Giornalista giapponese vince causa di 27mila euro per stupro
Un tribunale di Tokyo ha ordinato ad un ex corrispondente del canale televisivo Tbs, Noriyuki Yamaguchi, di pagare danni per 3,3 milioni di yen (pari a circa 27mila euro) alla giornalista Shiori Ito, che lo aveva accusato di stupro.
Secondo quanto denunciato dalla giornalista, i fatti risalgono al 2015, quando lei era una tirocinante all’agenzia Reuters di Tokyo. Durante una cena di lavoro con il celebre reporter, autore di un volume sul primo ministro Shinzo Abe e capo dell’ufficio di Washington della Tbs, l’aveva prima intossicata e poi abusata contro la sua volontà in una stanza d’albergo.
All’epoca la ragazza aveva già denunciato l’accaduto, ma dopo un primo ordine di arresto Yamaguchi era stato scagionato per volontà del direttore della polizia criminale della capitale, molto vicino al capo dello staff di Shinzo Abe.
Shiori decide così di far causa al giornalista civilmente e di chiedere un grosso risarcimento, mentre scrive il libro “Black Box”, in cui racconta pubblicamente quello che le è avvenuto.
Il giudice della Corte distrettuale ha detto di avere consultato la polizia e gli amici della vittima, sostenendo che l’accusa non aveva motivi di affermare il falso, e aggiungendo che il 53enne Yamaguchi aveva cambiato più volte versione della vicenda. Yamaguchi aveva denunciato a sua volta Ito per 130 milioni di yen per aver danneggiato la sua reputazione.
Il giudice Suzuki ha detto che la sentenza che prevede il risarcimento della vittima per 27mila euro ha il compito di richiamare l’attenzione su un caso di pubblico interesse, nel tentativo di migliorare la conoscenza nei casi di abusi sessuali. Secondo un sondaggio governativo, in Giappone solo il 4 per cento delle vittime di stupri sporge denuncia.