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    Guerra in Ucraina, ultime notizie. Kherson chiederà a Putin di annetterla alla Russia. Draghi: chiedersi come costruire pace. Mariupol, densa colonna di fumo nero da Azovstal

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 11 Mag. 2022 alle 07:04 Aggiornato il 11 Mag. 2022 alle 19:53

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 11 MAGGIO 2022

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – La guerra in Ucraina è giunta al 77esimo giorno. Ieri, 10 maggio, sono proseguiti i bombardamenti. In particolare su Odessa dove si registra almeno un morto. La Bielorussia, alleata di Putin, intanto sta ammassando truppe ai confini con l’Ucraina. L’esercito bielorusso è in grado di “infliggere danni intollerabili ai suoi nemici” in caso di attacco. Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko, citato dalla Belta, incontrando funzionari della Difesa. “Siamo realisti, capiamo che non potremmo sconfiggere la Nato. Ma abbiamo tutte le armi per causare danni, in particolare ai territori da cui verremmo attaccati”, ha aggiunto Lukashenko, sottolineando di non “alludere a nulla” ma volere che “tutti capiscano la portata delle armi che abbiamo. Nel frattempo negli Stati Uniti è andato in scena l’incontro tra Biden e Draghi, mentre oggi il premier italiano sarà al Congresso Usa dove incontrerà Nancy Pelosi. Di seguito tutte le notizie di oggi, 11 maggio 2022, in diretta.

    GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 10 MAGGIO 2022

    Ore 19.50 – Zelensky: guerra finirà quando Ucraina riavrà tutto indietro – Il presidente Volodimir Zelensky oggi ha specificato che la guerra con la Russia finirà quando l’Ucraina riguadagnerà i suoi territori, popolo, pace, libertà e scelta. Parlando ad un incontro online con gli studenti delle università francesi, riferisce Ukrinform, Zelensky ha precisato che “la guerra per il popolo ucraino finirà solo quando avremo indietro ciò che è nostro. E’ vero. Lo dico apertamente: non abbiamo bisogno di nient’altro… Vogliamo riportare la pace nel nostro Paese, nella nostra terra”. Zelensky ha poi sottolineato l’importanza della presenza della Russia al tavolo delle trattative.

    Ore 19.40 – Presidente Finlandia: adesione a Nato non è contro qualcuno – L’adesione della Finlandia alla Nato non sarebbe “contro nessuno”. Lo ha affermato oggi il presidente finlandese Sauli Niinistö, dopo che Mosca ha avvertito Helsinki delle “conseguenze” in caso di candidatura. “L’adesione alla Nato non sarebbe contro nessuno”, ha affermato il presidente Niinistö, firmando una dichiarazione di mutua assistenza con il Regno Unito a Helsinki. “Se la Finlandia aumenta la sua sicurezza, non è a spese di nessun altro”, ha detto, insieme al primo ministro britannico Boris Johnson.

    Ore 19.30 – Johnson: in guerra se Russia attacca paesi scandinavi – Il patto militare firmato oggi dal Regno Unito con la Finlandia, come l’analoga dichiarazione solenne sottoscritta con la Svezia, prevede la possibilità di assistenza militare britannica diretta nel caso di un ipotetico attacco della Russia. Lo ha chiarito il premier Boris Johnson a Helsinki durante una conferenza stampa congiunta con il presidente finlandese Sauli Niinisto, rispondendo alla domanda se l’impegno garantisca “British boots on the ground”. “Nell’eventualità di un disastro, di un attacco a uno dei nostri paesi, ciascuno interverrebbe per dare assistenza all’altro: assistenza militare inclusa” se “richiesta”, ha detto Johnson.

    Ore 19.20 – Procura generale: “Colpita con bombe a grappolo centrale solare” – Una centrale solare è stata colpita con bombe a grappolo a Marianske, nel distretto di Kryvyj Rih, in Ucraina meridionale. Lo riferisce su Telegram la procura generale ucraina, aggiungendo che “più di 130 pannelli solari sono stati danneggiati, con perdite per l’azienda di quasi mezzo milione di grivnie”. “Nel bombardamento la ​​popolazione civile non è rimasta ferita e in zona non ci sono strutture militari”, assicura la procura.

    Ore 19.15 – Johnson firma patto militare anche con la Finlandia – Boris Johnson ha firmato in Finlandia un nuovo accordo che impegna il Regno Unito ad accordi di mutua difesa su richiesta, in caso di attacchi di paesi terzi. L’accordo con la Finlandia, identico a quello sottoscritto in precedenza alle porte di Stoccolma con la premier svedese Magdalena Andersson, è stato formalizzato con il presidente Sauli Niinisto nella seconda tappa del viaggio del primo ministro britannico. L’accordo è valido a prescindere dal possibile ingresso nella Nato dei due paesi scandinavi, storicamente neutrali. Londra già guida un forum di cooperazione tra forze armate con un arco di nazioni nordiche nell’ambito della Joint Expeditionary Force.

    Ore 19.10 – Capo stato maggiore USA: “Uso armi ipersoniche non è svolta per Mosca” – L’uso, da parte della Russia, di missili ipersonici contro l’Ucraina, “non è una svolta o ha effetti reali significativi”. Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore americano, Mark Milley. “Oltre alla velocità dell’arma, in termini di efficacia su un dato obiettivo, non vediamo a ora una svolta o effetti significativi in seguito all’impiego dei pochi missili ipersonici usati dai russi”. Ieri fonti militari americane hanno reso noto che Mosca ha lanciato 10-12 missili ipersonici contro obiettivi ucraini, ognuno dei quali è stato analizzato da Washington.

