La cancelliera tedesca Angela Merkel ha accettato per la prima volta di fissare un tetto annuale sul numero dei rifugiati da accogliere in Germania.
Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
Saranno 200mila le persone che potranno essere accolte per ragioni umanitarie.
Inoltre, i richiedenti asilo potranno in futuro essere ospitati in centri ad hoc in attesa che le pratiche vengano completate, mentre oggi vengono suddivisi in diversi punti d’appoggio in tutto il paese.
La Merkel ha ceduto alle pressioni della Csu, l’ala bavarese dell’Unione cristiano-democratica (Cdu), il partito della Cancelliera.
Il limite di quota 200 mila sarà sottoposto a due condizioni: nessuna persona con diritto allo status di rifugiato sarà respinta al confine tedesco e la quota potrà essere alzata in caso di emergenze umanitarie.
Il leader della Csu Seehofer aveva chiesto l’introduzione di questo numero limite già all’inizio del 2017, ma aveva ritirato la sua richiesta dopo che la Merkel aveva promesso di rendere più severi i criteri per riconoscere lo status di rifugiato e aveva aumentato il numero di espulsioni per chi si vedeva negare la richiesta.
Il provvedimento per il momento è solo un accordo preliminare e interno ai due partiti, non una legge. Non si conoscono quindi i dettagli di come, quando e se verrà effettivamente inserito nella legislazione tedesca.
Maggiori particolari sull’intesa dovrebbero essere forniti oggi in una conferenza stampa congiunta a Berlino.
Si attendono le reazioni dei liberali dell’Fdp di Christian Lindner. Ma soprattutto dei Verdi, che hanno sempre sostenuto una politica di massima accoglienza nei confronti dei migranti.
Nel 2015, durante la crisi dei rifugiati siriani, la Germania accolse 890mila persone; nel 2016 ha ricevuto quasi 750mila domande di asilo e circa 400 mila sono state accolte. In 250 mila hanno ottenuto lo status di rifugiati, mentre altri 150mila hanno ottenuto la protezione sussidiaria.
Leggi l'articolo originale su TPI.it