Almeno 80 persone risultano ancora disperse dopo la frana che ha travolto nel finesettimana 130 abitazioni e palazzi nella cittadina giapponese di Atami, uccidendo almeno tre persone. Interi edifici sono stati travolti dai detriti che una forza d’urto devastante si sono riversati lungo il versante della collina, in seguito alle piogge torrenziali.
Proseguono le ricerche dei soccorritori, con oltre 1.500 membri delle Forze di Autodifesa impegnati nei lavori. Come riporta l’Ansa, nelle ultime ore 23 persone sono state messe in salvo, incluse una madre con un neonato, estratti dall’interno di un edificio coperto dai detriti. Entrambi sono in buone condizioni e fuori pericolo di vita.
🔵#Giappone Almeno 20 i dispersi ad #Atami per la frana – un vero e proprio fiume di fango – che ha travolto la popolare località turistica, situata a circa 200 km a sud di Tokyo. Da giorni sulla zona si stanno abbattendo forti piogge. pic.twitter.com/mfFqS5p8XG
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) July 3, 2021
Le autorità giapponesi hanno suggerito a 37.500 residenti dell’area di abbandonare le loro abitazioni, ma gli ordini non siano vincolanti. L’agenzia meteorologica nazionale prevede ulteriori precipitazioni che potrebbero causare nuovi smottamenti del territorio.
#Japon #Japan 🇯🇵 he city of. #Atami in Japan has been hit by severe landslides after heavy rains. At least 19 people are missing. pic.twitter.com/YYsb41duO9
— Sofiane (@sofianeyanni23) July 3, 2021
Sulla città di Atami negli ultimi tre giorni è caduto un ammontare di pioggia equivalente alla media dell’intero mese di luglio. Si tratta di un fenomeno inconsueto che, secondo i meteorologi, è destinato a ripetersi con sempre maggiore frequenza a fronte dei cambiamenti climatici, che rendono la tradizionale stagione delle piogge in Giappone, nelle sei settimane da giugno e luglio, ancora più imprevedibile.
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