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    Le nuove prospettive della guerra alla droga

    Dopo i parziali successi dell'approccio militare, negli ultimi anni gli Usa stanno spendendo molto nella cura e prevenzione della tossicodipendenza

    Di Michele Teodori
    Pubblicato il 22 Feb. 2013 alle 10:53 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 11:46

    Guerra alla droga nuove prospettive

    Gli Stati Uniti hanno speso più di 7,5 miliardi di euro negli ultimi tre anni in prevenzione e cura della tossicodipendenza.

    L’ambasciatore Usa in Colombia, Michael McKingley, ha confermato che gli Stati Uniti stanno cambiando il loro approccio nella guerra alla droga.

    Mediante il programma di aiuti Plan Colombia, finanziato dal governo degli Stati Uniti fin dal 2000, gli Usa hanno versato fino a oggi oltre 5,6 miliardi di euro al fine di dotare il governo colombiano di un adeguato appoggio militare nella guerra ai narcotrafficanti.

    Il programma era volto ad arginare il flusso di droghe illegali (principalmente il traffico di cocaina) dalla Colombia al Nord America. Una parte del piano aveva l’obiettivo di ripristinare una presenza del governo centrale nelle aree della Colombia piene di piantagioni e sotto il controllo delle Forze Armate Rivoluzionarie (Farc).

    “Il migliore approccio è quello che combina la lotta alla fonte del problema – ha detto McKingley- con una strategia finalizzata alla cura di coloro che assumono la droga e che quindi sostengono il mercato alla foce”.

    Proprio un mese fa il presidente colombiano Santos aveva affermato che la guerra alla droga andava rivista nelle sue forme, esortando i governi occidentali a trovare soluzioni “perché la gioventù del pianeta non diventi vittima di un commercio illegale che finanzia il terrorismo e la violenza”.

    In più di 10 anni i risultati del Plan sono stati parziali, con i trafficanti costretti a trovare nuove terre di coltivazione (principalmente in Perù e Bolivia) e nuove rotte di traffico che interessano il confine Messico – Stati Uniti.

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