Le truppe russe sono entrate nel principale ospedale di Mariupol, prendendo in ostaggio dottori e pazienti
Il vicesindaco Sergei Orlov ha riferito alla BBC che sarebbero circa 400 le persone attualmente in ostaggio dei soldati russi nell’ospedale regionale al centro di Mariupol, lo stesso colpito dai bombardamenti una settimana fa.
Secondo quanto riferito dalla ONG Media Human Rights Initiative (Mhri), dopo essere stata avvertita da alcuni cittadini di Mariupol sulla situazione in corso, i militari russi starebbero sparando dall’ospedale sulle posizioni dell’esercito ucraino con l’intento di scatenare una reazione e far sì che gli ucraini colpiscano l’ospedale.
Mariupol si trova al centro di una grave crisi umanitaria, dove cibo e forniture mediche si stanno rapidamente esaurendo e l’ingresso di aiuti non viene consentito. Nella città, sotto il costante bombardamento da parte della Russia dal 4 marzo, sarebbero circa 350mila i residenti intrappolati e si teme che la Russia voglia usare Mariupol come monito per le altre città.
La presa di Mariupol consentirebbe inoltre alla Russia di avere il controllo completo sulla costa ucraina creando continuità con la Crimea, già in mano ai russi.
Ieri il consiglio locale ha fatto sapere che circa 2mila macchine sono riuscite a lasciare Mariupol e altre 2mila autovetture sono in attesa di uscire, ma a nessuno è consentito l’ingresso in città.