    Ore 19.05 – Arriva piano d’azione Ue per export di grano dall’Ucraina – L’UE presenterà domani un Piano d’azione per aprire “corridoi di solidarietà” per favorire le esportazioni dall’Ucraina, principalmente composte da derrate alimentari con grano e cereali in testa. L’obiettivo è aggirare il blocco dei porti sul Mar Nero, principale canale per le esportazioni dell’Ucraina, facilitare il commercio bilaterale di prodotti tra Ue e Ucraina, così come l’accesso di Kiev ai mercati internazionali e alle catene di approvvigionamento globali, assicurando che i cereali tanto necessari raggiungano il mercato mondiale.

    Ore 19.00 – Gas, ad Amsterdam il prezzo chiude in calo – Ha chiuso la giornata in calo il prezzo del gas naturale in Europa, dopo il rialzo registrato il giorno precedente. I future ad Amsterdam hanno chiuso a 93,75 euro al MWh (-5,1%). Ieri un operatore della rete in Ucraina, Naftogaz, aveva annunciato la sospensione del transito del metano dal punto di ingresso di Sokhranivka, uno di quelli verso l’Europa, a causa delle forze di occupazione russe. Secondo Naftogaz, la sospensione riguarda un terzo del gas diretto verso il Vecchio continente.

    Ore 18.55 – UE, Dombrovskis: “Per ricostruzione servono 5-600 mld” – Nel “lungo termine” per l’Ucraina la “sfida più grande” sarà la ricostruzione post-bellica. “Non possiamo quantificare” con precisione le somme che saranno necessarie, dato che “i danni continuano ogni giorno”, ma le stime indicano che occorreranno somme “nell’ordine dei 500-600 mld di euro”. Lo ha detto oggi a Marrakech, in Marocco, in occasione della riunione del consiglio della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Valdis Dombrovskis.

    Ore 18.50 – Ex ambasciatore cinese a Kiev: “La Russia l’ha persa” – Un ex ambasciatore cinese a Kiev, Gao Yusheng, ha dichiarato che “la Russia ha completamente perso l’Ucraina”, aggiungendo che “la sconfitta della Russia non le lascerà alcuna speranza di ricostruire il suo vecchio impero”. Le parole di critica di Gao all’invasione russa sono state pronunciate in un seminario online organizzato dall’Accademia cinese delle Scienze. Riprese dal sito cinese Phoenix News, sono state poi prontamente cancellate, secondo quanto riporta il Guardian.

    Ore 18.45 – Conte: pace fatta con Draghi? Assolutamente no – “Pace fatta con Draghi? Assolutamente no . Io ho posto questioni politiche con cui mi interrogo con il partito di maggioranza relativa in Parlamento e la popolazione italiana. Chiedere che Draghi venga in Parlamento dopo un’emergenza del genere non è irrituale, è un dovere”. Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte a Porta e Porta.

    Ore 18.40 – Attacco hacker russi a siti Italia: anche Difesa e Senato – Un attacco informatico a diversi siti italiani, tra cui quello del Senato e della Difesa, è in corso da parte di hacker russi. L’attacco, rivendicato dal collettivo filo russo ‘Killnet’, secondo quanto si apprende non avrebbe al momento compromesso le infrastrutture ma starebbe rendendo complicato l’accesso ai diversi siti.

    Ore 18.35 – Guterres a Vienna: guerra insensata deve finire – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, in visita in Austria, ha chiesto la fine della guerra di aggressione russa in Ucraina. “Questa guerra insensata deve finire, l’invasione russa dell’Ucraina ha causato enormi devastazioni, distruzioni e sofferenze nel Paese”, ha detto Guterres dopo l’incontro odierno a Vienna con il presidente della Repubblica d’Austria, Alexander Van der Bellen. Successivamente in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere Karl Nehammer ed il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg (entrambi OeVP), Guterres ha assicurato che le “Nazioni Unite continueranno a lavorare in Ucraina per evacuazioni ed implementerà la sicurezza alimentare”.

    Ore 18.30 – USA: Russia blocca 300 cargo con grano nel Mar Nero – La Russia ha bloccato circa 300 navi mercantili nel Mar Nero che non possono quindi esportare grano e altri prodotti alimentari dall’Ucraina. Lo ha annunciato oggi il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti su Twitter, riferisce Ukrinform. “L’Ucraina esportava fino a 5 milioni di tonnellate di grano al mese” ora “le spedizioni si sono quasi interrotte a causa del blocco da parte del Cremlino dei porti ucraini e di quasi 300 navi mercantili nel Mar Nero”, si legge nella nota. Il Dipartimento di Stato americano ha sottolineato che queste azioni “minacciano di mettere milioni di persone a rischio di carestia e malnutrizione”.

    Ore 18.25 – Jill Biden a Putin: “Metti fine a questa guerra brutale” – Jill Biden ha chiesto a Vladimir Putin di “mettere fine a questa guerra brutale e senza senso”. In un articolo scritto di ritorno dalla sua missione in Europa dell’est, la First Lady americana ha raccontato la sofferenza delle famiglie di profughi ucraini incontrati in Romania e Slovacchia e alla fine si è rivolta direttamente al leader del Cremlino dopo aver citato una frase del poeta Kahlil Gibran. “Più in profondità il dolore incide nel tuo essere, più gioia puoi contenere”. La mia speranza è che questo sia vero per le madri che ho incontrato, ha scritto Jill. “Ma ciò può accadere solo quando questa guerra finirà”.

    Ore 18.20 – Guterres: “Parlare con Putin può aiutare a risolvere crisi” – Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha difeso la sua decisione di incontrare il presidente russo Vladimir Putin, convito che, per trovare soluzioni, è necessario “affrontare chi causa il problema o che può risolverlo”. Per Guterres, quindi, ”ha senso parlare con il leader della Federazione Russa. E ha senso parlare con qualsiasi altro attore rilevante nell’attuale crisi”.

