Gerusalemme, 2019 anno record per demolizioni di case palestinesi
Il 2019 è già l’anno record in fatto di demolizioni di abitazioni palestinesi a Gerusalemme Est: nei dieci mesi di quest’anno, secondo l’organizzazione non governativa israeliana B’Tselem, sono state distrutte almeno 140 case palestinesi.
Si tratta del dato più alto dal 2004, l’anno in cui B’Tselem ha iniziato a tenere traccia delle demolizioni. Il record precedente risaliva al 2016, con 92 case demolite.
Quest’anno, secondo l’ong israeliana, hanno perso la casa 238 palestinesi, tra cui 127 minori. Il mese scorso un altro gruppo israeliano per i diritti umani, Peace Now, ha denunciato una situazione di discriminazione sistematica nei confronti dei residenti palestinesi: pur rappresentando oltre il 60% della popolazione di Gerusalemme est, dal 1991 i cittadini palestinesi hanno ricevuto solo il 30 per cento dei permessi totali di costruzione.
Di conseguenza, Peace Now ha stimato che metà delle 40.000 unità abitative costruite nei quartieri palestinesi dal 1967 mancano di permessi, mettendoli a rischio costante di demolizione.
Nel 2017, il presidente statunitense Donald Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele, una decisione che ha scatenato la reazione dei palestinesi.