Circa 30mila persone sono attese per la manifestazione che si svolge il 31 luglio a Colonia, in Germania, a sostegno del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan.
In Germania circa tre milioni di persone hanno origini turche – la più vasta comunità fuori dalla madrepatria – e per questa ragione alcuni di loro hanno deciso di organizzare una manifestazione a sostegno del presidente Erdogan in seguito al tentato colpo di stato del 15 luglio e alle contromisure che lo stesso presidente sta prendendo contro gli autori del tentato golpe.
A promuovere la dimostrazione è stata l’Unione dei Turchi-Europei Democratici (Uetd), un gruppo sostenitore di Erdogan, con lo slogan “Sì alla democrazia. No al colpo di stato”.
In risposta a questo grande evento sono state organizzate quattro contro-manifestazioni, da parte di diversi gruppi contrari a Erdogan e alla manifestazione in suo sostegno.
Tra questi, una organizzata dal gruppo di estrema destra Pro NRW è stata autorizzata soltanto ieri da un tribunale tedesco per via del timore di scontri.
Proprio per scongiurare possibili episodi di violenza, il governo tedesco ha messo in campo a Colonia ben 2.700 agenti, la maggior parte dei quali in grado di parlare il turco proprio al fine di tutelare il pacifico svolgimento del corteo e delle contro-manifestazioni.
I rapporti diplomatici tra Germania e Turchia hanno avuto alcune frizioni negli ultimi mesi, dopo che il 2 giugno scorso il parlamento tedesco ha approvato una mozione con cui viene riconosciuto come genocidio il massacro degli armeni compiuto dall’Impero ottomano tra il 1915 e il 1916.
Dopo il tentativo di colpo di stato in Turchia, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha manifestato preoccupazione per la serie di arresti iniziata dal presidente Erdogan come contromisura dopo il golpe, che ha portato all’arresto di oltre 10mila persone e l’allontanamento dal proprio incarico di oltre 60mila tra militari, magistrati e altri esponenti dell’amministrazione pubblica.
Il ministro degli Esteri tedesco Frank Walter Steinmeier ha dichiarato che in Germania non c’è posto per le tensioni politiche interne alla Turchia.
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