    Ore 18.15 – Pentagono: Biden ha voluto condividere intelligence con alleati – “Il presidente Biden ha voluto fortemente la condivisione dell’intelligence a disposizione degli Stati Uniti sull’Ucraina con i nostri alleati”. Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, in un’audizione alla Commissione bilancio della Camera sottolineando che questa condivisione di informazioni “ci ha uniti sin dall’inizio”.

    Ore 18.05 – Kherson: “Passaporti russi a residenti entro fine anno” – Entro la fine del 2022 saranno rilasciati i passaporti russi ai residenti della regione di Kherson. Lo ha annunciato oggi alla televisione locale il vice presidente dell’amministrazione militare e civile russa della regione, Kirill Stremousov. Lo scrive la Tass. “Il prossimo passo sarà offrire il rilascio di passaporti russi a tutti coloro che lo desiderano. Penso che inizieremo a rilasciare passaporti già quest’anno”, ha affermato Stremousov aggiungendo che non è obbligatorio per i residenti locali ottenere passaporti russi, bensì è opzionale.

    Ore 18.00 – Stampa russa: “Putin non si ritirerà, pronto a guerra lunga” – Il presidente russo Vladimir Putin non si ritirerà dall’Ucraina, è pronto ad un “lungo combattimento”. A scriverlo è il quotidiano russo Moskovsky Komsomolets, citato dalla Bbc come esempio del tono dei giornali allineati al regime. “Non si ritirerà. E’ preparato per un lungo e prolungato combattimento, non gli interessa quanto durerà”, scrive il giornale, facendo intendere che ‘l’operazione speciale’ è destinata a durare ancora a lungo.

    Ore 17.55 – Draghi: “Riflettere sugli obiettivi della guerra” – L’Europa è l’alleato degli Stati Uniti, quindi le visioni europee non sono in contrasto con quelle degli Stati Uniti: sono però in fase di cambiamento. Ed è per questo che occorre affrontare questa diversità che si manifesterà tra poco, ma non siamo ancora a livello di contrasto”, ha detto oggi Draghi. “Quella di cui abbiamo parlato oggi è una riflessione preventiva”, ha continuato. “Bisogna cominciare, come dicevo prima a definire questi obiettivi”.

    Ore 17.50 – Mariupol, densa colonna di fumo nero da Azovstal – Un video pubblicato da Ukrinform mostra una colonna di denso fumo nero levarsi dall’acciaieria Azovstal. Sempre Ukrinform, citando il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, aveva parlato di un attacco non solo dal cielo e con l’artiglieria ma anche con i carri armati russi all’acciaieria e sul fatto che era divampato un incendio nel sito.

    Ore 17.47 – Draghi: Biden mi ha detto che ci sarà sostegno USA a UE – “A Biden ho detto che questa guerra produrrà cambiamenti drastici in Europa e che Ue e Usa diventeranno ancora più vicini. Gli ho detto ‘so che lei è un amico dell’Europa e so di poter contare su suo sostegno. Lui ha risposto ‘sì, lo sono sempre stato e il sostegno, per quel che necessario, ci sarà”. Lo ha detto Mario Draghi.

    Ore 17.45 – Draghi: contatti da riavviare a tutti i livelli – “Con Biden abbiamo condiviso l’esigenza di sbloccare i porti ma occorrerà la collaborazione di tutte le parti. Insistere perché si crei questo tavolo di pace significa che i contatti devono essere riavviati a tutti i livelli, bisogna essere capaci non di dimenticare, perché ciò è impossibile, ma di guardare al futuro”: così il premier Mario Draghi ad una domanda se nel loro incontro si sia ipotizzata una chiamata dello stesso Biden a Putin per lo sblocco del grano.

    Ore 17.43 – Draghi: UE ha potere grande compratore gas, va esercitato – “Il motivo per cui ci è venuto in mente di mettere un tetto al prezzo del gas è che il potere la UE ha come compratore di gas a livello mondiale ma certamente a livello di importazioni dalla Russia è tale che va esercitato e nel caso specifico ridurrebbe anche gli aiuti finanziari a Putin per continuare la guerra”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi dopo il colloquio con Joe Biden, sottolineando che gli Stati Uniti stanno facendo “la stessa riflessione sul petrolio: l’idea è creare un cartello di compratori o di persuadere, forse la strada preferibile, l’Opec in particolare ad aumentare la produzione su entrambe le strade bisogna lavorare molto”

    Ore 17.40 – Draghi: cercare pace, non affermazioni di parte – “All’inizio della guerra in parlamento si diceva in l’Italia che dovevamo avere un ruolo, io risposi che non bisogna cercare un ruolo, bisogna cercare la pace, chiunque siano le persone coinvolte l’importante è che cerchino la pace, non di affermazioni di parte. Non bisogna cercare di vincere, la vittoria poi non è definita: per l’Ucraina significa respingere l’invasione ma per gli altri?”. Lo ha detto Mario Draghi.

    Ore 17.38 – Draghi: avanti su proposte energia ma in Ue non c’è accordo – Nel mercato dell’energia “le distorsioni sono molto forti in UE, ora i provvedimenti se si riusciranno a prendere sono in corso di programmazione” ma “in UE dobbiamo essere d’accordo e come sapete i pareri non sono unanimi ma su questo noi continueremo ad andare avanti”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Washington dopo l’incontro con Joe Biden.

