La tensione resta altissima a Gerusalemme dopo l’attentato che ieri ha causato la morte di 7 fedeli all’uscita di una sinagoga nel quartiere di Neve Yaakov: questa mattina nella zona est della città c’è stato un nuovo attacco nei pressi del sito archeologico
Due i feriti, padre e figlio di quarantasette e ventisette anni, mentre la polizia ha fatto sapere di aver “neutralizzato” l’aggressore, un ragazzino di tredici anni.
Le vittime sono state soccorse immediatamente, le loro condizioni sono state definite gravi ma stabili. Il ragazzino ha aperto il fuoco a Ma’alot Street, colpendo i due malcapitati al petto.
Due civili armati, con regolare porto d’armi, lo hanno fermato: adesso è in stato di fermo, gravemente ferito. È un residente di Gerusalemme est.
Le forze di sicurezza israeliane stanno cercando di capire se abbia agito da solo o se abbia dei complici. In un filmato che riprende i momenti degli spari si sente lo si sente chiaramente gridare ‘Allah Akbar’.
La città è blindata: almeno 42 persone sono state arrestate dalla polizia in seguito all’attentato terroristico di ieri sera all’uscita da una sinagoga dopo lo shabbat . Sono tutti residenti del quartiere di a-Tur, a Gerusalemme est.
In manette anche i membri della famiglia dell’attentatore, che ieri è stato ucciso dopo l’attacco. Le forze di sicurezza israeliane hanno elevato lo stato di allerta e disposto ulteriori spiegamenti di forze in Cisgiordania.
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