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    Il governo francese vieta la manifestazione prevista per giovedì a Parigi

    Il prefetto ha giustificato la misura a causa delle violenze nel corteo del 14 giugno, la minaccia terroristica e i problemi di ordine pubblico durante gli Europei

    Di TPI
    Pubblicato il 22 Giu. 2016 alle 12:23 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:45

    Le prefettura di Parigi ha vietato la manifestazione di
    giovedì 23 giugno nella capitale francese, la decima negli ultimi tre mesi,
    convocata dai sindacati contro il jobs act del governo.

    La guerriglia urbana scatenata da alcune frange di
    manifestanti durante gli ultimi cortei ha messo sotto pressione le forze di
    sicurezza francesi che già devono gestire lo stato di emergenza dichiarato dopo
    gli attentati di novembre e garantire l’ordine pubblico durante gli Europei di
    calcio.

    Il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve aveva suggerito
    come compromesso un “raduno statico”, invece di un corteo. Ma i sindacati hanno
    giudicato la richiesta inaccettabile e hanno proposto un percorso alternativo.

    “Dopo un attento esame, il prefetto di Parigi ha rilevato
    che le proposte presentate dai sindacati non soddisfano né le esigenze di
    ordine pubblico né le richieste della polizia che necessiterebbe di maggiori
    risorse”, ha comunicato la prefettura in una nota. “In queste condizioni, il
    prefetto ritiene che non ci sia altra scelta se non vietare la manifestazione”.

    In una dichiarazione congiunta i sindacati Confédération
    générale du travail (Cgt) e Force ouvrière (Fo), che si oppongono alla riforma,
    sostenuta invece dall’altro grande sindacato, la Confédération française démocratique
    du travail (Cfdt), hanno chiesto un incontro con Cazeneuve.

    La riforma, fortemente voluta dal presidente della
    repubblica François Hollande e dal primo ministro Manuel Valls, prevede la
    semplificazione delle regole di assunzione e di licenziamento, una maggiore
    flessibilità sugli orari di lavoro e la possibilità per le grandi aziende di
    ridurre i salari.

    Secondo alcuni esperti e la maggioranza della popolazione
    francese, tuttavia, invece di incoraggiare le aziende ad assumere e combattere
    la disoccupazione, come sostiene il governo, la legge metterebbe in discussione
    alcune tutele fondamentali dei lavoratori.

    I sindacati negli ultimi tre mesi hanno indetto una serie di
    scioperi che per alcuni giorni hanno bloccato il sistema dei trasporti del
    paese e una serie di manifestazioni che tuttavia sono sfociate in azioni
    violente.

    Durante il corteo del 14 giugno, a Parigi è scoppiata una
    guerriglia urbana, con sassi, bastoni, bottiglie, vetrine infrante, auto
    rovesciate e bici in fiamme, 40 feriti negli scontri con la polizia e 58
    persone arrestate.

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