Sabato 20 aprile i gilet gialli si preparano al 23esimo atto delle proteste che vanno ormai avanti da mesi nella capitale francese.
Nel corso della mattina non si sono registrati scontri né disordini, ma le forze dell’ordine a presidio della città hanno fermato 189 persone.
Il Governo teme particolarmente le manifestazioni di oggi a causa del previsto arrivo nella capitale di almeno un migliaio di “ultrà gialli” (i casseur’), tanto che a mezzogiorno il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, si è recato dal presidente Emmanuel Macron per fare “il punto della situazione”.
Alla vigilia del 23esimo atto, i gilet gialli hanno annunciato un nuovo “ultimatum” come quello del 16 marzo, quando si registrano diversi incidenti sugli Champs-Elysees.
Le misure di sicurezza – In vista delle nuove manifestazioni, è stato vietato l’ingresso agli Champs-Elysees, alla zona attorno alla cattedrale di Notre-Dame e sono stati schierati circa 60mila agenti.
A Parigi sono anche state chiuse molte stazioni della metropolitana e sono aumentati i controlli di alcuni siti a rischio, dall’Assemblée Nationale all’Eliseo.
La manifestazione – Nella capitale sono previsti ben quattro diversi cortei, uno dei quali dovrebbe raggiungere il centro di Parigi dalla banlieue di Saint-Denis. I gilet gialli hanno annunciato una mobilitazione particolare per il 20 aprile, giorno in cui si chiude anche il cosiddetto Grand Débat National sponsorizzato da Macron.
I cittadini francesi hanno avuto tempo fino ad oggi per comunicare online al Governo quali fossero secondo loro le priorità del paese e i risultati della consultazione saranno annunciato il 25 aprile da Macron in conferenza stampa.
Nonostante l’appello all’unità del presidente dopo l’incendio dii Notre Dame, sono stati numerosi i gruppi che su Facebook hanno invitato i cittadini a mobilitarsi.
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