Come previsto, Gianni Pittella, capogruppo dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici (S&D), ha annunciato mercoledì 30 novembre la sua candidatura come presidente del Parlamento europeo, per succedere a Martin Schulz .
Pittella ha fornito nella conferenza stampa due ragioni essenziali per la sua scelta. La prima è quella di evitare che lo schieramento di centrodestra del Partito popolare europeo (Ppe) ottenga il controllo delle maggiori istituzioni europee. La seconda è quella di reagire alle svolte populiste e antieuropeiste, con un programma progressista che rinvigorisca l’Unione europea, promuovendo nuove politiche economiche e sociali che vadano oltre l’austerità.
La candidatura di Pittella rompe l’accordo del 2014 stretto con i popolari, a cui sarebbe dovuta passare la presidenza dell’Europarlamento. Questo patto, secondo alcuni analisti, aveva minato la credibilità e il profilo politico dell’S&D.
Resta incerto se l’italiano, esponente del Partito Democratico e già presidente ad interim dell’Europarlamento tra giugno e luglio 2014, otterrà il sostegno di tutto il suo gruppo. Pittella dovrà conquistare anche i voti al di fuori del suo schieramento, tra i partiti minori e, probabilmente, tra i popolari.
Il prossimo presidente del Parlamento europeo sarà eletto a scrutinio segreto il 17 gennaio 2017 dagli eurodeputati.
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