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    Gran Bretagna, visto speciale agli studenti laureati in Università meritevoli: atenei italiani esclusi dalla lista

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 17 Mag. 2022 alle 15:34

    La Gran Bretagna apre le porte agli studenti stranieri, ma non a quelli che provengono da Università italiane: la nuova legge per attrarre giovani eccellenze da tutto il mondo, in vigore dal 30 maggio, concederà un “visto speciale” ai laureati nelle migliori università estere, tra cui però non figurano quelle del Belpaese. Nella lista di 37 atenei stilata da Londra sono incluse le cosiddette Ivy League americane (come Harvard e Yale) e cinque Università europee (i Politecnici di Losanna e Zurigo, l’Università di Monaco in Germania, quella Scienze e Lettere di Parigi – l’ex Ecole Normale Superieure – e la Karolinska di Stoccolma) ma non, per esempio, la Normale di Pisa o la Bocconi di Milano.

    Il visto speciale che verrà rilasciato a chi proviene dalle Università incluse nella lista consentirà a questi studenti – cosiddetti “individui ad alto potenziale” – di ottenere un permesso di soggiorno di due anni (o di tre se si è in possesso di un dottorato di ricerca) anche senza che abbiano un lavoro, concedendo loro la possibilità di cercarlo. Per tutti gli altri immigrati infatti, dopo la Brexit, è possibile entrare nel Paese solo se si ha già in tasca una offerta di lavoro e si soddisfano una serie di altri requisiti, tra cui un salario minimo equivalente a circa 30 mila euro l’anno.

    Per stilare la lista delle 37 Università ritenute meritevoli Londra si è rifatta a tre classifiche accademiche internazionali: quella del Times Higher Education, la QS World University Rankings e la Academic Ranking of World Universities, in cui gli atenei italiani non si trovano ai primi posti, nonostante le buone performance registrate quest’anno da alcune facoltà, come la Sapienza di Roma per quanto riguarda gli studi classici nel Qs World University Rankings. Dunque i nostri concittadini potranno ottenere il visto speciale solo se laureati all’Estero, in uno degli atenei dell’elenco.

    Ma neanche questo basterà: il visto per gli studenti costa 715 sterline (pari a circa 900 euro), cui vanno aggiunti circa 750 euro l’anno di contributo al servizio sanitario inglese. Infine bisogna dimostrare di avere sul proprio conto bancario 1.270 sterline (circa 1500 euro). Se fino a prima della Brexit molti giovani europei si recavano in Gran Bretagna per qualche anno per imparare l’inglese e fare esperienza, lavorando da camerieri o baristi, ora Londra ha deciso di fermare questo tipo di immigrazione di “manodopera non qualificata” e passare a un modello basato sull’attrazione di immigrati altamente qualificati da tutto il mondo.

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