La prima stagione di Gomorra, ispirata all’omonimo libro del 2006 di Roberto Saviano, era stata un trionfo di critica e di pubblico a livello globale, con l’acquisto dei diritti da parte di 130 paesi e l’acclamazione unanime, per uno stile crudo e adrenalinico, mai visto prima in un prodotto seriale italiano.
Forte di questa attesa, la seconda stagione della serie tv Gomorra è stata trasmessa contemporaneamente da Sky in cinque paesi europei (Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Austria) e successivamente è stata passata anche sugli schermi statunitensi del canale televisivo Sundance Tv.
Evidentemente lo stile appassionante della serie, distante da qualunque regola non scritta della serialità televisiva italiana, e con una narrazione priva di ogni romanticismo, ha colpito anche i severi critici del New York Times, prestigioso quotidiano statunitense che lunedì 5 dicembre ha annunciato i titoli delle opere televisivee considerate come le più belle del 2016.
Gomorra si è piazzata al terzo posto nella categoria dedicata alle serie internazionali, non statunitensi, subito dopo Happy Valley, un dramma poliziesco britannico, e Detectorists, una commedia sempre di provenienza britannica.
“La prima stagione di questa serie, una classica saga mafiosa ambientata nella Napoli contemporanea, è un mix che dà assuefazione di velocità, tensione, atmosfere desolate e violenza cruda”, ha così definito il quotidiano la serie nostrana diretta da Stefano Sollima. “Pur rifacendosi nel suo stile alla tradizione della mitologia e del cinema italiano e americano riguardante la malavita, ha un carattere tipicamente europeo, con un realismo da opera lirica che non somiglia a nulla di quello che produce la tv americana”.
Tra le altre serie apprezzate dal quotidiano – qui la lista completa –, The Americans, il cartone animato di Netflix BoJack Horseman, The People v. O.J. Simpson e Transparent.