    Ore 17.35 – Draghi: inflazione? Situazione USA e UE diversa – “Le banche centrali devono aumentare i tassi ma se li aumentano troppo fanno cadere il paese in recessione ma di questa difficoltà Lagarde è pienamente consapevole. La situazione è molto diversa tra Usa e Ue, in Usa il mercato del lavoro è a pieno impiego, in Europa no, quindi il passo di normalizzazione della politica monetaria sarà necessariamente diverso. Noi come governo possiamo cercare di attenuare la perdita di potere d’acquisto sulle categorie più deboli”: così il premier Mario Draghi ad una domanda sulla lotta all’inflazione.

    Ore 17.33 – Draghi: tutti devono fare sforzo dialogo, pure USA – “Tutte le parti devono fare uno sforzo per arrivare sedersi intorno ad un tavolo, anche gli Usa”: lo ha detto il premier Mario Draghi

    Ore 17.30 – Draghi: accelerare rinnovabili,non esiteremo con nuove misure – Servono investimenti “molto più forti” sulle rinnovabili per mantenere gli obiettivi di transizione nonostante la crisi energetica, e “il governo italiano ha preso numerosi provvedimenti di semplificazione e non avremo esitazione a prenderne altri se non vediamo un aumento degli investimenti nelle rinnovabili che significa anche effettive installazioni”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Washington dopo l’incontro con il presidente Usa Joe Biden

    Ore 17.27 – Draghi: Russia non è più Golia, non è invincibile – “La guerra ha cambiato fisionomia, inizialmente era una guerra in cui si pensava ci fosse un Golia e un Davide, essenzialmente di difesa disperata che sembrava anche non riuscire, oggi il panorama si è completamente capovolto, certamente non c’è più un Golia, certamente quella che sembrava una potenza invincibile sul campo e con armi convenzionale si è dimostrata non invincibile”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo l’incontro con Biden alla Casa Bianca.

    Ore 17.25 – Draghi: USA per tetto prezzo gas, lavorano a tetto petrolio – “Ho anche ricordato a Biden il tema della possibilità di mettere un tetto al prezzo del gas, ipotesi accolta con favore, anche se l’amministrazione Usa sta riflettendo più su un tetto al prezzo petrolio che su gas, si è deciso che ne riparleremo presto insieme”. Così il premier Mario Draghi a Washington in conferenza stampa dopo l’incontro con il presidente americano Joe Biden.

    Ore 17.22 – Draghi: cominciare a chiedersi come costruire pace – “Abbiamo concordato che occorre continuare a sostenere l’Ucraina e a fare pressione su Mosca ma anche cominciare a chiedersi come si costruisce la pace. Il percorso negoziale è molto difficile ma il primo punto punto e’ come costruire questo percorso negoziale, deve essere una pace che che vuole l’Ucraina, non una pace imposta”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in una conferenza stampa all’ambasciata italiana a Washington dopo l’incontro ieri con Joe Biden alla Casa Bianca.

    Ore 17.20 – Draghi: Biden riconosce Italia alleato forte e affidabile – “L’incontro è andato molto bene, Biden ha ringraziato l’Italia come partner forte, alleato affidabile, interlocutore, credibile e io l’ho ringraziato per il ruolo di leadership in questa crisi e la grande collaborazione che c’è stata con tutti gli alleati”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Washington dopo la visita alla Casa Bianca.

    Ore 17.10 – Onu: da inizio conflitto 4,8 milioni rimasti senza lavoro – Si stima che 4,8 milioni di persone hanno perso il lavoro in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. E’ quanti si legge in un rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) che prevede che se “le ostilità aumenteranno, il numero dei disoccupati salirà a sette milioni”. “Se i combattimenti dovessero cessare immediatamente allora sarebbe possibile una rapida ripresa – continua il rapporto dell’agenzia dell’Onu – con un ritorno di 3,4 milioni di posti di lavoro”.

    Ore 17.00 – Ucraina, alla Bulgaria gas liquido dagli Usa a basso prezzo – La Bulgaria riceverà dagli Stati Uniti gas naturale liquido a prezzi inferiori a quelli del colosso russo Gazprom. E’ quanto è stato concordato nel corso di un incontro che il premier bulgaro Kiril Petkov, in visita negli Stati Uniti, ha avuto nelle ultime ore con la vicepresidente Kamala Harris. Stando a quanto riferito in un comunicato dal governo di Sofia, le consegne del gas americano dovrebbero cominciare già in giugno. Nei giorni scorsi Mosca ha interrotto le forniture di gas alla Bulgaria, che dipende per oltre il 70% dal gas russo e che si è rifiutata di effettuare i pagamenti in rubli. Nel colloquio alla Casa Bianca, Petkov e Harris hanno discusso della partnership strategica tra Sofia e Washington e delle possibilità di approfondire la cooperazione nell’interesse di entrambe le parti, aggiunge il comunicato del governo bulgaro. La guerra in Ucraina è stata il tema centrale dell’incontro, con Petkov che ha sottolineato come quanto sta accadendo in Europa sia un chiaro segnale della necessità di misure rapide e concrete in ambito energetico.

    Ore 16.50 – Germania, iniziato addestramento militari Kiev ad uso obici semoventi – La Bundeswehr ha iniziato oggi ad addestrare in Germania i soldati ucraini all’uso degli obici semoventi PzH 2000. È prevista la formazione di un massimo di 18 team, ha riferito oggi via Twitter il ministero della Difesa tedesco. Un gruppo di soldati, tecnici e assistenti ucraini è atterrato ieri nello stato della Renania-Palatinato, nella Germania occidentale, su un aereo della Bundeswehr proveniente dalla Polonia. L’addestramento si svolge presso la scuola di artiglieria delle forze armate a Idar-Oberstein. Germania e Paesi Bassi vogliono consegnare dodici obici semoventi, sette dei quali dalla Germania, a Kiev per difendersi dall’attacco russo.

