Gli indigeni della tribù Achuar, che vivono nella foresta Amazzonica peruviana, verranno risarciti dal colosso petrolifero statunitense Occidental Petroleum per i gravi danni causati dall’inquinamento dell’area in cui vivono.
Gli Achuar avevano denunciato la Occidental Petroleum nel 2007, accusandola di inquinare consapevolemente la loro terra e di aver causato morti premature e difetti alla nascita tra i membri della comunità.
È la prima volta che una compagnia statunitense è stata portata davanti a un tribunale americano per via di un inquinamento causato in un altro Paese.
Il caso era stato inizialmente respinto nel 2008, dopo che una corte federale americana aveva sentenziato di non avere giurisdizione in materia.
Secondo Marco Simons, direttore legale di EarthRights International, una Ong a difesa dei diritti umani e dell’ambiente, la vittoria degli Achuar rappresenta un precedente “importante per i casi legali futuri, ed è già stato citato da altre corti statunitensi”.
La Occidental Petroleum ha svolto trivellazioni in Perù tra il 1971 e il 2000.
Secondo quanto afferma un rapporto dell’organizzazione non governativa Amazon Watch, che si occupa di proteggere le foreste pluviali e i diritti dei nativi locali, a causa delle attività per estrarre petrolio dal terreno, sono state rilasciate nel terreno e nelle falde acquifere grandi quantità di piombo, arsenico e cadmio, in contravvenzione alle norme dettate dalla comunità internazionale.
La cifra esatta del risarcimento non è stata divulgata. I fondi provenienti dalla Occidental Petroleum verranno utilizzati per progetti che tutelano la salute e l’istruzione delle cinque comunità Achuar che avevano sporto denuncia.
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