Mercoledì 28 ottobre la Guardia costiera greca ha soccorso 242 migranti in viaggio su un’imbarcazione in legno che si era capovolta a causa del vento forte al largo dell’isola di Lesbo. Tre persone di cui due bambini di quattro e un anno hanno perso la vita durante il naufragio.
Nell’operazione di salvataggio sono intervenute un’imbarcazione della Guardia costiera che dopo aver lanciato l’allarme è stata raggiunta da un elicottero, un’altra nave greca e una appartenente a Frontex, l’agenzia di controllo dei confini dell’Unione europea.
Le ricerche sono continuate fino a tarda notte, nel tentativo di trovare altri superstiti.
Nonostante il peggioramento delle condizioni climatiche il Mar Egeo continua a essere un punto di passaggio per centinaia di migliaia di persone in fuga dalla guerra o in cerca di una vita migliore.
Solo durante la giornata di mercoledì, secondo quanto dichiarato dal Ministero dei trasporti greco sarebbero otto i migranti morti nel tentativo di attraversare il Mar Egeo partendo dalla Turchia, in un totale di quattro naufragi: due nei pressi di Lesbo e due al largo dell’isola di Samos. Sei degli otto morti erano bambini.