    Ore 16.40 – Shevchenko: ho pensato tante volte di andare a combattere – “Ho pensato tante volte” di andare a combattere, “ma probabilmente non era la soluzione migliore. La soluzione migliore è usare le mie connessioni, iniziare a parlare della guerra, contribuire con aiuti umanitari, aiutare i rifugiati, creare i programmi (di sostegno) e parlare con le organizzazioni caritatevoli. Ed è quello che ho fatto negli ultimi due mesi”. Lo ha detto l’ex calciatore ucraino del Milan e allenatore della nazionale del suo Paese, Andriy Sehvchenko, in un’intervista a Ladbible Tv.

    Ore 16.30 – Washington Post apre un ufficio a Kiev  – Il Washington Post apre un nuovo ufficio a Kiev. Lo annuncia una nota del media americano sottolineando che la decisione testimonia “l’impegno a lungo termine di coprire la guerra della Russia in Ucraina, poiché continuerà ad essere la storia principale quest’anno”.

    Ore 16.20 – Media: attacco russo all’Azovstal anche con i carri armati – L’acciaieria Azovstal “è attualmente attaccata dagli invasori russi non solo con aerei e artiglieria, ma anche con carri armati che stanno cercando di sfondare”. Lo riporta Ukrinform citando il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, su Telegram. “Ora l’Azovstal viene attaccata non solo dal cielo e con l’artiglieria, ma anche con i carri armati. Sul sito c’e’ un incendio”, ha annunciato Andryushchenko.

    Ore 16.10 – Regno Unito e Svezia: mai normalizzazione relazioni con Putin – Le relazioni con il presidente russo Vladimir Putin non potranno mai essere normalizzate dopo l’invasione dell’Ucraina. È la posizione comune dei primi ministri di Gran Bretagna e Svezia, Boris Johnson e Magdalena Andersson, secondo quanto riportato da un portavoce di Downing Street al termine di un incontro dei due capi di governo a Stoccolma. “I leader hanno convenuto che le scosse di assestamento
    dell’aberrante invasione dell’Ucraina da parte di Putin hanno cambiato radicalmente l’architettura della sicurezza internazionale”, ha spiegato il portavoce, “hanno sottolineato che le relazioni con Putin non potranno mai essere normalizzate”.

    Ore 16.00 – Kiev: ripreso il controllo di 1.200 km di frontiere – “Il Servizio di frontiera di stato all’interno degli oblast di Kiev, Chernihiv e Sumy ha il controllo di frontiera su quasi 1.200 chilometri, due terzi dei quali al confine con la Russia”. Lo ha annunciato durante un briefing il direttore del Dipartimento di Stato ucraino per la protezione delle frontiere, Leonid Baran, secondo quanto riportato dall’agenzia Unian.

    Ore 15.50 – Repubbliche filo-russe Luhansk e Donetsk bloccano Facebook – Le repubbliche filo-russe di Luhansk e Donetsk nell’Ucraina orientale hanno annunciato di aver bloccato l’accesso a Facebook e Instagram. Lo riporta Reuters, precisando che la decisione allinea tali repubbliche alla politica russa riguardo l’uso dei social network. “L’accesso alle risorse informative della società americana Meta, che consente appelli alla violenza contro gli utenti di lingua russa sui suoi social network, è già stato bloccato”, ha affermato il ministero delle comunicazioni dell’a repubblica di Donetsk. “Alla luce di ciò, l’accesso ai social network Facebook e Instagram è bloccato sul territorio della repubblica”.

    Ore 15.40 – Amendola: “Ottimista su sesto pacchetto sanzioni UE” – ”Ottimista”. Così il sottosegretario agli Affari Europei Enzo Amendola si è espresso circa il sesto pacchetto di sanzioni UE nei confronti della Russia. ”Il lavoro sul sesto pacchetto sta continuando e sono ottimista che si concluderà”, ha detto ai microfoni di Adnkronos Live, spiegando che si sta ”lavorando a livello tecnico” sulle nuove sanzioni. Misure che, sottolinea, hanno fatto emergere ”consenso e unità della UE fondati su una scelta, quella di liberarsi dalla dipendenza del gas, del petrolio e del carbone in modo più strutturale”. ”Ci sono paesi, come l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia, che hanno una dipendenza totale dagli idrocarburi russi”, ma l’obiettivo, ha spiegato Amendola, è quello di individuare ”fonti alternative per rendere l’Europea molto più autonoma di quanto abbiamo visto finora”.

    Ore 15.30 – Kiev: il nostro esercito libererà Kherson – Le autorità di Kherson, occupata dai russi, “possono anche chiedere che la città sia annessa a Marte o Giove, ma l’esercito ucraino la libererà, a dispetto di qualsiasi cosa dicano”. Lo ha affermato Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodimir Zelensky e capo negoziatore di Kiev, rispondendo alla dichiarazione del vice capo dell’amministrazione locale filo-russa Kirill Stremousov, secondo il quale la città chiederà di essere annessa alla Federazione Russa. Lo riferisce l’agenzia Interfax Ucraina.

