Le prefettura di Parigi ha vietato la manifestazione di
giovedì 23 giugno nella capitale francese, la decima negli ultimi tre mesi,
convocata dai sindacati contro il jobs act del governo.
La guerriglia urbana scatenata da alcune frange di
manifestanti durante gli ultimi cortei ha messo sotto pressione le forze di
sicurezza francesi che già devono gestire lo stato di emergenza dichiarato dopo
gli attentati di novembre e garantire l’ordine pubblico durante gli Europei di
calcio.
Il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve aveva suggerito
come compromesso un “raduno statico”, invece di un corteo. Ma i sindacati hanno
giudicato la richiesta inaccettabile e hanno proposto un percorso alternativo.
“Dopo un attento esame, il prefetto di Parigi ha rilevato
che le proposte presentate dai sindacati non soddisfano né le esigenze di
ordine pubblico né le richieste della polizia che necessiterebbe di maggiori
risorse”, ha comunicato la prefettura in una nota. “In queste condizioni, il
prefetto ritiene che non ci sia altra scelta se non vietare la manifestazione”.
In una dichiarazione congiunta i sindacati Confédération
générale du travail (Cgt) e Force ouvrière (Fo), che si oppongono alla riforma,
sostenuta invece dall’altro grande sindacato, la Confédération française démocratique
du travail (Cfdt), hanno chiesto un incontro con Cazeneuve.
La riforma, fortemente voluta dal presidente della
repubblica François Hollande e dal primo ministro Manuel Valls, prevede la
semplificazione delle regole di assunzione e di licenziamento, una maggiore
flessibilità sugli orari di lavoro e la possibilità per le grandi aziende di
ridurre i salari.
Secondo alcuni esperti e la maggioranza della popolazione
francese, tuttavia, invece di incoraggiare le aziende ad assumere e combattere
la disoccupazione, come sostiene il governo, la legge metterebbe in discussione
alcune tutele fondamentali dei lavoratori.
I sindacati negli ultimi tre mesi hanno indetto una serie di
scioperi che per alcuni giorni hanno bloccato il sistema dei trasporti del
paese e una serie di manifestazioni che tuttavia sono sfociate in azioni
violente.
Durante il corteo del 14 giugno, a Parigi è scoppiata una
guerriglia urbana, con sassi, bastoni, bottiglie, vetrine infrante, auto
rovesciate e bici in fiamme, 40 feriti negli scontri con la polizia e 58
persone arrestate.