Il lancio di quello che doveva essere il primo razzo sviluppato in Giappone da un’azienda privata per raggiungere lo spazio è fallito.
Il razzo infatti è esploso pochi secondi dopo il decollo da Hokkaido, in Giappone.
I funzionari di Interstellar Technologies Inc., fondata a Hokkaido dall’ex presidente della Livedoor Co., Takafumi Horie, hanno dichiarato che il razzo, denominato Momo-2, è esploso verso le 5:30 del mattino, subito dopo il lancio.
Il razzo senza equipaggio dal peso di 1 tonnellata era lungo 10 metri e largo 50 centimetri.
Quest’ultimo lancio è stato il secondo, fallimentare anche questa volta, diretto dalla Interstellar Technologies.
Lo scorso luglio era stato lanciato il razzo Momo-1, ma l’operazione è stata interrotta dopo che gli operatori avevano perso il contatto circa 70 secondi dall’inizio del volo.
I membri del progetto sono rimasti senza parole dallo scarso risultato ottenuto.
“Non sono riuscito a capire immediatamente cosa è successo”, ha dichiarato il presidente di Interstellar Technologies Takahiro Inagawa in una conferenza stampa.
“Non siamo riusciti a realizzare ciò che dovevamo fare. Mi dispiace”, ha affermato Inagawa.
Il fondatore di Interstellar Technologies Inc., Horie, l’ha definito “un fallimento senza precedenti”.
“Dobbiamo trovare dei modi per migliorare”, ha però aggiunto.
Inagawa ha spiegato che Momo-2 ha perso la spinta quattro secondi dopo il decollo e che il motore principale ha probabilmente avuto un problema.
“La prima volta il razzo è caduto dopo aver percorso almeno un tratto del percorso previsto, per cui il fatto che questo secondo lancio sia terminato ancora prima è qualcosa di inaspettato”, ha commentato uno degli operatori.
Il lancio è costato decine di milioni di yen. La società aveva raccolto circa 257 mila dollari attraverso il crowdfunding.
Momo-2 era stato programmato per atterrare in mare dopo aver raggiunto lo spazio.
Ad assistere al lancio del razzo prodotto dall’azienda privata Interstellar Technologies Inc c’erano circa 600 persone.
Il silenzio è caduto tra la folla dopo il fallimento delle operazioni.
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