    Ore 15.20 – Zelensky: “La Russia perderà la guerra, il male perde sempre” – “Abbiamo già raggiunto un risultato storico, perché è chiaro a tutto il mondo libero che l’Ucraina è la parte del bene in questa guerra. E la Russia perderà, perché il male perde sempre”. Lo scrive il presidente ucraino Volodimir Zelensky su Telegram

    Ore 15.10 – Cremlino: seguiamo da vicino visita Johnson in Svezia e Finlandia – La Russia segue da vicino qualsiasi sviluppo che possa incidere sulla configurazione della Nato ai suoi confini, ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, commentando la visita di oggi in Svezia e Finlandia del premier britannico, Boris Johnson

    Ore 15.00 – M5s punta su Ferrara come sostituto di Petrocelli – Veloce riunione di gruppo del Movimento 5 stelle al senato al termine dei lavori dell’aula. Il capogruppo M5s Castellone tra l’altro ha riferito dell’iter dello scioglimento della commissione Esteri e, riferiscono fonti parlamentari pentastellate, ha annunciato che per il ruolo finora ricoperto da Petrocelli si punta sull’attuale capogruppo in commissione Ferrara. I partiti stanno facendo i conti anche sui nuovi componenti
    della commissione: nel Movimento 5 stelle, secondo quanto viene spiegato, Airola dovrebbe spostarsi in commissione Cultura. A sostituirlo potrebbe essere l’ex capogruppo M5s Licheri.

    Ore 14.50 – Kiev processa il soldato russo che “uccise un civile in bici a Sumy” – L’ufficio del procuratore generale ucraino processerà il sergente russo Panzer Kantemirov, 21 anni, per aver ucciso un civile disarmato che stava andando in bicicletta nel villaggio di Chupakhivka, nella regione nordorientale di Sumy il 28 febbraio. Lo ha reso noto su il procuratore generale Irina Venediktova, citata da Espreso Tv, che ha anche postato la foto del giovanissimo soldato.

    Ore 14.40 – Zelensky: con le atrocità il desiderio di negoziare sparisce – “Con ogni nuova atrocità, con ogni nuova Bucha, con ogni nuova Mariupol, il desiderio e la possibilità di negoziare con la Russia sparisce”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, in collegamento con l’università francese di SciencesPo. “La Russia ci ha tolto il nostro territorio, ci ha tolto il nostro diritto di vivere e per ora non intende restituircelo. Per questo lottiamo”, ha aggiunto Zelensky.

    Ore 14.30 – Procura Bari apre indagine su crimini di guerra – La procura di Bari ha aperto un’indagine su presunti crimini di guerra commessi da soldati russi su civili ucraini. Il fascicolo d’inchiesta barese è stato aperto a carico di ignoti per “collaborazione internazionale su crimini di aggressione”. Fa seguito alla richiesta avanzata da Eurojust alle procure presso la Corte penale internazionale e nei diversi stati membri di “conservare, analizzare e archiviare le prove relative a crimini contro l’umanità commessi in Ucraina”. A Bari l’indagine, delegata alla Polizia, è coordinata dal procuratore Roberto Rossi e dall’aggiunto Francesco Giannella.

    Ore 14.20 – Zelensky: “Pronti a parlare con Mosca, speriamo non sia tardi” – “Dobbiamo ripristinare il dialogo e portare la Russia al tavolo dei negoziati. Siamo pronti a parlare, speriamo non sia troppo tardi”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, rispondendo in collegamento video alle domande degli studenti di Sciences-Po.

    Ore 14.10 – Johnson: sosterremo Svezia e Finlandia in caso di attacco – Londra sosterrà la Svezia e la Finlandia in caso di attacco. Lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson intervenendo nel dibattito sull’opportunità che i due paesi aderiscano alla Nato. Johnson è arrivato in Svezia dove ha firmato una dichiarazione di solidarietà, dopodiché si sposterà in Finlandia dove è prevista la firma di un documento analogo, secondo quanto riporta la Bbc. “Siamo fermi e inequivocabili nel nostro sostegno sia alla Svezia che alla Finlandia e la firma di queste dichiarazioni di sicurezza”, ha affermato il premier britannico.

    Ore 14.00 – Zelensky: “Se fossimo stati nella Nato nessuna guerra” – “Se l’Ucraina fosse stata nella Nato non ci sarebbe stata la guerra”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, in collegamento con l’università francese di SciencesPo. “Per la Russia la Nato era una delle ragioni per farci la guerra, ma potremmo trovarne altre decine. La verità – ha proseguito Zelensky – è che Mosca non ci considera come popolo, come nazione, vuole solo mantenre il controllo al 100% sul nostro paese. Non ci vede come uno Stato indipendente e ci teme perché questa nostra indipendenza potrebbe essere un esempio per altri”.

    Ore 13.50 – Ucraina, Zelensky: “Russi torturano e stuprano, anche bimbi – I soldati russi commettono crimini atroci, torturano e stuprano, anche i bimbi, è successo”: lo ha detto il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, in collegamento con l’università francese di SciencesPo.

    Ore 13.40 – Azov: “Possibile liberare i combattenti con le armi” – Esiste una via militare per sbloccare la situazione dell’acciaieria Azovstal, dove restano assediati dall’esercito russo gli ultimi combattenti ucraini a Mariupol. Lo ha detto il responsabile dell’intelligence del reggimento nazionalista Azov Ilya Samoilenko (soprannominato Cyborg), tra i difensori dell’impianto siderurgico, a Sky News. “E’ possibile farlo con mezzi militari ed è anche possibile con mezzi politici”, ha detto. “Noi possiamo dire come farlo con le armi, ma ovviamente le informazioni su queste operazioni sono riservate”.

    Ore 13.30 – Cremlino, su annessione Kherson decida da sola – I residenti della regione di Kherson “devono decidere da soli” se richiedere o meno l’adesione della regione alla Russia, inoltre, tale possibilità dovrebbe avere una chiara giustificazione legale “assolutamente chiara come con la Crimea”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

    Ore 13.20 – UE lavora a confisca beni russi e destinarli a Kiev –“La commissione europea lavora a uno strumento per confiscare in tutti i paesi dell’UE i beni di persone russe sanzionate per metterli a disposizione di un fondo comune per risarcire l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders.

