L’Austria non è un paese per vecchi. Sebastian Kurz, classe 1986, è stato nominato lunedì 15 maggio 2017 nuovo segretario della ÖVP, il partito di centrodestra che ha tenuto nell’ultima settimana l’intero paese con il fiato sospeso.
Kurz, figlio d’insegnanti cresciuto in uno dei quartieri periferici di Vienna, non è un volto nuovo della politica austriaca. Dal 2014 ricopre la carica di ministro degli Esteri. Un enfant prodige, come lo definiscono in molti, e forse presto anche nuovo cancelliere austriaco.
Dopo il ritiro a sorpresa del vicecancelliere e segretario della ÖVP, Reinhold Mitterlehner, e la chiara presa di posizione dell’allora ministro degli Esteri Kurz verso l’attuale linea di governo di coalizione SPÖ-ÖVP, le elezioni anticipate sembrano essere ormai inevitabili. La data potrebbe essere fissata per il 22 ottobre 2017.
Le prossime settimane saranno decisive. Intanto sono iniziati i preparativi per una campagna elettorale che ha già toni da duello all’ultimo sangue.
La posta in gioco è altissima. Per l’attuale cancelliere socialdemocratico Christian Kern, un’eventuale vittoria rappresenterebbe una nuova occasione di riscatto e la possibilità di rafforzare la propria posizione all’interno del partito e la tanto attesa legittimazione popolare. Per Kurz e per la ÖVP molto di più: un esito negativo significherebbe la fine della propria carriera politica e la crisi definitiva di un partito già allo sfascio.