Attentato Munster Germania | L’attentatore è un tedesco con problemi psichici: 3 morti | Tutti gli aggiornamenti in tempo reale | Diretta
Un furgone ha investito diversi passanti ed è piombato sulla folla nella città di Münster, in Germania. Ci sono almeno 3 morti e decine di feriti, di cui sei gravi, come confermato dal ministro dell’Interno tedesco • Cosa sappiamo finora
La polizia ha perquisito l’abitazione del conducente del furgone, un cittadino tedesco di 49 anni già noto per problemi psichici, che si è suicidato sparandosi alla testa. I media locali hanno riferito che il suo nome è Jens R. Handeln.
Gli inquirenti sostengono che non ci sono indicazioni che si tratti di terrorismo. Il ministro dell’Interno del NordReno-Vestfalia Herbert Reul ha infatti negato un collegamento con organizzazioni legate al terrorismo. Qui abbiamo raccolto le immagini dal luogo dell’attacco.
Chi è l’attentatore di Munster
Alla guida del furgone piombato sulla folla a Munster era Jens R. Handeln, 49enne tedesco con problemi psichici. Sempre secondo la Sueddeutsche Zeitung, l’uomo già nel 2014 e nel 2016 si era fatto notare per instabilità psichica. Non ci sarebbero indicazioni di una matrice terroristica.
Il governo tedesco, tramite la portavoce Ulrike Demmer, ha commentato “le terribili notizie da Munster” e “ha espresso la propria vicinanza alle vittime e ai familiari”. In questo articolo abbiamo raccolto tutte le informazioni per fare il punto della situazione: cosa sappiamo finora sull’attentato a Munster in Germania? Ecco quello che dovete sapere.
Dove è avvenuto l’attentato
L’attacco è avvenuto nei pressi della statua di Kiepenkerl, nella città vecchia. Münster si trova nella Renania Settentrionale-Vestfalia, nell’ovest della Germania. Il ministero degli Esteri italiano è al lavoro per verificare se vi fossero presenti italiani coinvolti nel corso dell’attacco.
Un anno dopo Stoccoloma
L’attacco con furgone sulla folla a Munster, in Germania, è avvenuto esattamente un anno dopo un simile attentato verificatosi a Stoccolma, in Svezia, il 7 aprile 2017.
Un anno dopo: se oggi è stato un tedesco di 49 anni a investire i pedoni e causare la morte di almeno tre persone nella città vecchia di Munster, esattamente un anno fa fu la volta di Rakhmat Akilov, 39 anni, richiedente asilo uzbeko, che si gettò sulla folla alla guida di un camion nella via Drottninggatan. Il bilancio di quell’attentato fu di 4 morti, tra cui una bambina di 11 anni, e una decina di feriti. L’uomo si diede alla fuga, ma in seguito fu arrestato.
I precedenti in Germania
A dicembre del 2016 un tir aveva travolto la folla presso il mercatino di Natale Breitscheidplatz, a Berlino, provocando la morte di 12 persone, tra cui anche una ragazza italiana, e ferendone oltre 40. Quell’attentato venne rivendicato dall’Isis.
L’attentatore, il tunisino Anis Amri, venne poi ucciso il 23 dicembre 2016 dalla polizia italiana a Sesto San Giovanni, nella periferia di Milano, in seguito alla sua fuga. A fine marzo di quest’anno, proprio pochi giorni fa, la polizia italiana ha sgominato la rete dei contatti italiani di Amri grazie a un’operazione antiterrorismo.
Le autorità tedesche confermarono che si trattò di un attentato dalla dinamica molto simile a quella dell’attacco di Nizza del 14 luglio, in cui un uomo a bordo di un camion ha travolto la folla sul lungomare della città della Costa Azzurra, uccidendo oltre 80 persone.
Ecco tutti gli attentati con furgone e auto, da Nizza a oggi
Nel corso degli ultimi due anni, gli attentati con veicoli utilizzati come “armi” sono stati molteplici. Dai camion ai van, passando per i furgoni rubati o affittati, sono in grande crescita gli eventi tragici in cui non sono più solo le armi a essere protagoniste, ma anche e soprattutto i veicoli.
Da Berlino a Barcellona, passando per Nizza e ora Munster, la lista degli attentati con furgoni, van, tir e più genericamente veicoli su quattro ruote è lunga. Ed è proprio l’elemento “sorpresa” che ha reso difficile prevenire l’attacco di aggressori e miliziani fedeli all’Isis in giro per l’Europa, spesso chiamati “lupi solitari”.
Nizza: 14 luglio 2016, un terrorista alla guida di un camion fa strage di 86 persone sulla Promenade des Anglais prima di essere ucciso.
Berlino: 19 dicembre 2016, il tunisino Anis Amri alla guida di un camion rubato investe e uccide 12 persone in un mercatino natalizio nella capitale tedesca.
Londra: 22 marzo 2017, Khalid Masood noleggia un’auto e la lancia a tutta velocità contro i passanti su Westminster Bridge. Uccide 4 persone per poi schiantarsi contro l’ingresso del palazzo di Westminster. Qui scende dalla vettura e armato di un grande coltello colpisce a morte l’agente Ken Palmer, prima di essere abbattuto dalla scorta di un ministro.
Stoccolma: 7 aprile 2017, un richiedente asilo uzbeko, Rakhmat Akilov, 39 anni, si lancia alla guida di un camion sulla folla nella via Drottninggatan: 4 morti, tra cui una bambina di 11 anni, e una decina di feriti. L’uomo fugge, ma verrà in seguito arrestato.
Londra: 3 giugno 2017, un furgone travolge i passanti sul London Bridge. Il bilancio è di 7 morti, oltre a tre terroristi uccisi dalla polizia.
Barcellona: 17 agosto 2017, un furgone si lancia sulla gente che passeggia sulla Rambla affollata. Tredici i morti, tra cui due italiani, e diverse decine di feriti.
New York: 31 ottobre 2017, il 29enne uzbeko Sayfullo Habibullaevic Saipov, negli Usa dal 2010, alla guida di un furgone noleggiato invade una pista ciclabile vicino al World Trade Center, abbattendo ciclisti e passanti. A terra restano 8 persone e i feriti sono 15, tra cui due bambine.
Munster: 7 aprile 2018, un furgone ha investito diversi passanti ed è piombato sulla folla nella città di Münster, in Germania.La polizia locale ha confermato che ci sono almeno tre morti e diversi feriti. Fonti locali parlano di almeno 30 feriti. Leggi l’articolo.
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