Israele ha aumentato le misure di sicurezza intorno alla Città Vecchia di Gerusalemme dove i leader palestinesi avevano preannunciato per il 21 luglio un venerdì di protesta.
L’accesso all’area è stato vietato agli uomini al di sotto dei 50 anni d’età, mentre per le donne resta libero.
Le proteste erano state annunciate dopo che la polizia israeliana il 14 luglio aveva adottato le prime misure restrittive per limitare l’accesso alla moschea di al-Aqsa, a seguito dell’uccisione di due militari da parte di tre uomini arabo-israeliani.
Dei metal detector sono stati installati all’entrata del luogo sacro nello scorso finesettimana e da quel momento ci sono stati alcuni scontri. L’installazione dei dispositivi è stata criticata dai leader palestinesi e musulmani.
Israele sostiene che le misure siano necessarie a garantire la sicurezza del luogo sacro, chiamato Spianata delle Moschee o Nobile Santuario dai musulmani, e Monte del Tempio dagli ebrei.
Giovedì 20 luglio si sono verificati altri scontri alla Spianata delle moschee tra i palestinesi in protesta contro le misure di accesso e le forze di sicurezza israeliane. Ventidue persone sono rimaste ferite.