Medvedev: “L’Ue potrebbe sparire prima che entri l’Ucraina” – “E se anche l’Ue sparisse per allora? Mi viene da pensare a quale scandalo, a quali sacrifici sono stati fatti sull’altare dell’adesione all’Ue e a quale inganno delle aspettative degli ucraini infelici? Per non portare sfortuna…”. L’ex premier ed ex presidente russo, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitri Medvedev, torna ad attaccare su Telegram minacciando l’Europa in un post dove analizza il processo di adesione dell’Ucraina all’Ue. Gli ucraini saranno sotto “verifica per decenni. Pertanto, la vera scadenza è la metà del secolo. Non prima”, ha detto.
Ore 10 – Regno Unito: morale truppe russe instabile, casi di diserzione – “Le forze ucraine hanno probabilmente disertato nelle ultime settimane, ma è probabile che il morale della Russia rimanga particolarmente instabile. Ci sono stati casi di intere unità russe che hanno rifiutato ordini e scontri tra ufficiali e le loro truppe”. Lo sostiene il bollettino quotidiano dell’intelligence britannica come riporta Ukraninska Pravda. “È probabile che anche molti membri del personale russo di tutti i ranghi rimangano confusi sugli obiettivi della guerra. I problemi di morale nelle truppe russe sono probabilmente così significativi da limitare la capacità della Russia di raggiungere gli obiettivi operativi”.
Ore 9 – Zelensky: “Non daremo via il sud a nessuno” – “Non daremo via il sud a nessuno”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video messaggio su Telegram, al rientro dalla visita a sorpresa ieri nel sud del Paese, a Mykolaiv e Odessa, i due centri strategici sul mar Nero, dove ha incontrato le truppe. “Non daremo via il sud a nessuno, restituiremo tutto ciò che è nostro e il mare sarà ucraino e sicuro”, afferma Zelensky rivolgendosi al suo popolo. Il presidente ha aggiunto di aver parlato con le truppe e la polizia durante la visita. “Il loro umore è fiducioso e non c’è dubbio nei loro occhi che l’Ucraina vincerà la guerra contro gli invasori russi”, ha detto.
Ore 7 – Stoltenberg (Nato): “La guerra può durare anni” – “Dobbiamo prepararci al fatto che potrebbero volerci anni. Non dobbiamo rinunciare a sostenere l’Ucraina”, ha detto Jens Stoltenberg – segretario generale della Nato – al giornale tedesco Bild amSonntag. “Anche se i costi sono alti, non solo per il supporto militare, anche per l’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari”. Un vertice Nato a Madrid alla fine di questo mese dovrebbe concordare un pacchetto di assistenza nel passaggio dell’Ucraina dalle vecchie armi dell’era sovietica all’equipaggiamento standard dell’Alleanza atlantica.
Ore 1 – Il governatore di Lugansk: “Ci prepariamo al peggio” – Serguii Gaidai, governatore del Lugansk, regione dell’Ucraina orientale, dice: “Bisogna prepararci al peggio”. Così racconta la situazione nell’area: “A Severodonetsk le forze russe e ucraine si scontrano per le strade, mentre a Lyssychansk il fuoco dell’artiglieria russa è permanente, quasi 24 ore al giorno”. A Lysytchansk ci sono segni di preparativi per i combattimenti di strada: i soldati stanno scavando buche e montando filo spinato, e la polizia sta piazzando veicoli bruciati attraverso le strade per rallentare il traffico. La vita è molto dura per il 10% dei residenti di Lyssytchansk rimasti in città nelle cantine, senza rete telefonica, acqua corrente o elettricità. “Cerchiamo di convincerli ad andarsene”, ma “alcuni rifiutano categoricamente”, dice ancora Gaidai. E solo una “piccola percentuale” spera che Mosca trasformi la regione in un “mondo russo”.
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