Le houseboat sono barche munite di spazi abitabili. A Londra sono molto gettonate, soprattutto tra gli studenti, come soluzione alternativa alla bolla immobiliare. L’esponenziale aumento dei prezzi delle case nella capitale (86 per cento dal 2009) ha spinto molti giovani a trasferirsi sulle barche lungo la rete dei canali: per molti risulta vantaggioso rispetto al vivere in una stanza a prezzi stellari, arrivando a stento a fine mese.
Queste barche, larghe circa due metri, venivano in origine impiegate dalla forza lavoro durante la rivoluzione industriale. Il loro uso è variato nel tempo, ma non la loro presenza lungo le rive del Tamigi. Gli inglesi hanno infatti continuato ad apprezzarle e utilizzarle per trascorrervi qualche giorno durante le vacanze. Solo di recente, le houseboat sono diventate una valida alternativa alla casa.
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Se prima ad abitare lungo le rive era solo una piccola comunità, oggi a Londra è del tutto normale. Il vantaggio? Ci si può ormeggiare dove si vuole, con l’obbligo di spostarsi ogni due settimane, e vivere in diverse parti della città portandosi dietro tutta la casa. La licenza annuale costa circa 800 sterline, ma vivere in una barca da canale non è per tutti: gli spazi sono molto ristretti, la manutenzione deve essere costante e il deposito del bagno va svuotato continuamente per garantirne un corretto funzionamento.
Il costo di una barca gira intorno alle 20mila sterline. Quelle di dimensioni più piccole costano intorno alle 7mila sterline. Molti utilizzano pannelli solari per generare energia: un enorme risparmio se si pensa ai prezzi delle stanze in affitto a Londra (una media di 600 sterline al mese, spese escluse).
(Gli interni di una houseboat a Londra. Credit: Tom Watkins)