    Ore 13.15 – Cremlino: l’operazione militare procede secondo i piani – “Suggeriamo di concentrarsi sulle dichiarazioni del presidente Vladimir Putin, che ha ripetuto e da ultimo confermato che l’operazione militare speciale si sta sviluppando secondo i piani”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in un briefing con la stampa. Lo riporta Ria Novosti.

    Ore 13.10 – Intelligence russa, propaganda Usa assomiglia a Terzo Reich – “Le azioni del dipartimento di Stato Usa hanno molto in comune con le tradizioni del ministero della Propaganda del Terzo Reich e il suo capo, Joseph Goebbels”. L’accusa è arrivata dal capo dell’intelligence estera russa (Svr), Serghei Naryshkin, secondo il quale il dipartimento di Stato “ha raccomandato di diffondere fake volti a disumanizzare la leadership politica e militare della Federazione russa”. Lo riportano i media russi.

    Ore 13.05 – Ucraina, stop a trasporto 1/3 gas russo verso l’Europa – “L’Ucraina non è più responsabile del trasporto del gas russo attraverso i territori ucraini sotto occupazione militare russa: si tratta di un terzo del volume totale del transito di gas verso l’Europa”. Lo fa sapere Naftogaz, la compagnia ucraina che gestisce i gasdotti d’interconnessione tra la Russia e l’Europa. Naftogaz ha inviato una lettera a Gazprom nella quale ha informato delle circostanze di “forza maggiore che rendono impossibile continuare il trasporto di gas attraverso il valico di Sokhranivka e la stazione di compressione Novopskov, che si trovano nel territorio occupato dai militari russi”.

    Ore 13.00 – Putin non intende dichiarare legge marziale in Russia – Il presidente russo Vladimir Putin non intende dichiarare la legge marziale in Russia durante l’operazione speciale in Ucraina. Lo rende noto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

    Ore 12.55 – Draghi: informativa in senato il 19 maggio – Mario Draghi riferirà in parlamento sulla crisi in Ucraina giovedì prossimo, 19 maggio. Il presidente del consiglio, viene spiegato in base alle interlocuzioni in corso, svolgerà una informativa urgente alle 9 in senato e, a seguire, alle 11,30 alla camera. Trattandosi di una informativa e non di comunicazioni, al termine dell’intervento non è previsto il voto sulle risoluzioni.

    Ore 12.50 – Lavrov: Onu ha perso occasione accordo pace – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha perso l’opportunità di raggiungere una soluzione pacifica in Ucraina, ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dall’Oman. “Con mio grande rammarico, il segretariato di questa organizzazione, compreso il suo segretario generale, hanno perso l’opportunità di raggiungere un accordo politico, quando per sette lunghi anni non ha reagito in alcun modo al sabotaggio da parte del regime di Kiev della risoluzione 2202 del Consiglio di sicurezza, che ha approvato gli accordi di Minsk per una soluzione nell’Est dell’Ucraina”, ha affermato Lavrov in conferenza stampa dopo i colloqui con il ministro degli Esteri dell’Oman, Badr bin Hamad Al-Busaidi.

    Ore 12.45 – Kherson chiederà a Putin di annetterla alla Russia – Il governo della regione meridionale di Kherson chiederà al presidente russo Vladimir Putin di renderla parte della Federazione Russa. Lo ha detto il vice capo dell’amministrazione Kirill Stremousov citato dalla Tass. “Il referendum che si è svolto in Crimea in modo assolutamente legale non è stato riconosciuto dalla comunità mondiale”, ha affermato. “Pertanto, questo sarà un unico decreto basato sull’appello della leadership della regione di Kherson a Putin. Ci sarà la richiesta di rendere la regione di Kherson un membro a pieno titolo della Federazione Russa”.

    Ore 12.40 – Lavrov: venderemo il gas ad altri e l’Occidente pagherà di più – La Russia ha un numero sufficiente di acquirenti delle sue risorse energetiche anche senza i Paesi occidentali. Lo afferma il ministro degli Esteri Sergei Lavrov in una conferenza stampa in Oman, secondo quanto riferisce Interfax. “Abbiamo abbastanza acquirenti delle nostre risorse energetiche e lavoreremo con loro. Lasceremo che l’Occidente paghi molto di più di quanto ha pagato alla Federazione russa e che spieghi alla sua popolazione perché dovrebbe diventare più povera”.

    Ore 12.35 – Filo-russi: nessun civile ad Azovstal, ora “mani libere” – Non ci sono più civili nell’impianto di Azovstal, ora le milizie filo-russe “hanno le mani libere”. Lo ha dichiarato il capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin, secondo quanto riporta la Tass.

    Ore 12.30 – Lavrov: dopo l’Ucraina stop al mondo dominato dagli USA – “Speriamo e ci aspettiamo che la finalizzazione della nostra operazione militare e il raggiungimento di tutti i suoi obiettivi contribuiscano a fermare i tentativi dell’Occidente di minare il diritto internazionale e di ignorare e violare i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati. Inoltre, costringerà l’Occidente a smettere di spingere per un cosiddetto ordine mondiale unipolare dominato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov citato da Interfax.

    Ore 12.25 – Lavrov: la Russia non vuole la guerra in Europa – La Russia “non vuole una guerra in Europa, mentre l’Occidente sostiene che la Russia debba essere sconfitta”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato dall’agenzia Tass.

