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    Regno Unito, Liz Truss sarà la nuova premier: i conservatori l’hanno scelta come leader

    Di Piera Rocco
    Pubblicato il 5 Set. 2022 alle 16:03 Aggiornato il 5 Set. 2022 alle 17:04

    L’attuale ministra degli Esteri Liz Truss succederà a Boris Johnson alla carica di Primo Ministro britannico: è stato annunciato oggi, lunedì 5 settembre. Lo hanno deciso i membri del partito dei conservatori chiamati a votare dopo una campagna che ha visto Truss contro Rishi Sunak. Quest’ultimo era Ministro delle Finanze fino alla crisi del governo Johnson di luglio scorso, durante la quale si era dimesso insieme ad altri 59 politici.

    Il programma di Truss include: taglio delle tasse ai ricchi, annullamento dell’aumento delle tasse alle aziende (doveva salire da 19% a 21% ), meno tasse sui carburanti per rispondere alla crisi energetica e l’aumento delle spese militari per arrivare al 3% , eccedendo così di un punto il tasso richiesto dalla Nato. Molti hanno identificato in lei un’erede del tatcherismo. Cresciuta tra le fila dei democratici liberali durante la gioventù, una volta uscita da Oxford il suo liberismo ha trovato la migliore espressione nel pensiero conservatore. Dopo alcune sconfitte elettorali fa il salto di qualità con Cameron alla guida del partito venendo eletta deputata. È stata un’oppositrice della Brexit ma dopo il risultato del referendum, riconoscendo che uscire dall’Europa sarebbe stata un’opportunità di cambiamento, ha decisamente cambiato idea.

    Oggi durante il suo discorso ha voluto ringraziare il suo predecessore: “Boris, hai portato a termine la Brexit. Hai sconfitto Jeremy Corbyn. Hai preparato il vaccino e hai affrontato Vladimir Putin. Sei ammirato da Kiev a Carlisle”. Sicuramente la Brexit è stata una fortuna per la carriera di Truss, nonostante avesse fatto campagna per il Remain, la sua politica di sfida di fronte all’Unione Europea mentre era Ministro degli esteri gli è valsa la stima degli euroscettici.

    Sotto Theresa May è diventata Ministro della Giustizia e sotto Johnson ha ricoperto l’incarico di Ministro degli Esteri, adottando una delle linee più dure contro la Russia di Putin. Durante la crisi di governo non si è dimessa, rimanendo fedele a BoJo e guadagnandosi così il rispetto dei suoi sostenitori. Con l’appoggio dell’ala destra del partito ha ottenuto 81.326 contro i 60.399 del suo avversario.

    Dopo l’investitura ricevuta dalla regina, dovrà formare un nuovo governo. Tra i grossi dossier da affrontare durante il mandato ci sono il caro bollette, per il quale Lizz Truss ha proposto di ridurre i contributi sociali in modo da aumentare il potere d’acquisto delle famiglie, e il referendum per l’indipendenza della Scozia, che la nuova leader, secondo alcune rivelazione, intenderebbe ostacolare.

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