Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    La giornalista che ha indagato sui MaltaFiles è morta nell’esplosione della sua auto

    Daphne Caruana Galizia, la più nota giornalista investigativa maltese, era stata inserita da Politico nella lista dei 28 personaggi che stanno agitando l'Europa

    Di Giuseppe Loris Ienco
    Pubblicato il 16 Ott. 2017 alle 18:49 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:05

    Daphne Caruana Galizia, la più nota giornalista investigativa maltese, è morta nell’esplosione della sua automobile a Bidnija, nella parte settentrionale dell’isola.

    Secondo l’agenzia stampa Reuters non si tratta di un incidente, ma le circostanze sono ancora da verificare. Stando alle prime notizie diffuse dalla polizia maltese, la Peugeot 108 sulla quale si trovava la giornalista è esplosa a causa di un ordigno molto potente.

    Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

    Caruana Galizia aveva seguito l’inchiesta internazionale sui MaltaFiles, secondo la quale la piccola isola del Mediterraneo sarebbe diventata un paradiso fiscale all’interno dell’Unione europea.

    Secondo la stampa maltese, Caruana Galizia aveva denunciato alla polizia di aver ricevuto minacce di morte quindici giorni fa.

    È stata inoltre la prima a diffondere la notizia del coinvolgimento nei Panama Papers di Konrad Mizzi e Keith Schembri, rispettivamente capo staff di Muscat e ministro dell’Energia e della Salute.

    Una delle sue inchieste più recenti aveva lanciato ombre su Michelle Muscat, moglie del primo ministro, accusata di essere la beneficiaria di una società con sede a Panama che muoveva ingenti quantità di denaro su conti bancari in Azerbaigian.

    Caruana Galizia, la cui carriera era iniziata nel 1987 sulle pagine del Times of Malta, aveva 53 anni e gestiva un blog molto popolare chiamato Running Commentary sul quale denunciava casi di presunta corruzione a Malta.

    Tra i bersagli della giornalista anche il primo ministro maltese, Joseph Muscat, che ha definito l’attentato “un barbarico attacco alla libertà di stampa”.

    “Non mi fermerò fino a quando non sarà fatta giustizia. Il nostro paese lo merita”, ha detto Muscat in un messaggio televisivo.

    Inoltre, il politico quarantatreenne ha annunciato che l’FBI (Federal Bureau of Investigation), ente investigativo di polizia federale degli Usa, aiuterà nelle indagini mandando alcuni agenti sull’isola.

    Adrian Delia, leader dell’opposizione maltese, ha detto che la blogger è stata vittima di “un omicidio politico”.

    Delia ha chiesto l’apertura di un’indagine indipendente per far luce sulle cause della sua morte: “Non accetteremo un’indagine condotta da polizia, esercito o magistratura, i cui vertici sono stati duramente criticati da Caruana Galizia”, ha aggiunto Delia.

    Lo scandalo che la donna aveva fatto emergere aveva portato Joseph Muscat a indire elezioni anticipate lo scorso giugno, nuovamente vinte dal partito Laburista da lui guidato.

    Quest’anno Caruana Galizia era stata inserita da Politico nella lista dei 28 personaggi che stanno “modellando e agitando l’Europa”.

    Qui il suo ultimo articolo pubblicato sul suo blog pochi minuti prima della morte.

    I giornalisti dell’Espresso, con i quali Caruana Galizia aveva collaborato per i Panama Papers, hanno manifestato il loro cordoglio: “Apprendiamo con sgomento e dolore la notizia dell’uccisione della coraggiosa collega Daphne Caruana Galizia , vittima oggi a Malta di un attentato”.

    “Il brutale omicidio di Daphne dimostra ancora una volta quanto un’informazione documentata e di denuncia sia percepita come un pericolo dai potenti e della criminalità organizzata”, si legge nell’articolo di commiato.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version