Mar Egeo, Guardia costiera turca salva 72 migranti: “Respinti da Atene”
La Guardia costiera di Ankara (Turchia) ha salvato almeno 72 migranti a bordo di quattro imbarcazioni nel Mar Egeo. La squadra di soccorso ha contattato i migranti, che erano a bordo di gommoni che erano stati costretti a entrare nelle acque territoriali turche dalla Guardia costiera greca.
I richiedenti asilo – tra cui afgani, congolesi, guineani e pakistani – sono stati salvati al largo della costa di Foca nella provincia di Izmir. Sono stati portati all’ufficio provinciale per le migrazioni. Con l’approssimarsi della stagione estiva e il rallentamento dell’emergenza Covid-19 riprendono massicce anche le traversate di migranti nel mar Egeo dalla Turchia verso le isole greche.
Secondo Anadolu, i migranti sarebbero stati respinti dai guardacoste di Atene verso le acque territoriali turche, da cui provenivano. Le operazioni di soccorso sono avvenute al largo della costa di Foca, nella provincia di Smirne. La Turchia ospita quasi quattro milioni di siriani, più di qualsiasi altro paese al mondo.
La ong novergese Aegean Boat Report ha raccolto le testimonianze dei migranti a bordo delle zattere, secondo i quali è stata proprio la guardia costiera greca a caricarli lì. E non sarebbe, secondo il gruppo no-profit, il primo episodio del genere.
“Questi casi sono stati accuratamente documentati, non vi è dubbio che la Guardia costiera greca abbia agito respingendo i migranti, ma finora l’Ue non ha preso provvedimenti verso il proprio Stato membro e non ha criticato queste attività disumane e illegali nei confronti di persone vulnerabili in cerca di rifugio. Bambini, donne e uomini sono stati deliberatamente messi in pericolo. Come può la comunità internazionale permettere che ciò continui? Non vengono prese misure per porre fine a questa pratica disumana e illegale”, scrivono sul profilo Facebook.