Grecia, protesta nel campo di Moria: almeno due morti
Nel pomeriggio di domenica 29 settembre è scoppiato un incendio nel campo d’identificazione per migranti di Moria, a Lesbo, in cui almeno due persone, una madre e un bambino, hanno perso la vita.
Stando alla testimonianza dei migranti, nel rogo sarebbe morta anche una terza persona, un altro bambino. L’agenzia di stampa Ana invece ferma a due persone il bilancio delle vittime, facendo riferimento a fonti di polizia.
Dopo l’incendio, i migranti hanno protestato per le condizioni disumane in cui si trovano attualmente gli ospiti del centro e hanno chiesto di essere trasferiti sulla terraferma: la polizia ha represso la protesta con gas lacrimogeni, e decine di persone sono rimaste ferite.
“La situazione è tesa” ha affermato il sindaco di Lesbo Stratis Kytelis.
Il campo di Moria, che dovrebbe accogliere un massimo di 3mila persone, è attualmente occupato da 12mila persone ed è diventato il luogo simbolo delle difficoltà dell’Europa di gestire in modo dignitoso l’ondata migratoria che interessa le coste della Grecia.