    Ore 12.20 – Gas, Ungheria: embargo petrolio solo se esentati oleodotti – La proposta dell’Unione Europea di un embargo petrolifero alla Russia distruggerebbe l’economia ungherese e non offre una soluzione agli enormi problemi che creerebbe all’Ungheria. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri di Budapest, Peter Szijjarto. In un video sulla sua pagina Facebook, Szijjarto ha affermato che per ora la commissione europea non ha una soluzione, quindi l’unico modo per raggiungere un accordo è limitare l’embargo petrolifero alle forniture effettuate per via marittima ed esentare completamente quelle tramite oleodotti.

    Ore 12.15 – Mosca: Kiev nega cooperazione per sbloccare navi con grano – L’Ucraina rifiuta la cooperazione che faciliterebbe la partenza delle navi cariche di grano e cereali attualmente bloccate nei porti. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, citato dall’agenzia di stampa russa Interfax. E ha aggiunto che l’Ucraina ha piazzato delle mine nei porti dove si trovato le navi cariche di grano impedendogli di partire.

    Ore 12.10 – Di Maio: a Mosca messaggi chiari, serve pace – È necessario “passare chiari messaggi a Mosca a favore della pace”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in visita a Rabat dove ha visto il collega marocchino Nasser Bourita. Di Maio ha anche ribadito la necessità di “riavviare tavoli negoziali fra Russia e Ucraina per raggiungere innanzitutto un cessate il fuoco”.

    Ore 12,05 – Mogli Azov dal Papa al termine dell’udienza: “Speriamo di poter salvare le loro vite” – All’udienza generale in piazza San Pietro oggi erano presenti anche le mogli di due comandanti del Battaglione Azov, asserragliati nelle viscere dell’acciaieria Azovstal a Mariupol. Secondo Kateryna Prokopenko e Julia Fedoshyuk l’incontro con il Papa è stato “un momento storico”. “Speriamo tutti insieme che questo possa aiutare a salvare i nostri mariti, i soldati che sono nell’acciaieria Azovstal a Mariupol. Noi speriamo che questo incontro ci dia una chance per salvare le loro vite”, hanno detto.

    Ore 12,00 – Mosca: colpiti 93 obiettivi nella notte, uccisi 280 soldati ucraini – Le forze armate russe hanno dichiarato di aver colpito la scorsa notte 93 obiettivi, tra cui due postazioni di comando e tre depositi di munizioni dell’esercito ucraino. Negli attacchi sarebbero morti 280 combattenti ucraini a fronte di 59 unità di armamenti distrutte. Lo ha riportato Mosca nell’aggiornamento quotidiano sulla guerra in Ucraina. Nel bollettino viene inoltre affermato che la contraerea russa ha distrutto 9 droni.

    Ore 11,00 – Premier polacco: “Putin più pericoloso di Hitler e Stalin” – Il presidente russo Vladimir Putin è più pericolo di Hitler e Stalin perché “ha a sua disposizione armi più letali” e può ricorrere a Internet per diffondere la sua propaganda. Lo scrive sul Daily Telegraph il premier polacco Mateusz Morawiecki, il quale sottolinea la necessità di spazzare via “la mostruosa ideologia” del leader russo e di “deputinizzare il mondo”. Secondo Morawiecki, poi, “l’ideologia del Russkiy Mir, mondo russo, di Putin è l’equivalente del comunismo e del nazismo del 20mo secolo”.

    Ore 10,00 – A Luhansk colpito un istituto per bambini disabili – L’esercito russo ha colpito un istituto per bambini disabili nella regione di Luhansk: lo afferma il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk Serhiy Gaidai, citato da Ukrinform. “I russi hanno aperto il fuoco su Gorsky. Hanno colpito la scuola speciale regionale, dove studiavano bambini con bisogni speciali. Un’istituzione con ristrutturazioni moderne e nuove attrezzature. Grazie ai russi” ha dichiarato Gaidai.

    Ore 9,00 – Sindaco Mariupol: “Diecimila persone potrebbero ammalarsi e morire” – Secondo il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko diecimila persone potrebbero morire entro la fine dell’anno per malattie e a causa delle intollerabili condizioni igieniche. Il primo cittadino ha affermato che: “Gli occupanti hanno trasformato Mariupol in un ghetto medievale. Senza medicine e cure mediche, senza il ripristino dell’approvvigionamento idrico e fognature adeguate, nella città scoppieranno epidemie che causeranno un aumento della mortalità”.

    “Ora la città conta 150-170mila abitanti – continua il sindaco – La maggioranza della popolazione attuale è anziana e malata. Senza condizioni igieniche adeguate, la mortalità tra i gruppi vulnerabili aumenterà in modo esponenziale. Alcuni residenti di Mariupol dai villaggi vicini sono tornati in città perché non possono entrare nel territorio dell’Ucraina libera a causa di un rigido sistema di filtrazione. I russi continuano il genocidio iniziato il 24 febbraio. La nostra gente è in pericolo mortale. È necessaria una completa evacuazione della città”.

    Ore 8,00 – Kiev: “226 bambini uccisi e 417 feriti dall’inizio della guerra” – Sono 226 i bambini rimasti uccisi e 417 quelli feriti dall’inizio della guerra in Ucraina. È quanto affermato dall’ufficio del procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero di vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev e Kharkiv.

    Ore 7,00 – L’intelligence Usa: “La Russia potrebbe utilizzare armi nucleari” – Vladimir Putin potrebbe far ricorso all’uso di armi nucleari: a lanciare l’allarme è l’intelligence Usa attraverso le parole, fornite al Senato americano, del direttore dell’intelligence Avril Hainesal. Gli analisti statunitensi prevedono una guerra lunga ed estenuante, che potrebbe portare a un rovesciamento del potere in Russia, motivo per cui il presidente Putin potrebbe dare il via a una nuova escalation arrivando ad utilizzare le armi nucleari.

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